Capitolo 2.

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Camminava per i corridoi senza prestare attenzione a quello che le accadeva intorno. Le faceva male il petto, che era ricoperto di lividi violacei, ma la maglietta che indossava li copriva tutti.
"Smith." Alzò lo sguardo e fece una smorfia.
"Clifford." Continuò a camminare non considerandolo nemmeno. Michael Clifford le era stato indifferente. Un po' troppo superficiale e montato, come se tutte le ragazze cadessero ai suoi piedi. Capitano della squadra di football, ci aveva avuto a che fare solo una volta: l'aveva accompagnata a casa un giorno mentre diluviava e si era guadagnato uno schiaffo in faccia perché aveva tentato di baciarla. Non che le facesse schifo, solo che non lo conosceva nemmeno. Quando era successo però, non era la ragazza che oggi tutti reputavano una puttana, era ancora abbastanza ingenua e impacciata.
"Andiamo, solo un saluto?." Se lo ritrovò dietro e sbuffò.
"Non ti é bastato lo schiaffo dell'altra volta?" Michael rise e la fermò per un polso.
"Che vuoi?" Sbuffò ancora, e Michael le sorrise.
"Te." Una smorfia si impossessò del suo volto.
"Beh io no." Fece per andarsene ma la mano di Michael le stringeva ancora il polso.
"Esci con me. Tipo questa sera. Poi se non ti piaccio ti lascio in pace." Eileen strabuzzò gli occhi. Come sarebbe potuta uscire con suo padre in casa? Glielo avrebbe vietato e poi l'avrebbe picchiata. Rabbrividì e sentì bruciare i lividi sul petto.
"Senti, Michael, mi piacerebbe uscire con te, ma non so se posso, è un po' un casino." Michael sgranò gli occhi, non voleva lasciarla in pace. Non voleva niente di serio, voleva solo vedere se le voci di corridoio erano vere oppure false. Insomma, se lei fosse stata davvero brava a letto, come tutti dicevano, lui doveva assolutamente provarla.
"Andiamo, ti porto a casa presto." Eileen si ritrovò ad annuire. Alla fine era solo una sera, e suo padre probabilmente sarebbe stato così ubriaco da non accorgersi della sua assenza.
"Perfetto, passo a prenderti." Sgranò gli occhi. A casa sua non poteva. Poi gli venne un'idea.
"Puoi venire a casa di Malik? Mi sta aiutando a studiare." Michael annuì e poi la lasciò andare.

Era arrivata a casa di Zayn con qualche minuto di ritardo, ma non si era arrabbiato come il giorno prima.
Era già vestita e truccata. Non sapeva cosa avrebbero fatto così optò per un paio di jeans a vita alta e una maglietta corta.
"Pronta per un interessantissima lezione di matematica?" Eileen negò con la testa scoppiando a ridere.
"Oggi riprendiamo le disequazioni. Non sono complicate, dovresti averle capite la volta scorsa." Annuì poi prestò attenzione il più possibile.
"Ci sei fino a qui?" Lei negò.
"Non ho capito a cosa serve il disegnino, e nemmeno come si fa." Arrosì e Zayn le sorrise. Zayn si ritrovò a pensare che l'avrebbe baciata, mentre arrossiva, perché la trovava estremamente bella e forse anche un po' ingenua in quel momento.
Le rispiegò ancora una volta l'argomento e poi le fece fare qualche esercizio.
"Esci stasera?" Zayn aveva notato che fosse vestita un po' più elegante rispetto al solito, i capelli neri completamente lisci e il trucco curato.
"Si, esco con Clifford, viene a prendermi qui." Arrossì ancora e si morse il labbro inferiore.
"Michael?" Lei annuì e abbassò lo sguardo imbarazzata.
"Si, mi ha chiesto di uscire e ho accettato. Più che accettato mi ha costretta" Zayn si grattò il mento e ci pensò su. Lui e Michael si conoscevano da un po', non che fossero migliori amici, ma si parlavano ogni tanto e sapeva che era un coglione e da lei avrebbe voluto solo una cosa.
"Ti piace? Chiese curioso.
"No, in realtà no. Ma mi ha detto di uscire con lui, e dopo decidere se continuare a uscire oppure se dirgli di lasciarmi in pace, ha praticamente deciso lui e mi dispiaceva dirgli di no." Annuì pensieroso. Avrebbe dovuto parlare con Clifford.
"Spero che ti diverta, ma stai attenta." Lei strabuzzò gli occhi e arrossì ancora una volta. Perché si preoccupava per lei?
Il suono di un clacson la distolse dai suoi pensieri. Preso il giubbotto e la borsa e si avviò verso l'ingresso della casa.
"Grazie mille Zayn, ci vediamo domani?" Lui annuì, poi chiuse la porta dietro di se.

"Smith." Eileen alzò gli occhi al cielo.
"Dovresti smetterla di chiamarmi per cognome. Ho un nome e non sarebbe male se tu lo usassi." Michael rise e le aprì lo sportello dell'auto.
"Bene, Eileen, come va?" Disse marcando il nome.
"Bene grazie, a te?" Michael annuì, poi mise in moto l'auto.
"Dove andiamo?" Si sfregava le mani contro i jeans, voleva alleviare il nervosismo che sentiva.
"Non lo so, pensavo di prenderci qualcosa da mangiare tipo al Mc e poi andare in qualche parco a mangiare." Annuì e si concentrò sulla strada che scorreva veloce fuori dal finestrino.
"Cosa vuoi? Ordino al Mcdrive."
"Patatine medie e coca media." Frugò nella borsa alla ricerca del portafoglio, quando lo tirò fuori Michael aveva già pagato.
"Quanto ti devo?" Michael scosse la testa.
"Niente, tranquilla." Lei gli sorrise.
Si fermarono con l'auto all'ingresso di un parco piccolo, poco frequentato e si sedettero su una panchina.
"Perché mangi solo quelle?" Michael indicò le patatine che teneva in mano.
"Non sono abituata a mangiare molto, anzi, mangio abbastanza poco e non riuscirei mai a mangiare quel coso che stai afferrando tu." Michael fissò il suo Big Mac e scoppiò a ridere.
Parlarono del più e del meno per un po', poi Michael fece l'unica domanda che non avrebbe dovuto fare.
"La tua famiglia?" Lei abbassò lo sguardo. La sua famiglia era un casino completo.
"Mia madre è morta diciotto anni fa, mio fratello ha venticinque anni e vive a Berlino da praticamente sette anni e io vivo con mio padre." Sorrise leggermente, un sorriso amaro.
"Mi dispiace." Scosse la testa e cambiò argomento.
"Sei sporco di Ketchup." Rise e Michael si leccò le labbra per togliersi la salsa, ma non cambiò nulla.
"No, aspetta, te la tolgo io." Si avvicinò al suo viso e con un fazzoletto gli pulì l'angolo della bocca.
"Fa molto film questa scena." Michael le fissava le labbra e avrebbe davvero voluto baciarla come nella scene da film che aveva appena pensato.
"Già, di solito però è il ragazzo che pulisce la bocca alla ragazza, baciandola di solito." Michael si avvicinò maggiormente e Eileen gli fissò le labbra. Si sarebbe fatta baciare questa volta?
"Posso rimediare." Michael disse quelle parole prima di appoggiare le sue labbra su quelle della ragazza. All'inizio era un po' sorpresa, ma si ritrovò a ricambiare il bacio.
"Wow, niente schiaffo!" Michael sorrise e lei abbassò lo sguardo imbarazzata.
"Te l'eri meritato." Michael annuì e si avvicinò baciandola ancora.
"É meglio che ti accompagni a casa." Annuì e si alzò buttando tutto nel cestino lì vicino.
Il viaggio verso casa era stato abbastanza silenzioso.
"Perché Malik ti aiuta a studiare?" Rabbrividì per il freddo e cercò una risposta da dare. In realtà nemmeno lei lo sapeva. quella di matematica aveva pensato che Zayn avrebbe potuto aiutarla, ma nessuno sapeva perché non studiava, perché ultimamente non si era proprio sforzata di andare bene a scuola.
"Non vado bene a scuola e quella di matematica ha pensato che Malik potesse darmi una mano." Michael annuì e accostò di fronte a casa di Eileen.
"Grazie mille per la serata." Gli sorrise e fece per scendere, ma Michael le prese un polso. Quando si girò lo trovò sorridente e in meno di un secondo le loro labbra erano ancore unite.
"Ciao Eileen."

Rientrò in casa in punta di piedi e si chiuse in camera. Michael non era così male come pensava, le era piaciuto passare la serata con lui. E l'aveva baciata. Si era fatta baciare. Ed era stato abbastanza dolce, cosa che non si sarebbe mai aspettata da uno come Michael.
Poi non aveva visto suo padre, e questa era la cosa bella della serata. Si cambiò indossando una felpa di suo fratello e si sdraiò a letto. Prese il telefono e si accorse di avere un messaggio. Quando lo lesse le si ghiacciò il sangue. Riprese a respirare dopo qualche secondo e iniziò a preoccuparsi.

Ora: 00.16
Da: Aaron
Devo parlarti, si tratta di papà.

Angolo autrice.
Innanzitutto: tanti auguri al mio pati nonché una delle mie crush. Tanti auguri Calum 💘

Chiedo scusa per il ritardo, ma la scuola mi ha uccisa e settimana scorsa mi è venuto un mal di schiena tremendo che non mi fa stare seduta 😱

Grazie per le 236 (?) letture, siete fantastiche.

Votate e commentate, vi prego 🙏🍀

Martina 🌼

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