Capitolo 3.

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Lascio un bacio sulle labbra di Louis prima di alzarmi da tavola.

-Dovrei tornare a casa, c'è mio fratello oggi.-

Dico spostandomi i capelli dal viso e osservando i volti di Liam e di Louis osservarmi.

-Ti accompagno io.-

Annuncia Louis pulendosi le mani con un fazzoletto e alzandosi dal tavolo.

-Grazie per il pranzo Liam, era squisito.-

Sorrido lasciandogli un bacio sulla guancia e lui ridacchia.

-Di niente, Madison.-

Replica lui con un sorrisetto e gli faccio un cenno con la mano prima di raggiungere Louis all'entrata.

-Bellissima, andiamo?-

Mormora lui con un sorriso e io annuisco, avvicinandomi al suo corpo e seguendolo fuori dalla casa.

-Guidi tu?-

Chiede tirandomi le chiavi che prendo al volo e resto un po' sorpresa, ma poi penso che infondo la macchina non è realmente sua. Annuisco e mi fiondo dal lato del guidatore, infilando le chiavi nell'auto e osservando Louis entrare in auto,mentre metto in moto. Gli sorrido ammiccante e premo il piede sull'acceleratore, sfrecciando per le strade di Londra.

-Madison! Cazzo, rallenta.-

Urla lui bianco in viso. Rido di gusto accelerando ancora di più mentre Louis impreca al mio fianco.

-Madison, non voglio morire, ti prego rallenta.-

Chiede portando i suoi occhi nei miei e freno lentamente, notandolo seriamente preoccupato. Resto in silenzio mentre entro nel viale del mio palazzo, parcheggiando l'auto in uno dei posti liberi e chiudendo il motore. Gli lascio le chiavi mentre esco e vado ad aprire il portone. Louis mi raggiunge in silenzio e porta la sua mano nella mia.

-Ricordami di non farti più guidare.-

Ridacchia portando una mano sul petto e facendomi ridere. Lo faccio entrare per primo e gli do una spintarella, sentendolo ridere. La sua risata risuona più volte nel portone vuoto, e vorrei tanto registrarlo perché è il suono più bello che io abbia mai sentito.

-Hey Lou?-

Lo richiamo mentre saliamo le scale. Lui si volta verso di me.

-Che succede?-

Mi mordo il labbro, sentendo leggermente il sapore del sangue e scuoto la testa prendendogli la mano.

-Niente.-

Dico sorridendo e Louis alza un sopracciglio confuso. Scuoto la testa ed infilo le chiavi nella serratura della porta del mio appartamento, entrando insieme al moro.

-Dimmi che succede.-

Esorta lui non appena ci sediamo comodamente sul divano. Sospiro e mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe, abbracciandolo.

-Niente, mi sei mancato.-

Sussurro a un centimetro dalle sue labbra, acvicinandomi ancora per baciarlo, ma lui mi ferma.

-Non ti credo, piccola.-

Risponde lui menttendo un po' di distanza tra i nostri visi. Sospiro e poggio la tedta sulla sua spalla mentre le sue mani mi accarezzano la schiena con fare dolce.

-É che... non sono mai stata tranquilla in questi quattro mesi... io mi sono sempre chiesta se tu avessi trovato un'altra migliore di me e...-

Vengo interrotta da lui che mi stacca bruscamente, facendomi spaventare.

Wherever you are (Sequel 92 days)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora