26°p.O tutto o niente

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Pov Ren:

Passeggiavamo per le strade di New York, quando improvvisamente sentii il mio telefono squillare da dentro la tasca dei miei pantaloni.

Lasciai andare avanti il gruppo, fermandomi per un secondo ad osservare il display del cellulare.

Lessi il nome.

Era Aki.

Non so se per l'ansia, la gioia o se per tante emozioni messe assieme, so solo che in quel momento il mio cuore perse un battito.

Risposi subito, andando a nascondermi dalla vista del gruppo, in modo da non farmi sentire.

"Aki, dimmi tutto"

"Hey Ren, che voce seria mamma mia" una risatina scoppiò dall'altro lato del telefono, per poi fermarsi.

Aki tornò seria.

"Ahh, hai ragione è dura. Vi ho affidato qualcosa di troppo grande"

"No" la fermai.

"No... riusciamo a gestire il tutto, specialmente in sua compagnia, ma non possiamo nascondere l'ansia per troppo tempo. La preoccupazione ci lacera dall'interno, è inevitabile. Ma riusciamo a gestirla" dissi con voce seria, rivelando tutto ciò che in quel momento ci tenevamo chiusi dentro...

Lei restò in silenzio per un po'.

Poi riprese a parlare.

"Siete dei ragazzi forti allora... e tu sei più responsabile di quanto pensassi"

Si zittì nuovamente, lasciandomi col fiato sospeso.

"La farò breve, entro stasera sarò lì, il che vuol dire che le andrà detta tutta la verità prima del previsto..."

Fu così che mi lanciò una bomba dritta in faccia...

E mi sentii crollare il mondo addosso.

Ma rimasi in silenzio.

La risentii parlare.

"Lo so, è dura per voi, ma bisogna anticipare il tutto o..."

Si fermò di nuovo.

"...o l'operazione non potrà esser svolta"

La seconda bomba a mano venne lanciata ed io resati lì ad attutire i colpi.

Le riposi un sì secco e la salutai spegnendo in fine il telefono e riposizionandolo nella tasca da dove lo avevo sfilato pochi minuti prima.

L'operazione...

Il vero scopo di questo viaggio.

L'operazione per far riacquisire la vista alla dolce Sakura.

"Ren" la voce di Ryouta si fece spazio tra i miei pensieri.

Mi girai e lo vidi.

Lui mi guardò e io ricambiai lo sguardo.

E lui capì, solo guardandomi negli occhi, che tutto poteva andare a puttane prima del previsto.

Capì che New York sarebbe durata meno di sei giorni... capì che il giorno in cui Sakura avrebbe lottato tra la luce e il buio eterno era ormai dietro l'angolo.

Guardò verso il basso.

Iniziai ad avvicinarmi, ma venni fermato.

"Sai... voglio essere positivo per questa volta..."

Rialzò la testa e... mi sorrise.

Mi guardò sorridendo.

"Andrà tutto bene e sicuramente potrà tornare a guardare il mondo con i suoi occhi. Sono sicuro che torneremo a Parigi tutti e due guardandola e ammirandola dall'alto della Torre Eiffel. Sono sicuro..."

Gli scese qualche lacrima, allora capii che era giunto il momento di abbracciarlo.

Lo strinsi forte.

"Tranquillo... ne sono sicuro anche io"

Fu in quel momento che iniziai a pregare veramente in meglio...

O tutto o niente...

E noi volevamo tutto.

Pov Amaya:

Io e Sakura stavamo cercando di capire dove fossero finiti Ren e Ryouta, quando all'improvviso sentii la notifica del mio telefono, risuonare da dentro la borsetta.

Lo presi e lessi il messaggio che compariva su di esso.

Era da parte di Ren.

All'inizio vedendo solo il nome del mittente mi tranquillizzai, fu dopo, leggendo il contenuto del messaggio, che sbiancai.

Ma dovetti riprendermi alla svelta, perché Sakura si era accorta che qualcosa non stava andando per il verso giusto.

Mi aveva richiamato più di una volta, ma io non avevo risposto.

Ero impietrita dalla paura...

"Amy!" Urlò questa volta.

Fu allora e solo allora che risposi, come se avessi ripreso conoscenza.

"Allora cosa dice il messaggio?" La sua voce si era addolcita.

"Eh, niente di- preoccupante ecco. È solo Ren che mi avvisa dicendomi che stanno tornando tutti e due"

Ci fu un secondo di silenzio

"Sicura?" Rispose, facendomi intuire ancora di più che aveva afferrato la mia preoccupazione di prima.

"Si hahaha, mi ero zittita pensando a come- mi fermai un secondo pensando- a come... fargliela pagare per averci escluse, ecco"

Risposi ridacchiando, cercando di convincerla.

È un po' funzionò, una risata da parte sua mi fece sospirare.

Forse forse, aveva bevuto quella bugia a fin di bene.

Ma sapevo che ormai la verità stava risalendo in superfice.

Era troppo tardi per tirarsi indietro.

O la va o la spacca.

Guardai la mia migliore amica correre in direzione di Ryout, senza accorgermi che una lacrima iniziava a rigare il mio viso.

La vedevo correre senza sapere dove stesse mettendo i piedi.

La vedevo immaginare.

La vedevo rincorrere il suono fino a raggiungere la sua meta.

La vedevo... e pregavo che un giorno potesse vedermi anche lei.

La lacrima cadde.

Un sorriso speranzoso ne prese il posto.

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Verso la fine....

prossimo capitolo alle nove...

-Jojo

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