Non riusciva a staccare gli occhi dal modo in cui le palpebre tremavano a ogni suo movimento. Dalle sue labbra schiuse. Poi L spostò la testa, puntandola contro il soffitto. Contro Light... E contro le sue previsioni, gli occhi di L si spalancarono. E fu come se non si fosse mai addormentato. Light trattenne il respiro, ma non si scostò. Non gli lasciò spazio per muoversi. L non disse una parola. Non gli fece domande e non tentò di ribellarsi. Rimase immobile a fissarlo. Light sentì il volto andare a fuoco quando lo sguardo di L si spostò sulle sue labbra. Aprì la bocca, respiro contro respiro, e si rese conto dell'affanno. Come dopo una lunga corsa. «Light...» disse allora L in un sussurro, senza staccare gli occhi da lui. «Shh.» Light spostò una mano sulla sua guancia fredda, e percorse il suo viso con il pollice. Lo fermò sulle sue labbra. «È solo un sogno, Ryuzaki. Dormi adesso.»