Ci volle un po' di tempo per memorizzare il posto giusto ma alla fine elfo e Mangiamorte si materializzarono davanti all'orfanotrofio di Londra dove l'Oscuro Signore era cresciuto. Oltre il cancello si vedeva una bella massa di bambini, non più giovani di cinque anni e non più vecchi di dodici, correre per il cortile, saltare su quadrati disegnati per terra e stare accanto al portone a parlare di chissà cosa. Era carino guardarli giocare ignari di tutto quello che stava succedendo altrove, come nel mondo magico che, nonostante la presenza costante di Dissennatori o Auror, anche nelle scuole e negli asili i bambini andavano regolarmente pur rischiando.
Ma non c'era tempo per rimuginare su un'infanzia che non gli avrebbe restituito nessuno, così Antheo girò le spalle e guardò lenstrade mezze affollate di babbani tranquilli e nauseanti: alcuni erano seduti ai bar a sorseggiare te o alcolici mentre parlavano del più e del meno, altri passeggiavano e si fermavano su panchine leggendo i giornali, altri attendevano amici o figli dalla scuola, alcuni addirittura erano seduti sui marciapiede porgendo cappelli spoechi ai passanti. Il tutto era... Così privo di magia, quasi troppo tranquillo, di certo din troppo lontano dalla realtà a cui Antheo era abituato. In quel momento si rese conto di non essere mai una volta uscito dal mondo magico, come se i genitori lo avessero chiuso in una campana di vetro, sotto il costante controllo dei genitori che si era brutalmente spezzato quando furono arrestati e lui aveva assistito impotente al processo guardando gli altri godere del dolore dei Lestrange quando non gli permisero nemmeno di abbracciare il figlio.
Antheo scacciò quest'ultimo pensiero, che puntualmente si incanalava per la mente ogni volta che vedeva un padre abbracciare il primogenito maschio e parlargli con fierezza, dilaniandogli l'anima. Si voltò e camminò con passo svelto, quasi dimenticandosi della presenza di Boby che poco dopo gli corse dietro evitando do farsi vedere e saltellando per colpa del marciapiede ghiacciato che gli congelava le piante dei piedi scalzi e i sassi che gliele martoriavano. Si attaccò al Montgomery per tenere il passo, non senza un lamento disgustato del padrone.
"Boby si chiede dove stiamo andando, Padron Antheo"
"Stiamo cercando qualcuno di importante Boby, non fare domande stupide"
Boby annuì tacendo e seguì Antheo che percorreva quelle strade sconosciute restando nell'ombra. Si facevano strada tra piccoli gruppi do tre o quattro persone che camminavano in direzione opposta parlando di politica e del meteo, schivando do tanto in tanto cani che potevano scorgere la loro presenza anche sotto il mantello dell'invisibilità, rifugiandosi dentro vicoli bui per non farsi vedere da babbani troppo curiosi e goffi. Non era certo il posto migliore del mondo ma dovevano fare uno sforzo se volevano portare a termine quella missione che, anche se non direttamente, l'Oscuro Signore aveva comunicato. Fu abbastanza divertente vedere babbani ubriachi per i vicoli strette bui senza che loro potessero percepire i loro movimenti, anche se qualche volta Boby venne trascinato via per non fargli aiutare a forza quei poveri diavoli.
"Boby concentrati solo sull'obiettivo, lascia perdere quei babbabi senza anima" disse bruscamente Antheo all'ennesimo uomo seduto contemporaneamente al muro che scavalcò dando un calcio all'elfo che iniziava seriamente ad essere un intralcio; più volte fu anche costretto e minacciarlo per farsi ubbidire, essendo ormai da troppi minuti a contatto con quei parassiti succhia-alcool.
"Mi spiace Padron Antheo, Boby voleva solo aiutare..."
"L'unica persona che devi aiutare è il tuo padrone, non costringerli a farti del male seriamente, se mi hai visto bene sai che non ti conviene"
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L'erede Lestrange - Il rispetto del sangue puro COMPLETATA
FanficFANFICTION - SECONDO LIBRO DELLA SAGA! •I FATTI NARRATI SONO QUASI TUTTI UNA MIA INVENZIONE Nei pochi anni che ancora separano Harry Potter dalla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, nel mondo magico sembra essere tornato tutto alla normalità...