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"È più complicato di quanto pensiate" dice Riccardo.

"Ragazzi siamo qui e non ce ne andremo fino a quando non ci spiegherete perché Nich si comporta così" dice Betty.

"Tutto questo ebbe inizio circa 4 anni fa, quando Nicholas prese una brutta strada per colpa di un gruppo formato da ragazzi che bevevano e si drogavano tutto il giorno, senza avere un orario preciso. Nostro fratello era diventato così. Usciva di casa per andare a scuola e poi tornava la notte tardi, ubriaco e fatto. Tutto questo è andato avanti per 2 anni, fino a quando non si è sentito male. Lo abbiamo dovuto ricoverare in una clinica per farlo disintossicare e ci è riuscito. È uscito da quella clinica da appena un anno e ho tanta paura che ci debba ritornare perché ha ripreso quel giro" dice Marta.

"Aspettate un attimo. Ci state dicendo che non è la prima volta che Nich fa così?" chiede loro Betty.

"No, non è la prima volta" le risponde Riccardo.

"E si sa da cosa possa essere nato? Un fatto in famiglia, una scommessa o altro?" chiede ancora la mia amica.

"Ha avuto tutto inizio dal fatto che volesse fare nuove esperienze e poi non ha più smesso" le risponde Marta.

"Scusatemi" dico uscendo dalla stanza. Ho bisogno d'aria. Appena esco dal locale mi siedo sul marciapiede e lascio che l'aria fresca mi entri nei polmoni.

"Mari stai bene?" chiede Betty sedendosi vicino a me.

"No. C'è una cosa che non ti ho mai detto Betty" rispondo guardando il vuoto.

"Di che stai parlando?" chiede preoccupata.

"Due anni fa, nello stesso periodo in cui Nicholas è stato ricoverato in una clinica per disintossicarsi, ti ricordi che Claire era sparita per mesi e la potevamo sentire solo una volta a settimana?" dico.

"Certo che me lo ricordo, ma non capisco cosa vuoi dire" dice lei.

"Un giorno sono stata a casa di Claire quando non c'era, perché dovevo riprendermi una cosa che le avevo prestato, ma che non mi aveva ridato e frugando tra la sua roba, ho trovato una scatolina piena di erba, filtri e cartine e dentro l'armadio c'era un mobiletto ben nascosto ed era pieno di alcolici. All'inizio ho pensato che fosse un'allucinazione e, successivamente, che Karl, suo cugino, avesse nascosto la roba nella stanza della cugina per non farsi scoprire dalla madre, ma adesso non credo più a questa teoria" continuo a dire.

"Mi stai dicendo che Claire faceva parte di un gruppo del genere?" chiede lei.

"Non faceva. Fa parte" dice Riki dietro di noi.

"Non vi abbiamo finito di raccontare la storia" dice Marta.

"Scusateci" dico.

"Tranquilla. Dov'eravamo rimasti? Ah si. Al fatto che Nich sia entrato in questo giro per fare nuove esperienze, ma questa è solo una parte della verità. L'altra parte è che lo aveva fatto per seguire la ragazza che amava. Si conoscevano sin da piccoli perché i nostri genitori sono amici. Erano molto legati. Quando si fidanzarono, erano molto felici insieme, ma la ragazza di nostro fratello entrò in un brutto giro e lui la seguì per un motivo: voleva salvarla. Quello non è un gruppo normale: è comandato da un capo che dà ordini e devono essere rispettati, sennò ne pagheranno le conseguenze. Uscire da quella cerchia non è per niente facile. È una cosa che ti marchia a vita se non ne esci subito. Entrambi decisero di uscirne e di curarsi, ma per la ragazza era troppo complicato e si lasciarono. Dopo 2 anni si sono rivisti e le cose, almeno all'inizio, procedevano per il meglio: si parlavano si, ma sembrava intenzionato a non tornare in quel giro, ma ci sbagliavamo. Ora lui ci sta tornando dentro e non sappiamo come fare per tirarlo fuori" dice Riki e, sia io che Betty, rimaniamo di sasso.

"Ora capisco tutto" dice Betty.

"La ragazza in questione è" inizia a dire Marta, ma la interrompo.

"Claire Roberts" dico.

"Come fai a saperlo?" chiede Riccardo.

"Semplice. Claire ci confessò di essersi innamorata di un certo Nicholas e di stare con lui, ma non ce lo ha mai presentato. Quando si sono rivisti, lei è subito corsa ad abbracciarlo" risponde Betty.

"Anche se non ha mai ammesso di amarlo, ogni volta che gli si avvicinava una ragazza, Claire diventava rossa di gelosia" continuo.

"E scommetto che era gelosa anche di te" mi dice Marta.

"Si, ma io non sono innamorata di Nicholas. Gli voglio bene si, ma non sono innamorata di lui" dico, ma nell'ultima parte mi si incrina la voce.

"Ragazzi, perdonatemi se vi disturbo, ma è ora di rientrare" dice Claudia uscendo dal locale.

"Arriviamo" diciamo tutti e quattro insieme e torniamo dentro, pronti per servire altre 160 persone, ma questa volta, sono tutti adolescenti. Perciò, che l'inferno abbia inizio.

Da MichaelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora