💫Uno schizzo su tela 💫

Lui

Pov Sakura:

Sapevo che c'era qualcosa che non andava, lo avevo capito da quando ieri avevo sentito quella nota di tristezza nella sua voce.

La prima cosa a cui pensai fu ad un attacco di panico scaturito da qualcosa... ma cosa?

Ne volevo sapere di più, volevo capire cosa nascondesse, cosa provasse di così doloroso.

Ma notando nuovamente una nota di panico nella sua voce, decisi di lasciar perder, almeno per il momento.

Mi concentrai così sul mio sogno, cominciando a prendere una tela bianca.                                                                                     
Venni fermata però da Ryouta "no no, per imparare a disegnare bisogna cominciare con un foglio normale. Appena sarai più esperta passeremo alla tela"

"Ah, ok" presi così un foglio dal cassetto e mi accomodai alla scrivania, sentendo poi Ryouta sedersi accanto a me.

"Aaallora, qual è più o meno il tuo stile?" mi chiese prendendo credo alcuni fogli e alcune matite.

Non capivo cosa intendesse con "stile".

Mi vide chiaramente in difficolta mentre fissavo il foglio pensando a cosa intendesse.

"Ehm... allora, lo stile è il modo di disegnare. Può essere più realistico o più... a cartone o fumetto ecco."

"Ah, beh -ci pensai su- credo che lo stile che più mi si addica sia quello realistico" risposi affascinata e felice allo stesso tempo.

"Andiamo subito sul complicato eh? Ottimo, ti ci rivedo molto in questo stile. Credo ti rispecchi" mi disse con voce tranquilla.

In quel momento credo di esser arrossita, sentendo caldo sulle guance. Cercai di nasconderlo girandomi verso il foglio per poi dire: "be-beh allora iniziamo. Voglio veramente imparare a disegnare, quindi mettiamoci all'opera"

Ero chiaramente imbarazzata, ma cercai di mettere il mio imbarazzo in seconda parte per ascoltare bene ciò che diceva.

Per tutto il giorno mi insegnò le basi per un buon disegno e facendomi passare la mano su un suo disegno, mi fece capire che come capivo la fisionomia di un volto o un oggetto, così potevo fare con un disegno.

Mi cominciò a spiegare le basi del chiaro scuro e, sempre con l'aiuto della mia mano, capii quando la matita era più scura e quando invece era più chiara.

Ero felicissima mentre lui mi insegnava come disegnare, non solo perché era sempre stato il mio sogno, ma anche perché mentre mi teneva la mano per farmi capire com'era il disegno, sentivo una nota d'imbarazzo nell'aria.

Mi fece sorridere più di una volta questa sua tenerezza.

Non era grande e forte come poteva sembrare, era più tenero e dolce. Una persona adorabile.

Pov Ryouta:

Ero chiaramente imbarazzato mentre le tenevo la mano per insegnarle le basi del disegno.

E girarmi nella sua direzione e vedere un sorriso dolce accompagnato da due guanciotte rosse, di certo non mi aiutava.

Era bellissima e tenera mentre apprendeva e annotava tutto ciò che le insegnavo.

Una sua risatina mi risvegliò dai miei pensieri "Wow! Non posso crederci ancora. Sto imparando a disegnare. E non è molto difficile"

"In effetti hai la mano adatta al disegno. Ma non abbassare la guardia, questo è solo l'inizio" le risposi ridacchiando e sentendo poi di seguito la sua risata echeggiare nella stanza.

Molto presto arrivò Aki ad avvisarci che ormai era sera e che quindi era giunto il mio momento di andare.

Essendo che il sabato e la domenica non avevo in programma di andare al centro, questo stava a significare che avrei rivisto Saku direttamente lunedì.

E questo mi mise un po' di tristezza, era bello stare in sua compagnia.

Girandomi nella sua direzione notai che anche lei era leggermente abbattuta, anche se cercava di non darlo a vedere.

Il mio corpo in quel momento si mosse da solo e la mia mano fini per accarezzare la sua guancia. 

Staccai poi la mano sistemando alcune cose nello zaino, per poi uscire dalla camera dicendo. "Ci rivediamo lunedì Saku. Nel mentre esercitati con il disegno"

Ci fu del silenzio ma, nel momento in cui stavo per andarmene, sentii la dolce voce della ragazza accompagnata da una risatina imbarazzata dirmi...

"Va bene. Ci vediamo lunedì Ryou"