C'è ancora qualcosa da dire tra di loro? Cosa potrebbe fare Louis adesso? Harry ha voltato pagina, giusto?
Non poteva introdurre un discorso, dopo cinque anni con "Hey ero il tuo migliore amico innamorato di te che non ti ha parlato perché non voleva soffrire ma penso che potrei ancora provare qualcosa, a te tutto bene? Il volo è stato lungo?" - Louis si prende in giro per i suoi stessi ridicoli pensieri.
Il modo in cui Harry lo ha guardando, nonostante parte del suo viso fosse nascosta dal cappello e dalla felpa, aveva fatto tremare il ragazzo come non succedeva da tanto, tantissimo, tempo. Gli ha fatto desiderare cose a cui non dovrebbe pensare come tendere la mano sulla sua mandibola e baciarlo, in quel preciso momento, davanti a suo figlio ed alla piccola folla di gente che mormorava il nome dell'attore.
"Perché non vai a guardare la televisione mentre papà prepara la cena? - chiede al bambino, appena rientrati a casa. Sente il bisogno di chiamare Gemma e chiederle perché suo fratello è lì e non a vivere la sua bellissima e dannata vita Hollywodiana, lontano da lui ed ha bisogno che Alexander non sia lì ad ascoltare e fare domande a cui Louis non ha risposte.
Gemma accetta la chiamata al secondo squillo e può già immaginare cosa stia succedendo, il motivo per cui lui l'ha chiamata. In effetti, pensa anche di essere in ritardo - "Lo so, avremmo dovuto dirtelo".
Sì, avrebbero dovuto.
Niall e Gemma sono i suoi migliori amici e nonostante cerchino di evitare il più possibile l'argomento 'Harry' in sua presenza, avrebbero dovuto prepararlo al suo arrivo, all'averlo di nuovo in giro per la città ed intorno a lui. Sapeva che avrebbe reagito in questo modo, Louis è sempre stato una persona abbastanza drammatica."Lou" - inizia Gemma- "Avrei dovuto dirti che sarebbe venuto. A dire il vero, non sapevo nemmeno quando sarebbe arrivato mi ha solo detto 'Torno a casa', pensavo di avere più tempo ed è stato tutto un casino e mi dispiace!"
"Gem-" - ma la ragazza lo interrompe, è un fiume di parole che lui non riesce a trattenere.
"No! Gli avevo detto di andare a casa, dovevo preparare anche lui ma è così testardo! Non sapevo si sarebbe presentato in pasticceria. Dopo casa tua, sapeva che avrebbe potuto trovarvi lì!"Louis non sa nemmeno cosa dire, è sopraffatto da tutta la situazione. Ha sbagliato a chiamare Gemma, cosa avrebbe dovuto dirle? Harry ha tutto il diritto di tornare a casa per vedere la sua famiglia e per visitare la sua città, soprattutto dopo tutti questi anni. Merita di passare del tempo con loro, ha lasciato lui, non la sua famiglia.
"Immagino ti ha detto di averci visto" - chiede.
"Sì...Senti, non so cosa sia successo tra voi due" - Louis non sa se si stia riferendo a ciò che è accaduto fuori dalla pasticceria oppure ai cinque anni di assenza nella vita dell'altro, non ne hanno mai davvero parlato. La ragazza ha intuito che ci sia qualcosa di irrisolto, non detto, tra di loro ma nessuno dei due le aveva detto cosa, effettivamente, fosse successo prima e subito dopo la partenza - "Sei ancora invitato a Natale ma capirò se non vuoi venire".Esita, è un uomo adulto, può essere civile ad una festa di Natale. Inoltre, Alexander non vede l'ora di festeggiare con loro - "No, va bene veniamo". Non vuole passare il Natale chiuso in casa, suo figlio non lo merita. Inoltre ama passare il tempo con Gemma, Niall, Alice, Zayn, sua moglie ed i loro due bambini. Li considera parte integrante della sua famiglia, è cresciuto insieme a loro e non sarebbe giusto privarlo di un Natale, una giornata così spensierata, solo perché lui non ha il coraggio di affrontare l'uomo che risiede nel suo cuore da anni.
"Perfetto" - mormora l'amica mentre sente una voce a lui familiare dall'altra parte - "Lou...".
"No, va bene, ci sentiamo presto"- e riattacca prima che possa dire altro. Cosa pretendeva da quella telefonata? Ha sbagliato. Un avvertimento, essere preparato a vederlo, non lo avrebbe aiutato. Soprattutto, Gemma non sa dei suoi sentimenti, li immagina ma non ne è a conoscenza, non sa come si è sentito nel vedere Harry dopo così tanto tempo. Voleva così tanto poggiare il mento sulla sua spalla come faceva sempre in passato; avrebbe solo voluto protrarsi verso di lui ed abbracciarlo come erano soliti fare. Desiderava - aveva disperatamente bisogno - di quel contatto e sapeva di volerlo solo da lui.Quando finalmente si siede al tavolo con Alex per la cena c'è un silenzio insolito tra di loro, un silenzio che il bambino non vuole interrompere. Si sente in colpa per aver nascosto una cosa così importante a suo padre ma era una promessa tra lui, l'attore e Gemma. È il maggiore ad affrontare l'argomento, è curioso di sapere cosa nasconde questa storia - "Non sono arrabbiato ma sono solo curioso" - prende fiato - "Quando hai detto che Harry ti ha promesso di venire cosa intendevi?"
È doloroso anche solo dire il suo nome ad alta voce, si rende conto che non lo ha pronunciato per così tanto tempo. Era come se avesse dimenticato come dirlo ma ora che l'ha fatto vuole dirlo ancora e ancora.
Alexander guarda il cibo nel suo piatto, è titubante sul rispondere. Si vergogna di aver nascosto una cosa così importante a suo padre - "Ho chiesto a Zia Gemma di scrivergli una lettera e mi ha aiutato a spedirla con il computer".
"Cosa?" - non riesce a nascondere la sorpresa nella sua voce. Vorrebbe fare molte domande - Ha chiesto di me? Cosa vi siete detti? - ma si accontenta di chiedere - "Da quanto tempo va avanti?"
"Un po'".
"Alexander Edward Tomlinson" - lo richiama - "Quantifica un po'".
"Sei arrabbiato con me, papà?"
"Tesoro" - Louis non può sopportare di vedere suo figlio così mesto - "Non sono arrabbiato, Alex guardami, non sono arrabbiato. Non capisco perché me l'hai tenuto nascosto".Il bambino corre verso la sua stanza, richiamato subito dall'uomo - "Alex! Non sono arrabbiato! Dove stai andando?" - lo segue su per le scale fino al piano superiore e lo osserva afferrare dei fogli dal comodino sul quale ha la foto insieme ad Harry. Deve sedersi quando suo figlio gli passa una dozzina di fogli tutti piegati tra di loro: sono lettere scritte a mano e scannerizzate, può notare il colore pieno dell'inchiostro e l'ombra delle righe. È la calligrafia di Harry. Anche dopo tutti questi anni può immediatamente riconoscere quella scrittura. Louis non sa perché ma cerca di non piangere.
"Puoi leggerle, papà" - dice dolcemente, indicando il plico di fogli - "Mi dispiace di avertelo tenuto nascosto. Zia Gemma mi ha detto di farlo".
L'uomo avvolge un braccio intorno alla schiena del bambino e lo bacia sulla fronte - "Va bene, non hai nulla di cui dispiacerti, le leggerò prima di andare a dormire".Mentre infila Alexander nel letto, suo figlio si scusa con lui un'ultima volta mentre Louis lo rassicura, dicendogli che è lui ad essere dispiaciuto per averlo fatto sentire in colpa. Hanno affrontato insieme un percorso terapeutico, qualche anno prima, per capire come affrontare eventuali crisi d'ansia di cui soffre il piccolo, legato all'abbandono dei genitori biologici e quello di Isaac - "Buonanotte amore mio".
"Buonanotte papà".Caro Alexander ,
Certo che mi ricordo di te! Sono così felice di sentirti. Non posso credere che tu ora possa formare frasi e scrivere lettere. Sono così orgoglioso di te. Come stai? Mi sei mancato così tanto. Ti penso molto e vorrei poterti rivedere presto. Grazie per le tue parole gentili e per il meraviglioso disegno di un poliziotto che mi hai mandato, sappiamo tutti che sono veri eroi come tuo padre. A proposito, come sta? Spero che stia bene e che si prenda cura di se stesso. Gemma ti stamperà la mia lettera e mi farà la foto alla tua, spero di sentirti presto. Tuo, Harry.Caro Alexander,
Sono così felice che ti sia piaciuto l'ultimo episodio! È stato davvero difficile filmare la scena dell'incidente ma ho cercato di incanalare più dolore possibile (È giusto dirlo ad un bambino?) ma sono fiero del risultato. A proposito, tuo padre sa che mi stai scrivendo? Sono felice dei tuoi ottimi risultati a scuola, anche se non è una sorpresa per me, eri un genio anche nella culla. Hai preso tutto da tuo padre! Spero di sentirti presto. Tuo, HarryCaro Alexander ,
Mi dispiace di aver aspettato così tanto per risponderti, sono occupato con diversi lavori ma ho sempre tempo per te! Mi dispiace che hai litigato con tuo padre. Credo sia solo stressato per quello che mi hai detto sul fatto che sta lavorando tanto. Non esitate a chiedere se entrambi avete bisogno di qualcosa, ok? Inoltre, spero che abbia detto a tuo padre di queste lettere. Penso che vorrebbe saperlo.
Spero di sentirti presto. Tuo, HarryCi sono molte altre lettere ma non parlano di niente di importante, solo informazioni sullo show o di animali: apparentemente Harry ha un gatto di nome Will ed Alex desidera un pappagallo. La prima lettera risale ad un anno prima. Suo figlio è stato in contatto con il suo ex migliore amico per tutto questo tempo e lui ha risposto tutte quelle volte. La speranza sboccia nel petto di Louis: Harry non si è dimenticato di loro. Forse c'è la possibilità che possano tornare a quello che erano una volta, ad essere di nuovo HarryeLouis.
La distanza tra loro sembra un abisso che Louis non può attraversare, o forse no.
STAI LEGGENDO
La teoria delle braccia vuote || Larry Stylinson
Teen FictionQuando sei troppo attento a far star bene chi ti sta vicino, non puoi stare bene tu. È logica e condanna allo stesso tempo. Harry e Louis si sono lasciati andare, non si trattengono più dopo una vita vissuta uno accanto all'altro ma può bastare to...