Capitolo 21

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Bella

Sono sul letto che fisso la porta con la paura che da un momento all'altro possa aprirla, non sento nessun tipo di rumore, solo il mio cuore che batte all'impazzata e il mio respiro che per l'ansia diventa sempre più affannato.Cerco di mantenere la calma, ma non è il mio forte, così per smorzare quest'aria che ho creato inizio a battere il piede per terra, ma non risolvo nulla, provo a giocare con il laccio della maglietta ma niente, così spazientita mi alzo dal letto e inizio a camminare per la stanza creando dei cerchi, delle linea immaginare perdendomi nei miei pensieri , ma non faccio altro che consumare il pavimento, nel frattempo cerco un secondo nascondiglio nel caso lui entrerà, perché si sa quella porta non rimarrà chiusa ancora per molto, anzi credo proprio che la butterà giù ,un pò mi dispiace che dovrà romperla, ma ben gli sta, non può decidere sempre lui, deve anche capire quello che voglio io, mi rifiuto di uscire così, non sono un pezzo di carne che deve essere marchiata, sono una ragazza indipendente e autonoma e non capisco questo suo accanimento di possessione nei miei confronti.Lui ha parlato di territorio, ma quanti uomini ci saranno in questo palazzo?Una ventina?Ma no, forse anche di meno.Continuo a camminare ma vengo bloccata dai rumori di passi che si avvicinano alla porta, sono immobile al centro della stanza, cerco di calmare il respiro per non farmi sentire, ho tanta paura, e se non fosse lui?E se ci fosse qualcuno che vorrebbe farmi male?Ma non è affatto così dato che mister tatoo inizia a perdere la pazienza, bene anche oggi mi aspetteranno altre sculacciate poveretto il mio culetto, non è ancora pronto e chiede pietà.

Malik:So che sei lì dentro, apri immediatamente!

Io:N-no.

Malik:Non ho voglia di incazzarmi, apri questa fottuta porta dopo ti troverò un correttore.

Io:Non sono scema, io non aprirò questa porta perché tu non mi procurerò il correttore, bugiardo.

Malik:Sai che ho la chiave di riserva con me?Quindi non farmela prendere e apri.

Oh stronzo ho pensato anche a questo, mi dispiace ,a credo che con quella chiave non farai proprio nulla, così soddisfatta della mia furbizia riposi e credo che dopo questo saranno cavoli miei.

Io:Mammut, sai che ho un cervello anche io?Mi dispiace ma con la chiave puoi fare altro, non riuscirai ad entrare mai, devi usare un pò di forza, ma sicuramente non c'è la farai, oh andiamo con quei due muscoletti che ti ritrovi dove pensi di andare?

Malik:Continua a sfidarmi dolcezza, dopo ti farò vedere io questi due muscoletti cosa ti faranno.

Oh cazzo adesso sono nella merda più totale, se riesce ad entrare devo trovare un modo per uscire ma dubito ce ne saranno, quindi mi tocca prendere le responsabilità di questa mia azione e seguirne le conseguenze, spero non siano brutte.Ad un tratto sento i passi che si allontanano segno che sta andando a prendere le chiavi di riserva, ok Bel respira e fatti venire un'idea, sono ancora ferma al centro della stanza a pensare a qualcosa quando ad un tratto sento la portafinestra aprirsi, mi giro e lo vedo, oh mamma mia adesso sì che sono nei guai.Lo stronzo aveva usato l'altro balcone della stanza affianco per arrivare nella sua stanza, subito mi giro e corro verso la porta, tolgo la sedia e cerco di aprire la porta, ma vengo bloccata da due braccia che si posano sul mio bacino e mi alzano da terra, io cerco invano di riuscire ad aprire la porta, e dai fottuta porta apriti, non mi puoi abbandonare adesso fottuta stronza, questa me la paghi cara.

Malik:Che c'è, adesso non fai più la spiritosa?Uhm dolcezza

Io:Vaffanculo, io così non ci esco.

Malik:Risposta sbagliata.

Mentre lui mi prende in giro riesco finalmente ad aprire la porta, ma sarà alquanto impossibile liberarsi dalla sua presa, così mi aggrappo con tutte le mie forze alla maniglia, ma cazzo ho le mani sudate e mentre lui mi tira le miei mani scivolano, Dio mio tutte a me, TUTTE A ME.Quando la mia presa lascia la maniglia, non sento più la presa del mammut, mi sento in aria ma dopo poco atterro su qualcosa di morbido, oh mamma mia mi ha buttata sul letto, sono due le cose o mi farà altri succhiotti o mi prenderà a sculacciate, ma prima che lui possa bloccarmi sotto il suo peso, con uno slancio mi alzo e afferro la abat-jour e gliela punto contro.

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