23 - Chi si somiglia si piglia o gli opposti si attraggono?

68 3 48
                                    

Facciamo un omaggio immenso al povero Alessio che per tutto il primo libro non me lo sono calcolato per mancanza di trama nei suoi confronti, è il caso di dare giustizia a questo povero ragazzo.

È da sposare: coraggioso, sensibile, masochista se serve a salvare te...

Si merita una gioia!

-----------------------------------------------

Alecto stai bene? Stai diventando sentimentale?

Quella domanda, detta in tono tanto beffardo, le dava uno strano peso nel corpo. Stava diventando sentimentale? Sì, forse. Stava bene? Non ne era sicura. Scrutava l'uscio della baracca seduta sui gradini, mentre l'intero paesaggio era avvolto da una nebbia tanto fitta da non vedere oltre tre metri. Non aveva dormito molto bene, continuava a pensare a tutto ciò che era successo, anche se si sentiva paranoica. Quella notte, in realtà, avrebbe voluto dare il cambio a Béatrice, sedersi accanto ad Alessio e... Accarezzargli il viso sentendo la sua pelle. Doveva averla bella morbida e liscia, e magari anche un profumo meraviglioso.

Ma perché aveva quei pensieri? Insomma fino a qualche mese fa Alessio sarebbe morto sotto la sua Anatema, come poteva pensare ad una cosa simile? Insomma, loro non avevano proprio niente in comune: Alessio era ordinato, lei no; Alessio era gentile e pacato, lei mandava a quel paese il primo che capitava; Alessio era raffinato e molto studiato nel buon portamento, lei tutto il contrario... Niente delle loro vite poteva mai metterli insieme.
Però Alessio era coraggioso, anche lei era coraggiosa; Alessio era sanguepuro, anche lei era sanguepuro; Alessio non esitava a combattere, lei pure. Inoltre Alessio era intelligente e buon Corvonero, Alecto era capace di mettere in pratica ogni missione, erano uno la mente e l'altra il braccio. Si completavano. Ma potevano definirsi... Compatibili?

"Eh l'amore... Ho già visto questo smarrimento" Alecto si girò verso la fonte della voce vedendo un Antheo con un sorriso tra il beffardo e il tenero appoggiato al muro che la guardava.

Ad Alecto venne un improvviso dubbio affiorato da quella frase: Antheo era insonne, e se avesse sentito qualcosa? Era talmente silenzioso che poteva aver visto e sentito tutto quanto. Lo sentì avvicinarsi e sedersi al suo fianco: "Te lo si legge in faccia Alecto, non serve nemmeno parlare"

"E... Lo hai intuito anche da altro?" chiese in tono imbarazzato, sempre più a disagio di quelle emozioni così estranee al suo essere.

"Credo che tu abbia già la risposta alla tua domanda. Ma credo che risponderò a quella che mi hai indirettamente fatto sta notte: tra me e Béa c'è qualcosa di... Soprannaturale, ogni volta che mi perdo nel profumo dei suoi capelli mi sembra di bere una botte intera di vino, di quello buono anche. Io e lei ci completiamo: lei mi aiuta a stare tranquillo, ed io la proteggi dagli stronzi che vogliono osare troppo"

"Quindi siete principessa e cavaliere?"

"Mmh... Sì, si può dire così"

Alecto si lasciò scappare una risatina, ma senza scherno questa volta, era divertita al pensiero che Antheo fosse un cavaliere pronto a difendere la sua principessa. Ma nel suo caso cosa potevano essere? La cavaliera e il principe? Non suonava proprio benissimo. Si ricompose e si schiarì la voce cercando di sembrare la più seria possibile mentre cercava di tirare su un discorso serio che non sfociasse sempre su Alessio: "Ma tu da quando non dormi?"

L'erede Lestrange - Il rispetto del sangue puro COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora