-Louis, smetti di tremare, mi fai entrare in ansia.-
Sbotto leggermente infastidita e pichiettando con le unghie rosse sul volante. Louis mi guarda un momento prima di smetterla di agitarsi.
-Scusa.-
Risponde sospirando e passandosi una mano tra i capelli tirati in alto. Sorrido e scuoto la testa, ma lui ricomincia.
-Louis!-
Lo riprendo alzando un sopracciglio mentre prendo la curva che porta in perfieria, verso casa mia.
-Scusa piccola, sono un tantino nervoso.-
Sbruffa poggiando la testa al finestrino, facendomi ridacchiare.
-Cosa ti rende tanto nervoso? Oltre ad incontrare i miei intendo.-
Lui si morde un labbro prima di sospirare.
-Tua madre.-
Risponde con sincerità, facendo ssparire l'ilarità dal mio volto.
-Andrà tutto bene.-
Rispondo un po' incerta,non ne sono davvero sicura. Louis annuisce, passando i palmi delle mani sudate sul jeans, cercando di calmarsi con respiri profondi. Quando arrivo davanti al cancello lo sento trattenere il respiro. Apre la porta appena spengo il motore e lo raggiungo, notandolo passarsi una mano all'interno del colletto della camicia, come a riprendere fiato. Gli lascio un bacio sulle labbra e lui sorride contro la mia bocca.
-Sta tranquillo.-
Gli dico passandogli un dito sulla fronte e baciandolo di nuovo. Lui annuisce e dopo aver poggiato la fronte contro la mia ed avermici depositato un bacio, mi segue fin davanti la porta. Busso lisciando il vestito nero e sentendo i piedi iniziare ad urlare per i tacchi. Non aspetto molto prima che la telecamera mi scannerizzi e il volto di mia madre apparga sulla porta. Louis trasalisce quando lo sguardo della dpnna vaga su di lui, poi mi stringe in un abbraccio.
-Madison, finalmente. La cena è pronta, spero che il tuo damerino gradisca la mia cucina. Grace Kelly Fary, caro.-
Sorride lei stringendo la mano al ragazzo al mio fianco.
-L-Louis William Tomlinson, é un piacere conoscerla.-
Risponde leggermente arrossito e mia madre annuisce seria, poi ci lascia entrare. Non appena entriamo in cucina mio padre sorride raggiante, venendomi ad abbracciare ed abbracciando subito dopo il mio ragazzo.
-Figliulo, sono felice che tu abbia accettato di venire, Madison non fa altro che parlare di te giorno e notte. Sono Paul Sullivan.-
Sorrido ed arrossisco leggermente, facendo ridacchiare Louis.
-Louis Tomlinson, signore.-
Sorride il moro e noto come il disagio di poco fa sia sparito. Sento tossicchiare alle mie spalle e mi volto rivolgendo uno sguardo di fuoco a mia mamma. Subito dopo entra Chris,che più alto di almeno venti centimetri di mia madre, la fa apparire più vecchia di quello che è.
-Tommo, finalmente!-
Esordisce Chris e stringe Louis in un abbraccio, facendolo ridere. Sorrido e prendo posto a tavola mentre mia madre si siede a capotavola di fronte a mio padre, Louis prende posto accanto a me e Chris di fronte a noi.
-Ecco il primo.-
Annuncia la donna bionda porgendoci un piatto fumante di lasagne. Spalanco leggermente gli occhi e mi lecco le labbra,notando Louis fare lo stesso.
-Tesoro, ti ho già detto che sei favolosa con questo vestito?-
Chiede lei sorridendomi ed inclinando leggermente la testa di lato.
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Wherever you are (Sequel 92 days)
Fiksi PenggemarEsisteva la distanza, esisteva l'oceano, esistevano gli ostacoli. Quelli complicano tutto, ma certe cose con il loro amore avevano già perso in partenza. Louis e Madison sono tornati con una determinazione più forte che mai, in una storia ricca di...