Capitolo 25

1.8K 52 7
                                    

Malik

Sono ore che giro su me stesso dentro questo fottutissimo studio, di sicuro non posso fare la passeggiata con Bella e andare alla festa, devo tenerla il più possibile in casa, il mio piano precedente è andato a puttane, adesso ne serve uno nuovo, sicuramente quel bastardo ha progettato qualcosa ed io devo giocare di anticipo se voglio salvare il mio impero e proteggere occhi verdi.Sono quasi le due ed io non sono sceso per pranzare, chissà cosa starà facendo, se mi starà pensando, i miei pensieri vengono interrotti da un leggero bussare, mi appoggio leggermente sulla scrivania aspettando l'intruso\a, con mia grande sorpresa intravedo una chioma marrone, piano piano si fa spazio nello studio, è imbarazzatissima come sempre d'altronde, mantiene le distanze e cerca di guardare tutto tranne me, è davvero uno spettacolo della natura, mentre lei fa scivolare il suo sguardo su tutto il perimetro della stanza, mentre io mi perdo nell'angolo più oscuro della mia testa e i mei pensieri sono inondati da lei.

Io:Ciao dolcezza, a cosa devo questa tua visita?

Bella:Ehm, questa mattina non ti ho trovato nel letto e per pranzo non sei sceso, ecco io ti ho aspetto a mangiare.

Io:Mi dispiace non essermi alzato con te questa mattina ma tranquilla il buongiorno lo hai ricevuto, solo che stavi nel mondo dei sogni ed eri così meravigliosa che non ti ho voluto svegliare.In questo periodo sto avendo dei grossi problemi, ho perso la cognizione del tempo e non ho visto l'ora talmente preso da queste difficoltà, gli altri hanno mangiato?

Bella:Si io non avevo molta fame e ho preferito aspettarti, stavo venendo prima a chiamarti ma si sentivano le tua urla da giù e ho preferito non disturbarti.

Io:Capito, se vuoi possiamo mangiare adesso nel mio studio, ti va?

Bella:Ehm sì.

Io:Avviso Lily e sono da te, nel frattempo se vuoi fatti un giro.

Una volta che ho chiesto a Lily di cucinarci un pò di pasta e una bella bistecca sono tornato su, ho cercato di fare il meno rumore possibile per vedere cosa stesse facendo occhi verdi nello studio, mi affaccio lentamente e la trovo davanti alla libreria, intenta a fissare una foto che ritrae un mini me insieme a mia madre, entro nello studio e lei è ancora ferma che fissa la foto che adesso si trova nelle sue mani.

Malik:Quella era mia madre, era una donna meravigliosa, una moglie perfetta e una mamma stupenda, amava alla follia me e mia sorella e avrebbe dato la sua vita pur di salvarci.E così ha fatto, quando mio padre prese tutto questo, che oggi è mio, suo fratello ovvero mio zio Thomas era geloso così per vendicarsi uccise mio nonno e dopo i miei genitori, mia madre era davvero astuta e il poco prima che anche lei morisse ci fece allontanare da questa casa, ha dato tutto per noi, tutto, e ad oggi non sono riuscito ancora a vendicarli, mio zio è ancora vivo e in giro, pronto a scatenare una guerra per riprendersi ciò che a suo parere è di suo possedimento, quindi ho deciso di anticipare le sue mosse.Mi devi promettere di non uscire mai da sola, neanche nel giardino, in qualsiasi momento lui potrebbe fare qualcosa ed io non potrei perdonarlo, sicuro avrà i suoi informatori e saprà di te, adesso sei un mio punto debole per questo devi stare attenta e devi imparare a difenderti, anche se devo dire che non sei male, ti regalo un'arma bellissima, una padella di ultima generazione tutta imbottita, così se succede qualcosa lo puoi stendere quando vuoi.

Nel frattempo mi sono avvicinato a lei che mi da ancora le spalle, tiene la foto stretta nelle sue mani e ne accarezza il contorno, sicuramente sarà un pò scossa quindi decido di darle tempo, così rimango alle sue spalle aspettando una sua mossa.Ad un tratto vedo che ripone la foto al suo posto e si gira verso di me, permettendomi di osservare quel meraviglioso viso inondato dalle lacrime versate sicuramente durante il mio racconto, rimaniamo in silenzio a studiarci, le distanze tra i nostri corpi sono diminuite e senza aspettarmelo questa volta è lei che le annulla, si butta letteralmente su di me abbracciandomi, da suo questo improvviso approccio rimango sbalordito, quando mi riprendo non ci metto molto a stringerla tra la mie braccia.

Get out!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora