Capitolo Quattro - Quello Che Avevamo

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8 anni fa

Harry: 11

Louis: 13

-

Louis stava tornando a casa con il suo amico Stan. Parlavano di quanto fosse forte questa ragazza, Maria. Quando Lottie, che aveva sette anni, si precipitò da Louis: "Oggi c'è stata una rissa."

Fizzy, che aveva cinque anni, annuì, "Sono stati cattivi."

Stan guardò Lottie, "Cos'è successo?"

Lottie spostò i suoi capelli biondi dietro alle spalle, "Beh, a quanto pare, questo ragazzo stava solo facendo il prepotente con quest'altro ragazzo."

"Chi erano i ragazzi?"

"Uh, penso fossero Max, e... Harry."

Gli occhi di Louis si spalancarono.

Stan rise, "Oh, lo sfigato."

Louis tirò una gomitata a Stan, "Lui è forte."

"Comunque," disse Lottie richiamando l'attenzione su di lei, "Max stava prendendo in giro Harry, e lui cercò di andarsene quando Max gli diede un pugno in faccia. Harry è caduto per terra, ma nessuno lo ha aiutato.

"Vedi Louis, è un perdente."

Louis stava andando fuori di testa. Accellerò il passo, e Stan lo richiamò, "Amico, casa mia è da questa parte."

"Ho cambiato idea."

"Vuoi davvero mollarmi per una checca?"

Louis annuì

"Come ti pare, amico."

"Lot, Fizz, andiamo."

Louis tenne le loro mani mentre camminavano per la strada.

Nel frattempo, Harry si chiuse a chiave nella sua stanza.

É chiuso nella sua stanza da quando è tornato a casa. La porta era chiusa con il chiavistello. Anne stava cercando di entrare.

Scivolò lungo il muro e pianse in ginocchio. Gli faceva male l'occhio nero, ma non gli importava. Harry è sempre stato preso di mira per essere gay. Però non era mai stato colpito. Non capiva cosa fosse cambiato oggi...

-

Le pagine si girarono, a causa del vento, contro la volontà di Harry. Non sapeva a che punto fosse, quindi si mise a cercare la pagina giusta.

Era l'intervallo e Harry si mise nel suo angolo del parco giochi per leggere il suo libro. Era fuori dalla vista degli insegnanti e degli studenti. rimase lì tutto il tempo finché non udì la campanella che segnalava l'inizio della ricreazione.

I bambini correvano urlando e ridendo. Avevano amici con cui giocare. Nessuno voleva davvero essere amico di Harry. Non capiva perché. Però gli andava bene così, perché sapeva di avere Louis.

Harry riuscì a ritrovare il punto e continuò a leggere finché non gli venne preso il libro dalle mani.

Max era lì

"Lasciami solo."

"Perché sei sempre solo, Harry? Non riesci a trovare nessuno a cui piaci abbastanza con cui giocare?" Lo provocò Max.

"N-no. Mi piace leggere."

Max rise e prese il libro. "Wonder", lesse il titolo ad alta voce. "Mi chiedo cosa succederebbe se lo facessi," Max prese alcune pagine e le strappò dalla rilegatura. "Oops."

Harry lo guardò con orrore mentre continuava a distruggere il suo libro. E-ehi. Stop!" Harry corse a prendergli il libro ma Max gli tirò un pugno in faccia. 

Harry cadde a terra e Max gli lanciò il libro.

Non si alzò finché non sentì di nuovo la campanella.

Quando l'insegnante vide le condizioni di Harry lo mandò subito in infermeria e chiamò Anne.

Non parlò né in infermeria né in macchina. Guardava dritto davanti a sé mentre le lacrime gli rigavano le guance. Non disse nemmeno chi lo ha picchiato.

É  straziante per Anne. Vede sempre suo figlio tornare a casa turbato. La parte peggiore è che Harry non si lascia mai confortare da lei. É sempre e solo louislouislouis. Desidera solo che un giorno possa essere mammamammamamma.

Il campanello di casa Styles suonò dopo due ore di tentativi fatti da Anne per cercare di convincere Harry ad aprire la porta di camera sua. Anne lasciò da solo Harry e andò a vedere chi fosse.

Louis si precipitò in casa nel momento in cui la porta si aprì. "Harry è nella sua stanza?"

Era retorico perché Harry è sempre nella sua stanza.

Louis bussò due volte e aspettò prima di bussare di nuovo.

Harry rimase dov'era seduto. Non voleva che Louis lo vedesse così triste.

"Harry per favore fammi entrare. Mi manchi. Non ti ho visto per tutto il giorno."

Harry sorrise dolcemente. Si alzò e aprì la porta.

Louis entrò e lo abbracciò immediatamente.

"Mi dispiace veramente tanto che siano stati così cattivi con te."

Harry pianse sulla spalla di Louis

Louis portò Harry al piano di sotto in modo tale che Anne potesse medicare il livido sull'occhio.

Presero un tè mentre guardavano un film tutti insieme.

Louis era così arrabbiato che qualcuno avesse picchiato il suo migliore amico. Non lo disse a Harry, ma era furioso.

-

Il giorno successivo, Louis incontrò il fratello di Max, Liam.

"Tuo fratello minore è Max, giusto?

"Sì? Che ne pensi Louis?"

"É un piccolo coglione."

"Lo so. Ho sentito che sta facendo il prepotente con quel ragazzo, Styles."

Louis si calmò, felice che Liam non fosse uno stronzo. "Sì, ed è così fottutamente fastidioso, quindi digli di smetterla." 

"Mio fratello ha diritto di avere una sua opinione."

"Be', da quello che ho sentito, Max fa cose a pagamento per suo fratello maggiore."

Liam si avvicinò a Louis, "Anche tu sei frocio? É per questo che tieni così tanto a Styles? Scommetto che voi due vi inculate ogni notte."

Louis alzò il pugno e colpì Liam sulla mascella. Strinse entrambi i pugni e disse: "Ehi Liam, chiudi quella cazzo di bocca."

Più tardi quella notte, Harry notò le nocche ammaccate di Louis e gli fece una ramanzina.

Però era commosso dal fatto che Louis tenesse così tanto a lui.

ღღღ

Eccomi, finalmente sono riuscita ad aggiornare.

Buon natale a tutti anche se in ritardo.

Ditemi se la storia vi sta piacendo.

Ci vediamo al prossimo capitolo, ciauu.



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