Capitolo 14

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Malik

Cazzo che caratterino che ha la mia piccola, è l'unica a cui permetto di rispondere così, gli altri che si sono permettono di sfidarmi, sono tutti sotto terra.Lei piano piano ha fatto cedere tutte le mie barriere, che ho costruito negli anni, per diventare ciò che sono oggi, il capo della mafia americana, un uomo freddo, senza scrupoli, senza pentimenti, ma quando quella ragazzina è nei paraggi, quell'uomo scompare, mettendosi in un angolino della mia mente, lasciando spazio ad un nuovo Malik.Strano a dirsi, ma ho paura, paura di perderla introducendola in questa vita, paura che venga presa di mira dai miei nemici, paura di affrontare con lei il mio passato.Adesso siamo schiacciati sulla macchina, o meglio il mio corpo preme contro il suo, facendomi sentire tutte le sue fantastiche forme, non stacco il mio sguardo dal suo, notando con piacere che anche la mia piccolina gradisce il mio corpo.È ostinata a non voler venire con me, ma non ha capito chi comanda, volente o dolente lei verrà con me e su questo non si discute, nel frattempo Jonathan si sta avviando verso la sua macchina tenendo stretta a se Greta, per paura che scappasse, ma ne dubito, Greta è diversa e ovviamente guardando nella mia direzione se la ride sotto i baffi.Ancora non ci credo che io mi sto litigando con una ragazzina da tre ore per farla salire in macchina, quando l'altra parte di me non ci avrebbe pensato due volte di caricarla e sbatterla in macchina, facendole tappare quella cazzo di bocca a modo suo.

Io:Muoviti e sali

Bella:No

Io: Perché cazzo devi rendere tutto più difficile?

Bella:Ah adesso io ti renderei le cose più difficili?Sto per essere rapita e dovrei venire con te come se niente fosse, mi stupisce la tua intelligenza.

Non ne potevo più, la prendo in braccio, faccio il giro della macchina e la faccio salire, facile a dirsi, si sta attaccando allo sportello, puntava i piedi sulla macchina per non entrare, Dio mio non so più che fare, ho paura di farle male, nelle miei mani era così fragile.

Io:Smettila, mi rovini la macchina così.

Bella:Cazzi tuoi, la prossima volta ci ripensi due volte a rapirmi.

Finalmente l'ho fatta staccare dalla portella facendola sedere sul lato del passeggero, ho chiuso il suo sportello, facendo il giro, ma ho dimenticato di mettere la sicura e la stronza non ha perso tempo ad aprire e scendere dalla macchina correndo e urlando per strada, in cerca di aiuto.Adesso l'ha  combinata grossa, ho iniziato a rincorrerla, sono  poco dal prenderla, quando è sparita dal mio campo visivo, è caduta.

Bella: Aiaaa, cazzo la mia caviglia.

Io: Così impari, se ti fossi stata buona buona in macchina, non saresti caduta.

Bella: Stai zitto, ci manchi pure tu a farmi la ramanzina, oddio si è gonfiata.

Esasperato l'ho presa in braccio, riconducendola alla macchina e come prima, la feci sedere e chiusi la portella, non ho fatto caso nel mettere la sicura tanto si è fatta male alla caviglia, un bel guaio cazzo, per fortuna che sul jet c'è un dottore.Ho iniziato  a correre come un dannato poiché la mia piccolina ha iniziato a lamentarsi per il dolore ed io mi sono sentito così coglione, da non riuscirla ad aiutare, sono già incazzato e nonostante tutto si metteva lei con delle fottute domande.

Io:Non voglio venire con te, che dico ai miei?Dove mi porti?Cosa mi farai?Perché proprio io?

Malik:Smettila con queste domande, te l'ho già detto mille volte, tu sei mia.

Bella:Stupiscimi, da quando?

Io:Da quando ho posato il mio sguardo sul tuo fottuto corpo, da quando i miei occhi hanno incontrato i tuoi.

Bella:Quindi, quando ti stancherai di me, cosa farai?Mi ucciderai?Mi farai diventare una prostituta?

Io:Non ho mai provato niente del genere con un'altra ragazza, io so per certo che non mi stancherò per niente al mondo di te, tutto mi attrae di te.Non ammazzo mai senza una giusta causa, non ho mai toccato una donna con un dito e neanche gli innocenti e adesso per favore smettila con queste domande stupide.

Bella: Ecco io non sono la ragazza giusta, quella che cerchi, io non farò tutto ciò che dici, se voglio farti delle domande stupide, te le farò e fino allo sfinimento.

Io:Io non voglio le altre, voglio te.So che niente sarà facile e che non ubbidirai a ciò che ti dirò, ma tu, tu sei il mio pezzo mancante e mi sta bene che tu sia una rompi palle.

Bella:Non ti farò cambiare idea per niente vero?

Io:No.

Siamo arrivati all'aeroporto, il mio jet è già pronto, adesso devo fare controllare la mia piccolina e poi avrei chiamato Dimitri, che è da un pò che non lo sento.Scesi dalla macchina, feci il giro e la prendo in braccio

Io:Tranquillo non scappo, posso camminare anche da sola.

Io:Anche con una caviglia che ti fa male?

L'ho azzittita, sono entrato nel jet e lei è rimasta stupita, ha sei poltrone, ciascuna dotata di un computer, un bagno una stanza matrimoniale e due lettini.Il dottore è già dentro, porto con me sempre un dottore, nel caso ci fosse qualche sparatoria, non posso andare all'ospedale e tanto meno affidarmi a persone sconosciute.Mi sono seduto su una poltrona con lei sopra, il dottore ha iniziato  a visitarla, la mia piccolina ha preso una bella distorsione, il piede si è gonfiato un pò, per fortuna che non è diventato viola, dopo di ché con svogliatezza, l'ho fatta accomodare sulla poltrona di fianco alla mia dato che tra poco saremmo partiti.Si sono accesi i motori e la mia piccolina ha iniziato ad agitarsi, ho letto  ansia e paura nei suoi occhi

Io:Piccola, va tutto bene?

Bella: E-ecco, i-io non ho mai-i preso un aereo.

Malik.Ti fidi di me?

Bella:Si

Io:Bene, adesso chiudi gli occhi, fai un respiro e tranquillizzati, se vuoi metto a disposizione il mio braccio, non lo stritolare troppo mi serve ancora.

Con questa mia battuta, ho fatto apparire un sorriso su quelle labbra stupende, che bacerei dalla mattina alla serra, senza mai stancarmi, mentre rideva sono rimasto imbambolato e come sempre i miei pantaloni iniziano a stringersi, come cazzo è possibile per un sorriso, sto messo male, ma davvero.Sono stato riportato alla realtà dalla mia piccolina, l'aereo ha preso velocità e lei si è appiccicata al mio braccio, involontariamente ho preso la sua mano e l'ho intrecciata  alla mia, è davvero piccola in confronto alla mia, scompariva.Quando abbiamo preso quota, ha aperto gli occhi, diventando rossa dall'imbarazzo dopo aver visto la posizione in cui si trovava, senza lasciare la mia mano si sporse verso il finestrino per ammirare la bellezza dell'Italia, che diventava sempre più piccola.

Angolo autrice

Ciao ragazze, che cosa faranno in 7 ore di viaggio?Fatemelo sapere nei commenti e lasciate una stellina ⭐️

Grazie..Asia❤️

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