27°p.Countdown

13 1 0
                                    

Pov Ryouta:

Mi corse in contro e io per poco non esplosi.

Mi abbracciò forte.

Forte.

E io non potei staccarmi.

Non volevo.

Quando riaprii gl'occhi la sera iniziava a calare su di noi.

Eppure mi sembrava fosse ancora pieno giorno.

Il sole era quasi scomparso è vero.

Ma il mio sole brillava ancora davanti a me.

Mentre la vedevo saltare di qui e di la, con quel suo sorriso sgargiante e quel suo modo di fare che riusciva a coinvolgere tutti.

Era lei il mio sole.

E mai avrebbe smesso di brillare.

Lo giurai su me stesso.

"Andiamo! Voglio assolutamente entrare in questo negozio che vende le ciambelle più buone di questo mondo!"

Disse tirando a se Amaya.

Era stata proprio lei a raccontarci di quella pasticceria tanto buona.

E Sakura non ci aveva pensato due volte.

Voleva andarci e assaggiarle tutte.

Ricordo ancora la sera in cui lo giurò, facendoci scoppiare a ridere.

Ricordo quel suo broncio da finta offesa, i cuscini che volavano per la stanza dopo aver dato inizio ad una battaglia con essi.

Ricordo le risate, la sensazione di libertà, il senso della famiglia.

Ricordo però, anche la tristezza di poco dopo.

Tra le lacrime, aveva iniziato a farfugliare su quanto avrebbe voluto vedere i nostri sorrisi...

"Vorrei vedervi ridere, vorrei vedere i vostro visi. O, vorrei vedere il colore delle ciambelle che andremo a mangiare... di tute tutte. Vorrei vedere questa stanza o il colore dei cuscini..."

E aveva continuato e continuato e noi l'avevamo consolata tra le lacrime e le risate di chi sapeva.

Noi sapevamo tutto.

Ormai anche lei.

Si era fatta notte fonda.

Non me ne ero accorto...

Sakura non aveva mangiato tutte le ciambelle di quel posto, perché Aki aveva avvisato Ren di esser arrivata quasi all'aeroporto.

Sakura era tornata con il sorriso in Hotel, ribadendo che un giorno le avrebbe assaggiate tutte.

Avevamo riso, ma la sensazione di libertà questa volta non ci avvolse.

Sakura parlò e parlò... poi smise.

Successe tutto troppo velocemente...

Vidi Aki entrare nella stanza mia e di Sakura.

Ricordo di aver guardato per un secondo Ren negl'occhi.

Ricordo di aver visto Sakura andare in contro ad Aki, di averla abbracciata e averle domandato milioni di volte come mai fosse lì.

Era felice ma confusa.

Sorrideva ma allo stesso tempo non capiva perché lo stesse facendo.

Ricordo che Aki ci fece sedere.

Ricordo che Sakura decise di sedersi in braccio a me pur avendo una sedia libera accanto.

Ricordo la sua mano stretta alla mia e un sorriso ancora percepibile sul suo volto.

Ricordo Aki aprir bocca e, poco dopo, la mano della mia dolce Sakura alleggerire la presa.

Ricordo e ricordo...

Ma in fin dei conti, non voglio ricordare.

Lei che si allontana da me.

Il suo volto incredulo ma triste.

Un sorriso e poi il vuoto.

Lei che abbassa la testa.

"Potrestiriacquisire la vista come potresti non riaverla mai più, è molto importantecome intervento, ti danno un'opportunità prima del tempo stabilito, ma..." disse Aki, lasciando la frase incompleta e facendo sì che una lacrima bagnasse il suo viso.

"Ma c'è altro vero?"

Quella frase fece crollare tutti noi.

C'era altro.

"C'è un motivo se siete strani da quando siamo arrivati a New York..."

Parlava tenendo la testa bassa.

Poi alzò il volto e diede il colpo di grazia.

"L'intervento è mortale."

"Posso riacquisire la vista, posso perderla per sempre oppure... morire."

Ricordo.

Le lacrime, le scuse, le preghiere.

Ricordo Amaya appoggiata a Ren, lei piangendo, lui guardando Sakura trattenendo le lacrime.

Ricordo Aki abbracciare Sakura, entrambe piangendo.

Ricordo.

Loro due che si staccano, il silenzio, lei ce mi guarda come se potesse vedermi davvero.

"Non piangere" aveva detto.

Ricordo.

Solo allora mi resi conto di star piangendo più degli altri.

Non lo avevo notato, nessuno lo aveva notato, eccetto lei.

Lei che mi conosceva meglio di chiunque altro.

Lei che mi aveva visto piangere, in silenzio, senza farmi sentire neanche da me stesso.

Lei che non vedeva... mi vide piangere.

Ricordo.

Ricordo...

"Farò l'operazione... sogno troppo di potervi vedere per preoccuparmi delle conseguenze..."

Ricordo e ricordo...

Ricordo quell'abbraccio che mia aveva dato non molto tempo fa...

Erano passate poche ore da quando era iniziato il vero countdown verso la fine...

Quell'abbraccio ne segnava il via...

Quell'abbraccio...

Quell'ultimo nostro abbraccio.
——————————————————
Ancora un po'.......

-Jojo

💫Uno schizzo su tela 💫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora