Capitolo Due - Quello Che Avevamo

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12 anni fa

Harry - 7

Louis - 9

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Harry durante il tempo libero, alla fine della giornata scolastica, era seduto nel campo fuori dalla scuola. Gli altri bambini stavano giocando a "ce l'hai", ma lui non voleva partecipare. Sentiva che se avesse giocato con altri bambini sarebbe stato come se stesse tradendo Louis.

"Harry, perché non giochi?" Gli chiese uno dei bambini.

Harry raccolse i fiori rosa accanto a lui, "I miei amici non sono qui."

I ragazzi ridacchiarono, "Saremo noi tuoi amici."

"No, mi piace Louis."

Un ragazzo rise, "Deve essere un frocio. Harry sei gay? Mio fratello mi ha detto che è disgusto."

Harry alzò lo sguardo quando gli altri bambini loro iniziarono a cantare "Harry è gay, Harry è gay" mentre ridevano.

Harry iniziò a creare una corona di fiori. "Non so cosa significhi."

Al bambino non importava, dato che spronò gli altri bambini a cantare più forte.

Gli insegnanti spettegolavano insieme e pensavano che i bambini stavano solo cantando una melodia.

Harry continuava a tessere la corona. Sapeva che i bambini lo stavano prendendo in giro, lo fanno sempre, quindi si è concentrato sul fare qualcosa di bello mentre le brutte parole cercavano di renderlo triste. E ci sono riusciti, Harry voleva solo piangere da Louis, ma non poteva ancora farlo. Louis è ancora in classe ed Harry deve  tornare a casa senza di lui.

Max, il ragazzo, rise di Harry, "Mio fratello dice che le persone come te dovrebbero morire."

Harry sussultò, non sapeva cosa avesse fatto perché ciò accadesse. Lui era solo seduto. Non sapeva nemmeno cosa volessero dire.

"Harry dovrebbe morire, Harry dovrebbe morire," iniziarono a cantare i bambini saltellando intorno a lui.

Harry lasciò cadere la sua testa mentre le lacrime scendevano sulle sue guance morbide.

Un insegnante aveva sentito il canto e si precipitò a dire, "Cosa pensi di fare?" Gli domandò?

Max si fermò, così come gli altri bambini.

"Voglio che tutti voi vi mettiate in fila contro il muro in questo momento," Urlò. Nessuno si mosse. "Questo significa adesso! Urlò. I bambini si affrettarono in modo da essere i primi ad arrivare contro il muro.

Harry si alzò, asciugandosi le guance. Iniziò a camminare verso il uro quando la maestra lo fermò.

"Non tu, tesoro. Sono Ms. Teasdale. Tu sei?"

"Harry."

"Bene Harry, ti accompagno in ufficio e chiamo tua mamma per farti venire a prendere." Offrì la sua mano a Harry, che la afferrò.

Strinse la sua corona di fiori nell'altra mano mentre Ms. Teasdale raccontava cosa era successo alla sua insegnante e le chiese di portare gli altri bambini nella sua classe in modo che potesse punirli, prima peròsi sarebbe assicurata che Harry stesse bene.

Il viaggio verso l'ufficio fu silenzioso tranne che per i piccoli singhiozzi di Harry causati dal pianto. Di tanto in tanto si puliva le guance con il braccio. Era seduto su una sedia in attesa che Ms. Teasdale telefonava a sua madre.

"Ciao, lei è la signora Anne Cox?... Sono Lou Teasdale, insegno al secondo anni qui e... non non è malato, ma oggi durante l'intervallo, i bambini hanno circondato suo figlio e gli hanno iniziato a dire che doveva morire. Potrebbe esserci dell'altro nella storia, ma lui stava piangendo. ... Penso solo che dovrebbe tornare a casa e stare con qualcuno che lo ama. Mi dispiace che abbia dovuto affrontare tutto questo, arriverò in fondo a questa storia. Ti aspetterà in ufficio, grazie. Ciao," Riattaccò il telefono e si voltò verso Harry, "Tua mamma sta arrivando, ti lascio qui e vado ad affrontare gli altri bambini, ma prima mi racconti cos'è successo?"

When We Were UsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora