40 - The Naked Cowboy

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“Cosa fai qui?” Domandai. Non sapevo cosa dire e non sapevo nemmeno se Harry volesse avere una conversazione con me.
“Stavo visitando la NYU. Dopo che… dopo che mi hai convinto dell’importanza del college ho deciso di provarci e volevo vedere il loro programma di musica.” Rispose, alzando lo sguardo su di me e abbozzando un sorriso. “Tu?”
“Ho visitato la Columbia questa mattina e poco fa ho fatto un tour della Facoltà di sceneggiatura e regia qui alla NYU.” Replicai. Calò il silenzio tra di noi. Un silenzio imbarazzato, un silenzio che avrei voluto rompere ma non sapevo da che parte iniziare. “Ti va di… ehm… prendere un caffè o qualcosa del genere e parlare?” Domandai dopo un po’. Harry mi guardò di traverso. “Oppure possiamo non parlare.” Aggiunsi.
Lui sorrise, mostrandomi le fossette e mi si scaldò il cuore. Mi era mancato quel gesto. Mi era mancato tutto di lui.
“Se non hai nulla da fare possiamo andare a fare una passeggiata a Central Park. Oggi fa caldo ed è una bella giornata, possiamo sdraiarci sull’erba.” Propose lui.
“E non parlare.” Aggiunsi. “Mi piace come piano.” Dissi.
Lo seguii alla fermata della metro e mandai un messaggio alle mie amiche, avvisandole di quell’improvviso cambio dei piani. Non che avessimo qualcosa da fare dopo aver visitato la NYU. Volevamo tornare in hotel ad aspettare l’ora di cena e poi fare un altro giro a Times Square, con i negozi aperti e le luci dei cartelloni pubblicitari. Era affascinante e mi sarebbe mancata.
 
Era davvero una bella giornata calda a New York e i ciliegi stavano cominciando a fiorire. Central Park era pieno di famiglie, di bambini che giocavano e di turisti che fotografavano qualunque cosa. Passammo di fianco ai campi di baseball, pieni di gruppi di ragazzi che si allenavano, comprammo qualcosa da bere in un piccolo chiosco e ci sedemmo sull’erba al sole.
Non parlavo con Harry da più di un mese e l’ultima volta che l’avevamo fatto era stato come se mi avesse pugnalata. Mi aveva detto di rimettermi con Niall, di fare quello che volevo, perché a lui non interessava più.
“E’ bella New York, vero?” Domandai con voce incerta dopo qualche minuto di silenzio, in cui ognuno di noi si era dedicato principalmente alla bevanda che aveva in mano.
“E’ stupenda. E’ così diversa da Los Angeles…” Commentò lui. “Forse è più simile a Londra.” Disse e poi si bloccò e arrossì. Diventai rossa anch’io, ricordando quello che era successo in Inghilterra. Era stato lì che avevo commesso uno degli errori più grandi della mia vita.
Rimanemmo in silenzio, finendo di bere il caffè e sdraiandoci sull’erba uno di fianco all’altra. Anche se non stavamo parlando mi consolava il fatto che Harry avesse accettato di farmi compagnia per un pomeriggio, anche dopo quella stupida decisione.
“Forse è il caso di parlarne.” Disse improvvisamente il ragazzo, rimettendosi seduto e guardandomi. Lo imitai e mi raddrizzai anch’io, anche se decisi di evitare il suo sguardo. “Voglio dire, non ero pronto appena è successo, ma adesso sì. Mi rendo conto di non averti lasciato spiegare perché l’hai fatto ed è da un po’ che ci penso. Mi fa impazzire il fatto che non so il motivo di quella decisione, quello che ti ha portata a…”
“Tradire Niall con te e poi andarci a letto?” Domandai, puntando lo sguardo sull’erba su cui ero seduta e sentendomi incredibilmente in colpa.
“Beh, sì.”
“Non lo so.” Dissi dopo qualche secondo. “Ero spaventata, insicura… non stavo pensando.”
“Perché eri spaventata?”
“Da quando abbiamo iniziato a fingere di essere una coppia… non lo so, ho cominciato a sentirmi strana quando eri con me. Avevo queste sensazioni, lo stomaco aggrovigliato, il cuore che batteva più velocemente… e mi spaventavano, perché sapevo di essere innamorata di Niall. Non sapevo cosa mi stesse succedendo. Quello che provavo per te mi rendeva insicura nei confronti del mio rapporto con lui.”
“Quindi quando ci siamo baciati quella sera…” Cominciò lui.
“Sono impazzita.” Ammisi, sempre senza incrociare il suo sguardo. “Non sapevo più cosa provavo per te, per lui… ero convinta che andandoci a letto avrei risolto tutto. Pensavo che la situazione sarebbe stata molto più chiara ma mi sbagliavo. Sono stata una stupida. Mi dispiace per quello che ho fatto, Harry. Non volevo rovinare la vita di tutti.” Dissi. Avevo gli occhi gonfi di lacrime
Harry sospirò e appoggiò la sua mano sulla mia. Finalmente mi decisi a guardarlo negli occhi e vidi che stava sorridendo.
“Ero convinto che non sarei mai riuscito a perdonarti.” Disse lentamente. “Pensavo che ti avrei odiata per il resto della mia vita perché non sopportavo l’idea che fossi stata a letto con Horan.” Aggiunse e fece una smorfia. “Ma la verità è che non riesco. Se questa situazione non è stata facile per me non voglio nemmeno immaginare quanto sia stata difficile per te, soprattutto perché tutti, a parte Charlotte, ti hanno un po’ abbandonata. E poi ho sentito che qualcuno in classe parlava di un paio di episodi in cui Katy ti ha umiliata.”
“E’ stato il periodo più brutto della mia vita.” Dissi, riabbassando lo sguardo sull’erba. “Credo di non essermi mai sentita così sola.”
“Come vanno adesso le cose?” Mi chiese il ragazzo.
“Ho sistemato tutto con Sky e Ashley e siamo tornate come prima.” Dissi. “Charlotte si è dimostrata una grande amica.”
“E Katy?”
“Avrà quello che si merita.” Risposi con sicurezza. “Tu come stai invece?”
“Oh, io me la cavo.” Disse lui. “Ovviamente Jade non vuole più nemmeno vedermi, ma non mi importa più di tanto. Non… la nostra non è mai stata una storia seria, o almeno per me.”
“Quello che ho fatto ha coinvolto così tante persone…” Dissi. Non solo avevo rovinato la mia stessa vita, ma avevo coinvolto anche Harry, Niall, Jade ed ero riuscita anche a litigare con Ashley e Skylar, le mie migliori amiche da sempre. Mentire era sbagliato e feriva tante persone.
“Come l’ha presa Niall?” Chiese il ragazzo.
“Più o meno come te quando abbiamo parlato a Londra, ma lui ha aggiunto anche un insulto abbastanza colorito.” Dissi.
Harry sbuffò e alzò gli occhi al cielo.
“Non so come possa permettersi di giudicarti, dopo che ti ha fatta soffrire tradendoti con chiunque.” Sbottò, spuntando ogni parola con odio.
“Cosa vuoi dire con chiunque?” Domandai. “Non mi ha tradita solo con Charlotte e Katy?”
“Beh, no.” Disse lui, distogliendo lo sguardo. “L’ho sentito che parlava con uno dei suoi compagni della squadra di football qualche settimana fa. Raccontava le sue avventure in Irlanda, durante le vacanze invernali. Pare che… beh, è stato a letto con un paio di ragazze.”
Rimasi in silenzio, come se quelle parole mi avessero pugnalata nello stomaco. Niall mi aveva tradita ancora? Ero andata a letto con una persona che non riusciva ad essermi fedele? Anzi, avevo sprecato la mia prima volta con un ragazzo del genere? Guardai lontano e cercai di concentrarmi sui gruppi di amici che giocavano a baseball nella zona apposita del parco. Sentivo un nodo in gola che non mi permetteva di parlare e non volevo che Harry vedesse che avevo gli occhi lucidi. Cercai di smettere di pensare al momento in cui Niall mi aveva insultata a Londra. Come si era permesso, quando lui aveva fatto cose molto peggiori di quello che avevo fatto io? E poi mi aveva detto che mi amava. Scossi la testa e decisi di smettere di pensarci.
“Mi dispiace per quello che è successo.” Mormorai.
“Non ha importanza.” Rispose lui, cercando di cambiare argomento. “Piuttosto, cos’hai intenzione di fare con Katy?”
“Ho un piano ma non voglio rivelarti troppo perché non è ancora ben definito. Però sono sicura di voler fare qualcosa, perché sono davvero stanca di come si comporta con me e con tutti gli altri. Non sopporto più i suoi stupidi giochetti, tutto.”
“Sono d’accordo con te sulla parte in cui dici di voler fare qualcosa, ma stai attenta a non diventare come lei.” Mi avvertì il ragazzo. Leggevo una preoccupazione sincera nei suoi occhi.
“Non credo che potrei mai arrivare ai suoi livelli.” Dissi.
“Nemmeno io, ma la vendetta potrebbe portarti a perdere te stessa.” Replicò lui, stringendo le spalle. “
Riflettei sulle sue parole per qualche secondo, prima di annuire. Non avrei permesso che il piano per distruggere Katy rovinasse di nuovo il mio rapporto con le amiche. Sarebbe andato tutto bene, me lo sentivo.
“Grazie.” Dissi.
“Per cosa?”
“Per essere qui.” Risposi con semplicità. “Perché il semplice fatto di avermi permesso di dirti la verità ha significato tanto per me.”
“Ne avevamo bisogno entrambi.”
“Quindi…” Cominciai la frase, ma mi interruppi. “Quindi a che punto siamo?” Domandai, arrossendo un po’.
“Beh, direi che le cose stanno tornando ad essere come prima.” Disse lui. “Che per il momento è tutto a posto e vedremo cosa succederà in futuro, che ne dici?”
“Mi piace questo piano.” Replicai con un sorriso. Era facile stare in sua compagnia. Anche dopo una situazione così critica eravamo riusciti a risolvere tutto e a chiacchierare normalmente. E dopo aver finalmente parlato dell’enorme elefante nella stanza ci spostammo su argomenti più leggeri, come le impressioni di entrambi sulla NYU, i nostri progetti per i prossimi anni e i piani per la cena di quella sera.
“Il mio hotel è vicino a Times Square. Sono venuto qui con Liam e Louis.” Disse il ragazzo. “Che ne dite di andare a cena tutti insieme? Così magari Ashley e Payne risolvono i loro problemi, perché sono settimane che lui piagnucola sul fatto che si sono lasciati.”
Ridacchiai e annuii.
“Proprio ieri Sky ed io stavamo convincendo Ashley a dargli un’altra possibilità e lei ha detto che le manca e che ha fatto un errore.”
“Perfetto, allora stasera faremo Cupido.”
Sorrisi, sentendomi un po’ più rilassata. A New York, lontana dalla Santa Monica High, da Katy e da Niall mi sentivo bene. I miei problemi mi sembravano distanti anni luce e speravo che l’ultimo anno di scuola passasse in fretta perché non vedevo l’ora di trasferirmi con le mie migliori amiche.
“Più tardi ti mando un messaggio per dirti dove andiamo a cena.” Dissi.
“Okay, io nel frattempo vado a comprare un paio di mutandoni bianchi, un arco e delle frecce a forma di cuore.” Replicò lui con serietà.
Lo guardai per qualche secondo prima di rendermi conto che stava scherzando. Scoppiai a ridere e scossi la testa.
“Puoi usare quell’outfit per due occasioni.” Dissi una volta tornata seria.
“Cioè?”
“Beh, la prima per fare Cupido a cena.” Risposi. “E la seconda dopo cena! Basta che scambi l’arco e le frecce con una chitarra, ti procuri un cappello da cowboy e puoi andare a Times Square a fare il Naked Cowboy.” Aggiunsi.
“Il tizio che andava in giro a New York in mutande, suonando la chitarra?” Domandò lui, scoppiando a ridere di nuovo.
“Proprio lui.” Confermai.
“Sai, non pensavo che l’avrei mai ammesso davanti a te, ma mi sei mancata, Holly.” Disse, tornando completamente serio. Lo guardai e provai un brivido. Una stretta allo stomaco, un tuffo al cuore.
“Anche tu mi sei mancato, Harry.” Risposi con un sorriso. Cercai di mascherare le mie emozioni al meglio, nella speranza che il ragazzo non si accorgesse di nulla.
 
Quella sera a cena Ashley non riuscì a trattenersi e abbracciò Liam appena lo vide, chiedendogli di perdonarla. Passò la serata a raccontargli quello che stava succedendo e a spiegargli perché aveva preso la decisione di lasciarlo, anche se non avrebbe mai dovuto.
“Pensavo che fosse colpa mia.” Mormorò Liam, abbassando lo sguardo sul piatto davanti a lui.
“No. No! Scusa, mi dispiace tantissimo. Sono… è stata colpa mia, perché sono rimasta sconvolta da quello che ho scoperto su mio padre e non lo so, sono andata in panico. Pensavo che sarebbe successo anche a noi.” Replicò. Il ragazzo le mise un braccio intorno alle spalle e la attirò a sé per darle un bacio sulle labbra.
“Yeah! Festeggiamo!” Esclamò Sky, alzando il bicchiere di Coca Cola verso il cielo.
“Perché non andiamo in un locale questa sera?” Propose improvvisamente Louis.
“Forse perché non abbiamo ventun anni?” Domandò ironicamente Sky, roteando gli occhi al cielo.
“Ma ne esistono alcuni Under-21.” Insistette lui. “Non vendono alcolici, ma amen, no? Possiamo sempre ballare e divertirci.”
Guardai le mie amiche, che sembravano tentate dalla proposta di Tomlinson.
“Perché no?” Disse Ashley. Sky ed io la osservammo con gli occhi sgranati. Non era da lei accettare una proposta del genere, soprattutto quando andare in un locale voleva probabilmente dire andare a letto molto tardi.
“D’accordo.” Replicò Harry con una scrollata di spalle.
“Grandioso, allora so io dove portarvi!” Esclamò Louis, digitando qualcosa sul suo cellulare e sorridendo. “Preparatevi per una serata incredibile.”
 
“Ci puoi dire dove stiamo andando?” Domandò Sky mentre camminavamo tra la folla a Times Square. Dopo cena avevamo fatto una veloce tappa in hotel per cambiarci e ci eravamo ritrovati davanti all’enorme negozio di Forever21 per andare insieme al locale.
“No.” Rispose risoluto Louis.
“Per favore!” Esclamò la ragazza, sbattendo le ciglia.
“No, è una sorpresa!” Insistette il ragazzo. “Non fare così, sembri un tarsio.”
“Un che?” Domandò Sky con aria scocciata.
“Un tarsio, uno di quegli animaletti notturni con gli occhi enormi. E’ un piccolo primate.”
“Mi stai dando della scimmia, Tomlinson?”
Il ragazzo roteò gli occhi al cielo e rise.
“No, ti sto dando del tarsio.”
“Che è una piccola scimmia.” Puntualizzò Sky.
“Secondo me dobbiamo già preparare gli inviti per il loro matrimonio.” Intervenne Harry, guardandoli con un sorriso.
“Anche secondo me!” Esclamai. “Non pensi anche tu che siano perfetti insieme?”
“Assolutamente sì. E’ come se fossero stati creati l’uno per l’altra.” Concordò.
Liam ed Ashley erano di fianco a noi e stavano camminando mano nella mano. La mia amica si voltò verso di me, mi indicò Louis e Sky che battibeccavano con un cenno della testa e ridacchiò.
“Credo che tutto il mondo sia convinto che sono perfetti l’uno per l’altra.” Dissi io. “Loro due sono gli unici che non lo sanno ancora.” Aggiunsi.
“Già.” Rispose Harry.
Sentii il mio telefono suonare e vidi sul display il nome di Charlotte. Lei non era venuta a New York perché non aveva voglia di visitare campus universitari e perché le sue scelte principali erano in California, ma eravamo rimaste d’accordo che ci saremmo sentite se ci fossero state novità sull’Operazione Katy.
“Pronto?”
“Holly, ho una notizia fantastica!” Esclamò Charlotte senza nemmeno salutarmi.
“Dimmi.”
“Ho trovato il modo per fare allontanare Cindy da Katy.”
“Okay.” Risposi pazientemente. In realtà non vedevo l’ora di scoprire cosa si trattava. “Cosa?”
“Katy è andata a letto con Chris Johnson per ottenere la foto che ha mandato a tutta la scuola. Quella della festa a casa tua.”
“Oh.” Commentai, sgranando gli occhi. Cindy e Chris stavano uscendo insieme più o meno dall’inizio dell’anno, il che voleva dire che stavano insieme anche quando lui era andato a letto con Katy. “Ho come l’impressione che la Stronza rimarrà presto senza amichette.” Aggiunsi con un sorriso.

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