27- universo alternativo

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27- Universo Alternativo

Claudio's Pov

Esco fuori e vedo Alice ridere insieme a Tagliacozzo.

<< Che succede?>> Domandò a mia moglie avvicinandomi per poi circondarle la schiena col braccio.

<< Biscottina si calma anche con la voce di Giulia,>> mi risponde Alice con un sorrisetto impertinente.

<< Cosa?>> Chiedo sconvolto perché fino ad ora ero l'unico che riusciva a calmare la piccoletta.

<< È vero mio caro CC,>> risponde mia moglie quasi cantando.

<< È vero Tagliacozzo?>> Domandò a Giulia, la quale annuisce dopo aver lanciato uno sguardo ad Alice.

<< Si,>> si limita a dire Giulia con un filo di voce.

<< Dai Claudio, non mettere il broncio!>> Esclama mia moglie sfiorandomi la guancia.

<< Non prendermi in giro Sacrofano,>> le dico e lei ridacchia e poi mi bacia castamente sulle labbra.

<< Io forse è meglio che vada,>> dice Giulia abbassando lo sguardo.

<< Giulia, non devi preoccuparti ci sono io,>> le dice mia moglie prendendole una mano.

<< Non vorrei rovinare il pranzo,>> mormora Tagliacozzo con un filo di voce.

<< Non rovini proprio nulla,>> le dice Alice con dolcezza.

<< Ok, grazie,>> risponde Giulia sempre con un filo di voce. Alice le sorride e l'abbraccia e le accarezzo i capelli con amore.

<< Sacrofano dai entriamo dentro a mangiare! Forza Tagliacozzo pure tu devi mangiare!>> Esclamò cercando di fare sorridere entrambe.

<< Mi chiamo Alice, non Sacrofano!>> Ribatte mia moglie socchiudendo le palpebre facendo finta di prendersela.

<< Per me sarai sempre Sacrofano,>> ribatto prontamente con il mio miglior sorriso da canaglia.

<< E tu per me sarai per sempre CC alias Biscotto!>> Risponde la piccola detective adottando una finta faccia innocente.

<< Non chiamarmi Biscotto!>> Esclamo perché non sopporto questo nomignolo, peccato che mia moglie lo adoro e quindi lo usi.

Alice ride, sbuffo e lei mi afferra il braccio e mi prende a braccetto e Giulia si sistema nel lato libero di Alice ed in questo modo ci avviamo verso la casa.

~~~

Alice's Pov

Siamo tutti quanti seduti a tavola.

<< Sono squisite le lasagne,>> si complimenta Giulia con nonna Amalia, la quale sorride felice.

<< Ti ringrazio Giulietta,>> le risponde la mia cara nonnina che adora chiamarla Giulietta.

Giulia sorride al mio fianco e riprende a mangiare le lasagne. Vedo lo sguardo che la Manes le rivolge ossia pieno di tristezza e mi sento stringere il cuore.

<< Giulia, ha ragione! Sono buonissime!>> Dice Giacomo sorridendo.

<< Grazie mille, ragazzi!>> Esclama tutta bella pimpante mia nonna.

<< Ha davvero una bella casa,>> le dice Giulia in modo dolce.

<< Grazie cara, ci sono voluti anni di sacrificio miei e del mio povero marito,>> risponde nonna rattristandosi.

<< Nonna,>> le dico io con un tono triste quanto il suo.

<< Di che cosa è morto?>> Domanda la Manes intromettendosi nella conversazione dopo essere stata a lungo in silenzio.

<< Era un devoto magistrato, si stava occupando di mafia e a qualcuno non andava giù il suo intervento,>> risponde nonna lanciandomi uno sguardo veloce.

<< Un magistrato ?>> Domanda Giacomo incredulo mentre Claudio mi stringe la mano al mio fianco perché qualcosa gli avevo accennato in passato.

<< Si, come lo era mia madre,>> dico rispondendo al posto di nonna e CC mi stringe più forte la mano.

<< Ma scusa io pensavo che i tuoi genitori vivessero a Ravenna,>> dice Giacomo chiaramente in difficoltà.

Scuoto la testa e sospiro pesantemente.

<< Susanna è la seconda moglie di papà ed è la mamma di Marco. Papà e la mamma erano divorziatii da circa un anno quando abbiamo avuto un'incidente in macchina,>> dico a Giacomo mentre il mio corpo trema ricordando quei momenti.

<< Come avete?>> Chiede Giacomo incredulo.

<< Io e la mamma eravamo in auto quando una macchina ci taglio la strada e la mamma nel tentativo di evitarla uscì fuori strada e la nostra automobile si rovescio,>> dico mentre i pochi ricordi che ho mi tornano in mente.

<< È terribile!>> Esclama Giulia sgranando gli occhi.

Annuisco senza aggiungere altro. CC mi circonda le spalle con il braccio libero ed io mi appoggio contro la sua spalla.

Vedo Giulia alzarsi ed uscire fuori in giardino.

<< Vado io,>> dice la Manes bloccando Sandro che si stava alzando e senza aspettare una risposta esce.

<< Vado a prendere un po' d'aria,>> dico alzandomi e vado verso l'ingresso principale.

Una volta fuori mi sistemo sulla panchina e vengo raggiunta da Claudio, il quale si siede accanto a me e mi prende la mano.

Appoggio la testa sulla sua spalla ed abbasso le palpebre.

<< Come ti senti?>> Mi domanda Claudio accarezzandomi i capelli.

<< Fa male ricordare quei momenti,>> gli dico con un sospiro ed avverto le lacrime pungermi gli occhi.

<< Tu e Marco avete poca differenza d'età,>> mi dice lui senza continuare la frase ma io capisco il senso.

<< È vero abbiamo circa due anni di differenza,>> gli dico con un sospiro senza sollevare le palpebre,<< mamma e papà si conoscevano da ragazzi e si sono sposati quando lei rimase incinta di me ma già dalla gravidanza il loro rapporto si era raffreddato. Papà si era innamorato sul posto di lavoro. Gli sembrava di vivere in un Universo alternativo, dove poteva vivere come un ragazzo della sua età senza responsabilità.>>

<< E poi che è successo?>> Mi chiede mio marito con vero interesse.

<< Mamma quando scoprì ciò andò via di casa e si trasferì in un appartamento a Roma poco distante dal tribunale,non vedere papà per molto tempo anche se lui era sempre presente per assicurarsi che la gravidanza stesse andando bene e ciò veniva fatto tramite i miei nonni,>> rispondo per poi scuotere la testa,<< poi quando nacqui papà iniziò a passare il tempo a casa con me e la mamma e la mamma cedette e riprese a frequentarlo, sembrava riandare tutto meglio tra loro anche complice il trasferimento di Susanna in una diversa sede ma poi quando Susanna torno papà riprese ad essere distante e la mamma capì subito il motivo. Così affronto papà e gli chiese la separazione, dopo poco tempo Susanna scoprì di aspettare Marco. Io vivevo con la mamma a Roma e vedevo ogni giorno i miei nonni, mentre Marco viveva a Sacrofano. E quando avevo sei anni però ci fu l'incidente ed andai a vivere con papà, in realtà stavo più da nonna e nonno.>>

<< Alice,>> si limita a dire Claudio stringendomi forte a sé ed io scoppio a piangere come non facevo da molto tempo.

<< Ci sono io, piccola Sacrofano!>> Afferma CC aumentando la presa per poi baciarmi una tempia.



Le Parole di Alice e ClaudioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora