SAN FRANCISCO
Sono da poco atterrato a San Francisco e già mi sento teso per l'incontro che ho con Valentina tra meno di un'ora. So che qualcosa non va nella sua vita, oltre all'ansia della situazione lavorativa. L'ho sentita abbastanza strana e in più mi ha chiesto di non portare Megan con me.
In effetti potrebbe sentirsi strana visto che otto mesi fa ce la siamo spassata un paio di volte prima che io ripartissi.
Penso a Megan che invece è volata a Milano e mi manca da morire. Mi manca la sua presenza, il suo profumo e mi mancano anche i suoi insulti. Sorrido mentre attraverso la città in mezzo al traffico e guardo qualsiasi cosa attraverso il finestrino del taxi.
Arrivato in hotel, saluto subito i ragazzi alla reception e mi avvisano che Valentina è chiusa nel suo ufficio.
Mi dirigo verso l'ufficio di Valentina, busso e quando mi da il permesso entro nel suo ufficio.
Valentina, classica bellezza italiana, grazie al padre di origini italiane, è ancora più bella e trasformata. È seduta dietro la sua scrivania e sorride tesa nel vedermi.
-"Ah, sei arrivato" dice sorridendo. Sorrido anch'io mentre avanzo e rimango scioccato quando si alza in piedi e vedo il suo grande pancione.
-"Ciao Vale. Che sorpresa" dico indicando la sua pancia. Valentina sorride appena e si accarezza la pancia.
-"Beh...è stata una sorpresa infatti anche per me" dice tesa mentre la abbraccio e le bacio le guance. Quando ci stacchiamo ha gli occhi un po' lucidi.
-"Vieni. Sediamoci sul divano James. Dobbiamo parlare di tante cose" dice Valentina seria e tesa. Mi siedo sul divano insieme a lei e la fisso.
-"C'è qualcosa che non va Vale?" chiedo preoccupato. Rimane in silenzio per qualche secondo.
-"L'hotel, la gravidanza inaspettata. Tu" dice poi seria alla fine fissandomi mentre gli scappa una lacrima. La guardo interrogativo.
-"Io?" chiedo confuso.
-"James...sono passati otto mesi da quando ci siamo visti l'ultima volta. Ti ricordi cos'è successo?" mi chiede seria. La guardo ancora più confuso.
-"Lo so che sono passati tutti questi mesi e certo che mi ricordo cos'è successo. Quindi?" chiedo serio non capendo dove vuole arrivare. Valentina sbuffa spazientita.
-"James...sono di otto mesi...non ti dice nulla?" chiede seria. La guardo con una brutta sensazione addosso. Il cuore inizia a battere furiosamente e sgrano gli occhi fissando prima la sua pancia e poi i suoi occhi castani.
-"Sei sicura Vale? Sei sicura di quello che stai dicendo?" chiedo teso e serio. Valentina sorride infastidita.
-"Certo che sono sicura. Sei stato il mio primo ed unico uomo James. Non sono stata con altri dopo di te" dice seria ed irritata.
-"Perché non me l'hai detto prima? Perché sei rimasta in silenzio per tutto questo tempo?" chiedo infuriato alzandomi dal divano ed iniziando a camminare avanti e indietro.
-"Perché avevo paura. So come sei fatto e che ami divertirti. Non volevo e non voglio incastrati con un gravidanza. Fin'ora me la sono sempre cavata da sola e continuerò a farlo. Ma l'hotel in crisi mi ha fatto venire una crisi di nervi e dovevi comunque sapere che stavo aspettando un figlio tuo" dice Valentina tra le lacrime. Penso a Megan, al mio amore per lei, alle nozze e al nostro futuro incerto ormai. Non penso che i miei mi lascino in santa pace una volta saputa la notizia che presto diventeranno nonni, ma non da Megan. Vorranno comunque che mi sposi, ma non con Megan.
-"Dio mio Vale. Dio mio" dico ad alta voce passandomi le mani in faccia e in piena crisi. Questa non ci voleva proprio dopo aver ritrovato Megan dopo tutti questi anni.
-"Senti, facciamo così. Tu non puoi stare sola qui. Mio figlio qui. Tornerai con me a Londra" dico serio guardandola e prendendomi le mie responsabilità.
-"E Megan? Io vivo qui, ho la mia vita qui" chiede spaventata.
-"Con lei parlerò con calma appena ci vedremo. Lo so che la tua vita è qui, ma non ti voglio lasciare sola dopo quello che hai passato da sola in tutti questi mesi. Devo prendermi le mie responsabilità. Per quanto riguarda l'hotel avevamo pensato di riadeguarlo e fare una struttura per bisognosi, sempre gestita dallo stesso personale che lavora in hotel. Che ne dici?" chiedo cambiando discorso. Ho il terrore addosso.
-"Non è male come idea. In fondo le camere già ci sono e bisogna solo fare alcuni lavori" dice seria alzandosi e venendo verso di me. La guardo dritto negli occhi e leggo tutta la sua paura. La prendo tra le braccia e la stringo a me facendo attenzione al pancione.
-"Cazzo Vale, che batosta" dico spaventato a morte per il mio futuro.
-"Non dirlo a me. Ancora non mi faccio mente capace nonostante l'evidenza" dice seria staccandosi e andandosi a sedere sul divano. Io continuo a camminare avanti e indietro.
-"Com'è potuto succedere?" chiedo incredulo.
-"Eravamo mezzi ubriachi, ma non è una scusante" dice seria sospirando.
-"Io uso sempre le precauzioni, sempre. Cos'è andato storto?" chiedo fissandola negli occhi. Valentina mi guarda e alza le spalle.
-"Non ne ho la più pallida idea James. Non voglio costringerti a fare niente che tu non voglia fare. Ok, vuoi prenderti le tue responsabilità, ma non mi far venire a Londra, ti prego" dice supplicandomi.
-"Vale, non si discute. Tu vieni a Londra con me. Presto nascerà il bambino e io vorrò stare accanto al bambino" dico serio.
-"Bambina" dice sorridendo. La guardo e rimango a bocca aperta. Chissà perché avevo dato per scontato che fosse maschio.
-"Ok, bambina. Vivrai a casa mia e non vi farò mancare nulla" dico serio. Valentina mi guarda sconvolta.
-"James, sei irriconoscibile. Sicuro di stare bene?" chiede seria fissandomi. Mi siedo accanto a lei e le prendo le mani.
-"Sono cambiato Vale. Sono stufo della vita che conducevo fino a qualche settimana fa. Ho aperto gli occhi" dico pensando a Megan, alla mia bellissima donna che tra qualche giorno riceverà una brutta sorpresa da parte mia.
-"Megan" dice sorridendo. Annuisco e sorrido mentre la continuo a pensare e mi si sgretola il cuore e mi fa malissimo l'anima per quello che dovrà subire per colpa delle mie scappatelle.
-"La amo troppo, ma non la posso sposare. Vale, appena torniamo a Londra dobbiamo sposarci" dico serio. Valentina mi guarda a bocca aperta e con occhi sgranati.
-"Stai scherzando James?" dice scioccata.
-"Per niente proprio, sono serissimo. Non possiamo creare uno scandalo. Ho detto che mi prendo le mie responsabilità e ci sposeremo appena torneremo a Londra" dico serio. Valentina scoppia a ridere con una risata forte ed isterica e poi piange scuotendo la testa. La guardo e non so cosa fare.
-"James John Cooper sei un uomo tutto pazzo" dice asciugandosi le lacrime. Sorrido tirato e mi alzo prendendo la borsa del lavoro.
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FOLLEMENTE INNAMORATI
RomanceSequel di Inaspettatamente innamorato di mia moglie. Molti anni dopo James John Cooper,30 anni,figlio di Grace e John Cooper, lavora presso l'azienda del padre. È la copia esatta del padre.Stessi atteggiamenti,stessa fisionomia,corpo da urlo e gli o...