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Quella mattina mi svegliai presto, preparai le ultime cose per la partenza e andai giù dagli altri insieme a Paola.



Mentre scendevo le scale vidi in una finestra il muro con la mia scritta e pensai subito a quale reazione aveva avuto Taehyung vedendola, sorrisi abbassando lo sguardo, nel mio cuore la tristezza si era placata in fondo sapevo che non era la sola a soffrire, ma era meglio così senza conseguenze.

Pensavo anche ad Elena non potevo crederci che avesse passato tutto questo ed io non ero riuscita ad aiutarla come volevo perché non poteva per quel bastardo a confidarmi tutto, lha maltrattata fino al midollo ed io se lo avessi saputo a questora prima che lavesse violentata sarebbe morto. Odio che queste persone esistono per far del male e non lho compiatisco , non me ne capacito per tanta ignoranza. Non ne voglio parlare più di tanto perché si sa ormai tutto e finalmente si è riuscito a risolvere più o meno, poiché ora soffrirà tantissimo lei. Non potrà così dimenticare quello che le ha fatto non è facile ma io vorrò esserle vicina ed aiutarla , ci tengo così tanto e non vorrei farla soffrire perché con suo padre e quello che ci è stato non deve sapere assolutamente nulla sennò sarebbe pericoloso, sapere che la tua migliore amica si è scopata tuo padre fa schifo e ormai non posso tornare indietro ma posso fermarlo , anche perché dopo si rovinerebbe lamicizia e la sua famiglia e non potrei mai perdonarmelo di aver fatto una così stupida pensando solo a me stessa e non alle ripercussioni future.

Ginevra guarda qualcuno ha scritto una dedica damore su quel muro...!

*Si ho visto Jennie...* cosa potevo dire ero stata io.

Chissà chi è, fortunati loro...voglio anche io un amore passionale e distruttivo!!!...

*ma smettila scema hahahahah, dai forza andiamo!!*

Lei voleva quello che stavo passando io, ma non sapeva quanto poteva fare male amare nellombra e rimanere solo sullo sfondo di un vecchio quadro senza poter far esplodere come un raggio di sole lamore...amare ed essere libera, la cosa più normale e comune del mondo che quasi tutte le coppie normali possono ma invece per me era un incubo.

Quella mattina tutti i ragazzi parlavano della scritta sul muro incuriositi, mentre gli insegnanti erano indignati dellatto vandalico come se amare fosse un crimine...

Invece lui era lì, guardava con i suoi occhi luminosi riflessi nel vetro della finestra quelle parole che solo noi due potevamo comprendere, era immobile, inerte nessuna espressione sul suo volto, osservava silenzioso senza commentare facendo finta di annuire alle domande della professoressa di lettere che si domandava chi fosse stato.



Jimin venne vicino a me e prese la mia mano e delicatamente baciò le mie nocche guardandomi dritto negli occhi... che vomito

Grazie della tua risposta vedrai saprò essere degno di te!

*Jimin cosè questa dichiarazione da uomo donore !!!*

Dissi ridendo, ma lui non rispose era serio, non lavevo mai visto così (certo che la gente si droga), non parlava e mi trascinò nel pullman accanto a lui, io gli sorrisi e mi rubò un bacio.

Taehyung era lì di fronte a me guardò tutto e sorrise stringendo la mascella, la spensieratezza che avevo un minuto prima si spense guardandolo, decisi così di mettere un paio di cuffie ed ascoltare qualche canzone malinconica, così tanto per farmi del male... me lho meritavo in fondo mi sentivo uno schifo e lui non migliorava di certo le cose.

Scivolai presto in un sonno dolce e tormentato, sognai gli occhi suoi a Firenze, le sue mani, il calore del suo corpo nel mio e nel sogno ero felice niente poteva fermarmi, la libertà si sprigionava dal mio cuore io potevo amarlo senza regole, senza la nostra maledetta differenza detà, senza costrizioni o menzogne io potevo far qualsiasi cosa e non mi tagliavo più, potevo essere finalmente qualcuno senza essere giudicata e non rovinare né amicizia e né famiglia...

Il  mio professore Tae. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora