Capitolo 22

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Malik

Dopo la sua confessione è diventata rossa per l'imbarazzo, adora i miei occhi, ma che tenera che è, sentire quel dolce suono procurato da una sua risata mi ha reso la giornata migliore, siamo ancora stesi, per precisare lei è ancora su di me, inizio ad accarezzarla sulle gambe poi arrivo sul bacino e con molto dispiacere evito il culo, non si sa mai come la potrebbe prendere, meglio evitare e godermi questo piccolo e magnifico momento con lei.Continuo e salgo sulla schiena mentre lei chiude gli occhi rilassandosi completamente, creo dei cerchi immaginari e proseguo verso le spalle, arrivo ai capelli e sento che sospira, ho trovato un suo punto debole, i capelli, lei ha ancora gli occhi chiusi, inizio ad accarezzarle la faccia, partendo dagli occhi chiusi, scendo sul naso piccolo e all'insù, alle guance e finalmente arrivo alla sue labbra, piccole ma carnose al punto giuste, perfette, quando le tocco il labbro inferiore con il pollice schiude di poco le sue labbra ,il mio pantalone diventa stretto e lo diventa ancora di più quando lei apre gli occhi lentamente aspettando una mia mossa.Non resisto più, io la guardo per cercare un consenso, non voglio offenderla facendo qualcosa che non vuole, quando faccio scontrare i nostri occhi intravedo un turbinio di emozioni, sposta immediatamente il suo sguardo sulle mie di labbra, facendomi intendere il suo desiderio e voglioso non resisto più e l'accontento.Lentamente avvicino il suo viso al suo, non sto nella pelle cazzo, la voglio sentire mia, è tutta mia, TUTTA, dopo secondi interminabili stiamo per azzerare le distanze quando ad un certo punto la porta viene spalancata da Jonathan, la mia piccolina per lo spavento cade giù dal letto creando un tonfo assurdo mentre io faccio un salto dal letto e arrivo immediatamente alla porta, giuro che se si è fatta male oggi a questo coglione lo ammazzo.

Bel:Aio che male al culo.

Jonathan:Ehm ho interrotto qualcosa?

Bel:No

Io:Si, molto importante, dimmi cosa vuoi e vattene e spera per te che sia importante, poi coglione si bussa alla porta.

Jonathan: Scusa, mi sono dimenticato di Bel, comunque è pronta la cena.

Io:Ok cinque minuti e scendiamo dobbiamo continuare una cosa.

Jonathan:Ok piccioncini, noi vi aspettiamo giù.

Io:Sparisci!

Chiudo alla porta e mi giro verso di lei, si trova ancora a terra e mi osserva, in due falcate la raggiungo e la sollevo da terra, spero non si sia fatta male.

Io:Ti sei fatta male?

Bel:Solo un pò al culo, tranquillo adesso passa.

Io:Fammi vedere.

Bel:No, che devi guardare, sto bene.

Io:Non farmi incazzare, fammi guardare.

Bel:È pronta la cena, dai che dobbiamo scendere.

Io:Forse non ti è chiaro, se non mi fai controllare il tuo culetto, non scendiamo.

Bel:Oh ma dai non è nie-

Spazientito la prendo da sotto le ascelle e mi contengo a non gettarla di peso sul letto, ma la poggio delicatamente sul letto a pancia in giù, le abbasso piano i pantaloni di tuta e noto la formazione di un livido.

Io:Hai detto che non ti sei fatta niente?Sta nascendo un livido, adesso vado a prendere la crema, puoi stare ferma così?

Bel:Si dottore

Vado a prendere la crema dal bagno e quando torno in stanza stranamente la trovo nella stessa posizione in cui l'ho lasciata poco fa, le metto la crema delicatamente ammirando nel mentre il suo bellissimo culo, che in questo non posso strizzare ma solo massaggiare per spalmare la crema, un volta finito la faccio alzare e le alzo anche i pantaloni, facendola arrossire.

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