PERCY

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Non potevo crederci.
Non riuscivo a ragionare il fatto che lui fossi lì.
In quel neonato in quel posto e con quella indifferenza insopportabile.
-GABE-
Urlo ringhiando, senza nemmeno trattenermi, sapevo di doverlo fare e l'unica cosa giusta che riuscivo a ragionare era quella di mettergli le mani al collo.
Quel uomo grasso e basso con una lieve barbetta sul mento, con i vestiti sgualciti e gli occhi stanchi, si gira a guardarmi
E la sua sua faccia diventa nervosa
-j-Jackson... -
Dice allontandosi
-SEI STATO TU -
-no...non ora-
Borbotta Jason mettendo Piper alle sue spalle e prendimi per le spalle
-Percy...Percy non fare casini, tra poco ci faranno entrare-
-stai zitto Jason-
-Percy-
-quell'uomo, quella immondizia a toccato MIA madre-
Urlo ricordando i suoi lividi troppi simili a quelli di Annabeth.
-hei... Hei... Stai calmo, è stato un incidente -
Cerca di sorridermi,Gabe
-INCIDENTE? TU HAI VIOLENTATO MIA MADRE-
Urlo
- n-no... Non è cosi-
-rimangerai di averla solo guardata -
Spongono via Jason nonostante la sua forza e convinzione di togliermi fuoco e dai fui.
Prendo Gabe per il collo e lo guardo in cagnesco prima di tirargli un pugno, ma appena stringo le nocche mi trovo davanti lei.
La ragazza più bella che avessi visto, una persona che non meritavo per niente, che mi guardava spaventata con quei occhi grigi, i suoi capelli biondi sapevano di un shampo ai fiori e il suo pallido viso macchiato di lividi nascosti con il fondo tinta.
-Annabeth -
Lascio andare Gabe e mi allontano da lei, l'unica persona che mi separava dal mio ex patrigno.
potevo colpirla se non mi fossi trattenuto.
-percy , adesso basta, è finita -
cado in ginocchio e lei mi prende le mani inchinandosi di fronte a me.
-potevo colpirti-
Sussurro e lei mi abbraccia stringendomi con protezione e avidità
-è finita-
Mi fece sfogare sulla sua spalla continuando a bisbigliare parole dolci, avevo bisogno di tirare tuto fuori, mi ero costruito dentro un castello pieno di dolori che da destinato a frantumarsi.
Jason non perde tempo e prende per il colletto Gabe
-non provare mai più a ritornare -
l'uomo scappa più veloce che poteva ringraziando gli dei che quella biondina fosse arrivata, doveva pregate sul serio perché se non ci soffre stata annabeth avrei potuto ucciderlo.
-non pensarci più-
Era come se mi leggesse dentro.
-dai...sediamoci-
mi aiuta a sedermi davanti alla porta e Will mi fa bere dell'acqua.
Non dicevo una parola, e nessuno osava aprire bocca, ero rimasto a guardare il pavimento immerso nei miei pensieri.
-potevo colpirti-
Bisbiglio ripensando alla scena
-non l'avresti mai fatto -
Mi prende la mano per appoggiarla alla sua guancia e conduco le dita proprio sul livido nascosto
-avrei potuto farlo-
Lei mi sorride e mi asciuga le lacrime
-testa d'alghe, io so come sei fatto-
Mi dice accarezzandomi i capelli
-sei stata ingannato da Luke-
Lei stringe la mia mano
-tu non sei come Luke-
E quelle parole mi riuscirono a tranquillizzare, almeno fino al momento in qui il dottore esce dalla stanza.
-oh, quante persone! Percy, tua mamma dorme ancora e si sta riprendendo, vai a casa.... È inutile stare qui a torturati -
Mi dice il dottore e guardo i miei amici
-ok-
Rispondo schietto mentre lui se ne andava mi giro dai ragazzi
-grazie ragazzi, scusate... Se vi ho disturbato... Potete pure tornare a casa... Io... Starò qui-
-scordatelo! -
Urla Hazel e la guardo sorpreso
Hezel che urla?
-brava sorella è così che si fa -
-Percy, scordati di stare qui da solo-
Ribadisce Will.
-muoviti, andiamo tutti a casa mia-
Dice Jason tracinandomi in macchina prima che potessi protestare.

Ci mettiamo intorno al centro tavola in cerchio, in silenzio.
-FACCIAMO QUALCOSA DI DIVERTENTE -
Dice Jason d'un tratto dando gomitate alla sorella
-si... Si... Parliamo... Di quanto sei stato figo Percy quando hai menato Luke-
Dice Talia e tutti la guardavano male
-Talia -
Piper scuote la testa
-oppure no-
Si corregge imbarazzata
Guardo Annabeth imbarazzato
-scusa-
Biascico e lei mi guarda con gli occhi sbarrati
-devo scusarmi io, Luke...è solo possessivo, un bugiardo e alcune volte fa così...scene di gelosie inventate da lui, come se fossimo ancora insieme-
Si avvicina a me come se desiderasse che solo io la ascoltassi
-Percy, devi credermi, non c'è starai nulla-
-ti credo-
Rispondo più volevo di quello che pensavo e le prendo i polsi notando i lividi e sospiro
-non ora-
Bisbiglia che a malapena la sento.
-ho fame-
Bonita amico rompendo il momento
-va bene...mangiamo-
Dice Jason guardo l'ora e mi alzo
-cazzo-
prendo il cellulare e chiamo la piscina e Annabeth mi guarda con lo stesso sguardo
-em...Percy-
Esclama
-pronto... -
-hei Jackson, è tardi, perché chiami? -
Mi chiede il mio capo della piscina
-buongiorno, mi scusi, se non sono venuto... Oggi... -
-oh sì, tranquillo la biondina è I suoi amici mi hanno avvisato che tua madre stata male,percio loro sarebbero venuti a turni ad aiutati hai dei bravi amici-
Dice e guardo Annabeth a bocca aperta
-che hai? -
Chiede Jason preoccupato
-Annabeth... Sei la mia vita-
Dico abbracciando la biondina che rimane scioccata per la mia affermazione.
Forse avevo esagerato, ma dopo quello he aveva fatto per me, era il minimo
-ODDE ODDEI ODDEI.. -
Dice Piper emozionata sventolandosi la mano come un ventaglio
-stai calma Pip... Non ha detto ancora niente -
Dice Will tenendogli la mano per l'emozione
Mi stacco e lei era immobile, più rossa che mai e confusa dal punto di non avere parole.
-grazie, per... La piscina.... -
Chiarisco per l'inconveniente
-oh...emm...si...si..-
Balbetta
-OK, mangiamo -
Urla Jason e mangiamo le pizze.

Dormiamo li in salotto, ma non riuscivo ad addormentarmi quindi guardavo Annabeth.
Era così bella, era l'unica persona che vedeva qualcosa in me, l'unica che... Amavo.

La mattina dopo era domenica e non avevamo niente da fare, di solito ne approfittavo per dormire.... Ed è quello che feci.

Hi love! || PercabethDove le storie prendono vita. Scoprilo ora