Napoli 💙

5.6K 50 1
                                    

PENSIERO DI GINEVRA

Eccomi in un altro giorno noioso qui a casa di mia madre a Milano.... Mi chiamo Ginevra ma per i miei amici sono ginny sono in camera mia mi sto preparando per andare con mio papà finalmente aveva un sacco di tempo che nn passavomo del tempo assieme scendo di corsa e nel frattempo che correvo per le scale cado a si io sono una ragazza molto sbadata ma con un bel caratterino mi rialzo e corro in macchina saluto mia mamma e partiamo verso la mia cara Napoli per chi se lo è chiesto io vengo da Napoli sono nata e cresciuta fino all'età di 10 anni li.... Nel tragitto in macchina io e mio papà abbiamo parlato riso e anche cantato arriviamo in questo carcere e appena entriamo nn vedo una prigione ma più come una casa i ragazzi giocavano nel campetto le ragazze si divertivano tra di Loro a si questo carcere aveva una cosa molto bella era vicino al mare e in questa settimana saremo andati in barca mio papà va verso il suo ufficio mentre io e la direttrice una signora davvero bella e simpatica solo che era zoppa ma questo nn vuol dire niente il libro nn si giudica dalla copertina mi accompagna in una stanza dove c'era tutti i ragazzi maschi erano stati veloci a portarli qui le guardie si mettono fuori e la direttrice se ne va... Quei ragazzi era fastidiosi facevano finta di nn vedermi bene se con voi ci vogliono le maniere pesanti gliele metterò mi dissi tra me e me e poi alzai la voce la prima la seconda volta e la terza volta quando metta classe era già zitta mi avvicinò nel gruppetto dei ragazzi che ancora parlavano e li sgrido ce n'era uno che era davvero duro di testa che mi disse

"zoccol sta sit se no ti faccio stare zitta con l amichetto che ciò qua sotto"

All'inizio mi sono sentita ferita ma senza pensarci 2 volte gli tiro uno schiaffo in faccia che gli faccio girare la testa dall'altro lato

"senti grandissimo maleducato io nn sono qui per fare la zoccol come dici tu vabbene sono qui per farvi fare qualcosa questa estate   dei laboratori di lettura e disegno quindi se a te nn interessa puoi anche uscire"

E in quel momento tutti i ragazzi stanno zitti finalmente avevo pensato quel ragazzo mi guardava con odio sicuramente si sarebbe voluto alzare e tirarti uno schiaffo ma nn era il genere di ragazzo si vedeva in faccia lo faceva solo per attirare l'attenzione

"bene ora che c'è silenzio vi vorreste presentare? Prima mi presento io allora mi chiamo Ginevra ma per i miei amici e voi mi chiamo ginny vi sto dicendo questo perché vorrei che tra di noi nn sono  come una maestrina ma come amica... Sono la figlia del comandante che voi conoscete tutti e o 16 anni e tra un mese ne faccio 17 dai ora tocca a voi"

Dopo un po di presentano tutti tranne un ragazzo

"hey tu non mi dici come ti chiami anche solo il nome"

"peccerella song ciró"

"bene ciro da domani iniziamo i laboratori chi di voi vuole venire?"

Nessuno dice mezza parola

"ci terrei davvero tanto che verreste"

Saliti cordialmente e esci da lì dentro si era già fatta sera e stavi camminando nel cortile desolato del carcere tutte le guardie erano dentro con i detenuti ti siedi in una panchina dove c'era proprio di faccia una delle finestre con le sbarre da lì vedi che si affaccia ciro che appena ti vede ti chiama tu alzi la testa e lo vedi affacciato era solo

"peccerella aspetta"

Mi lancia un bigliettino lo raccolgo da terra e lo metto dentro la borsa lo avrei letto sicuramente a casa lo riguardo e poi sento mio papa che mi chiama quindi mi avvicinò al portone e salgo in macchina con lui e torniamo a casa appena abbiamo finito di cenare sali in camera tua era proprio come l avevi lasciata tu 6 anni fa ti siedi sul letto e riprendi quel bigliettino.

Ragaaaa già per come è iniziata questa storia mi sta piacendo moltissimo 💙🌊💧

Fidati Di Me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora