Ha dormito a malapena cinque ore prima di tornare in caserma per l'ennesimo turno ma, per fortuna, questo sarà l'ultimo per alcuni giorni. Ha usufruito di alcune ferie arretrate per festeggiare il Natale con suo figlio e la sua famiglia. Ed apparentemente anche Harry.
Non vede l'ora di arrivare a lavoro e condividere la buona notizia con Niall. È l'unico ad aver visto i sacrifici di Louis, ad essere testimone degli orari infernali a cui si sottoponeva, a tutti i colleghi che ha sostituito per avere qualche sterlina in più sulla sua bustapaga - "Non potrai credere a ciò che sto per dirti!" - esclama, avvicinandosi alla scrivania del suo collega e miglior amico, non attende nemmeno una risposta - "Hanno accettato Alex alla Sproston Green!"
"Stai scherzando?" - chiede sorpreso, Louis non smetteva di parlargli di quella scuola privata a pochi chilometri dalla loro città.
"No, qualcuno ha fatto una donazione anonima e -" ma l'amico lo interrompe sul nascere, guardandolo negli occhi blu e luminosi, non vorrebbe spegnere quella luce, eppure - "Un donatore anonimo?""Si, perché?" - chiede confuso. Non si farà rovinare il suo buon umore dai dubbi di Niall. Ha sacrificato gli ultimi anni della sua vita per permettere a suo figlio il meglio, non merita di essere giudicato dal suo sguardo, non in questo modo.
"Non sei così stupido Lou".
"Cosa, cosa c'è?""Mi stai dicendo che il tuo migliore amico sparito cinque anni fa, diventa un attore famoso, accumula soldi che noi non possiamo neanche immaginare, si presenta nella nostra città, cena con te e passa delle ore con tuo figlio" - Louis sta per protestare, non gli ha raccontato queste cose ma l'altro sembra leggergli nella mente - "Me l'ha detto Gemma e tu, mi vorresti dire che non hai idea di chi sia il donatore anonimo?"
Niall ha un ghigno sul suo viso mentre sputa addosso al suo migliore amico e collega la verità che, sa già, Louis non vuole vedere ed accettare. No, Harry non lo farebbe mai perché sa che odia essere trattato come un caso di pietà e beneficienza. Sa che lui non accetta soldi o favori da nessun altro.
Quella verità lo colpisce nello stomaco e gli ferisce l'orgoglio. Era così felice fino ad un minuto prima, pensava di aver raggiunto il suo obiettivo - 'No, Harry non lo farebbe' - si ripete, in continuazione, pur di non cedere al pensiero che il suo migliore amico ha pietà di lui e suo figlio. Sa quanto una cosa del genere lo manderebbe su tutte le furie, non può essere.
Per tutta la vita ha lavorato sodo per far sì che Alexander potesse vivere una vita confortevole e degna ed ora, è arrivato Harry con tutti i suoi soldi ad umiliare ciò che ha fatto. Cosa stava cercando di dimostrare? Louis sente di nuovo di essere inadeguato. Non abbastanza. Ed è evidente che Harry pensa questo di lui e del suo ruolo da genitore per avergli dato tutti quei soldi.
Non è orgoglioso di lui, è dispiaciuto per lui.
È furioso ed avvilito, non può esserci una buona giornata per lui. Una sola.
***
Ciao Harry,
Non so perché papà sta lavorando tutte queste ore. Dice che sta risparmiando per qualcosa di grande. Dice che è qualcosa che cambierà la mia vita. Voglio dire a papà che sono felice per quello che ho, sto bene così. Voglio solo che anche lui sia felice. È sempre stanco. A volte voglio che giochi con me ma so che è stanco e non voglio disturbarlo.Alexander
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La teoria delle braccia vuote || Larry Stylinson
Teen FictionQuando sei troppo attento a far star bene chi ti sta vicino, non puoi stare bene tu. È logica e condanna allo stesso tempo. Harry e Louis si sono lasciati andare, non si trattengono più dopo una vita vissuta uno accanto all'altro ma può bastare to...