7 - Qualcosa di strano...

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"Padrone... "

"Padrone... "

I Mangiamorte erano riuniti intorno al grande tavolo in sala da pranzo aspettando che gli elfi domestici sparecchiassero la cena. I calici pieni di vino bianco francese frizzavano con allegria, erano tutti molto contenti di non aver perso compagni durante una missione segreta che in realtà non avrebbe dovuto destare sospetti.

Barty e Amycus si guardarono divertiti mentre raccontarono tutti i dettagli della missione. Amycus si divertiva e si soffermava sui Dissennatori chiamandoli con tutti gli appellativi possibilmente dispreggiativi.

Barty, molto più educato si limitò a informare che Lucius era stato piuttosto bravo a nascondere ogni prova che potesse constatare che l'Oscuro Signore fosse ancora vivo.

Alzarono i calici per festeggiare il salvataggio dei loro compagni e si abbandonarono in una risata collettiva.

Alessio, mostrando uno sguardo sinceramente divertito, iniziò a sentire un buon tepore dentro di sé, si sentiva bene e gli sembrava di essere dentro ad una società che lo accettasse del tutto. Rideva insieme a tutti gli altri e piacevolmente notava che molti gli rivolgevano la parola.

"Vedrai che questo è solo l'inizio" gli disse Dolohov "A noi piace particolarmente il rischio e l'avventura, se non sei quasi stato ucciso, la missione è uno schifo" e gli diede due pacche sulla spalla amichevolmente.

Quell'atmosfera era semplicemente meravigliosa: erano Mangiamorte, erano ritenuti dei parassiti al ministero e secondo Hogwarts erano soggetti da evitare; ma quel momento lo facevano sentire bene, come in famiglia, più larga.

"Piano Antonin" disse sorridendo Rabastan "Così gli spezzi le spalle buone. E tu come ti trovi in questo posto alternativo? A parte la presentazione un po' traumatica"

"Signor Lestrange non potrei trovarmi meglio" confessò Alessio sorridendogli, il suo tono lasciava trasparire gioia ovunque. Rabastan ricambiò il suo sorriso con un Brindisi per accoglierlo del tutto nella loro cerchia, non era certo una risorsa da buttare via.

Poi Alessio, tra una chiacchierata e l'altra, finì per guardare Alecto che mangiava in silenzio il dolce. Non aveva ancora detto la sua ma era una figura tutta da studiare: uno sguardo deciso e crudele, che non si faceva intimorire facilmente, era determinata a concludere tutto ciò che le veniva affidato. Al ragazzo venne una sensazione di vertigini quando la vide alzare lo sguardo verso di lui. Distolse lo sguardo a sua volta per non imabarazzarsi.

"Tu invece? Cosa ne pensi di questo gruppo un po' improbabile?" Chiese poi Rabastan a Béatrice, che era stata esclusa da ogni giudizio fino a questo momento. Tutti la conoscevano solo perché Antheo aveva informato del loro fidanzamento, anche se non ufficializzato dalle famiglie, ma nessuno l'aveva ancora considerata del tutto.

"Io? Ammetto di aver ricevuto un benvenuto singolare... ma ammetto che come ambiente è molto caldo e accogliente; non è come lo avevano descritto a scuola" spiegò lei con un tono timido.

"Che novità!" Intervenne Augustus tracannando un calice intero "Figurati se in quella scuola dicono le cose come stanno"

Lestrange senior ascoltava in silenzio e con un sorriso stampato sulle labbra, lo rendeva appagato vedere figlio minore e suo nipote circondati da una tale compagnia.

L'erede Lestrange - Il rispetto del sangue puro COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora