La mattina dopo, Harry si svegliò e si stiracchiò, rendendosi subito conto che c'era qualcosa di sbagliato.
Aprì lentamente gli occhi rendendosi conto di non trovarsi affatto nel suo letto. Si guardò attorno realizzò inorridito di essersi addormentato negli alloggi privati di Piton.
Abbassò lo sguardo e vide una coperta beige e bordeaux che lo copriva, poi girò lo sguardo verso destra e notò il professore addormentato sull'altro divano. Era seduto con la testa rivolta all'indietro, la bocca era semiaperta e le braccia erano abbandonate ai lati della figura. Aveva l'aria di essere una posizione scomodissima.
Harry cercò di ricordare cosa diavolo fosse successo la sera prima: avevano fatto Occlumanzia, Piton gli aveva parlato di Malfoy, aveva bevuto un altro bicchiere di Whiskey Incendiario e poi? Si era semplicemente addormentato. Ma perché Piton lo aveva lasciato lì? E da dove sbucava la coperta? Ma soprattutto, perché Piton aveva dormito seduto sul divano?
Mentre cercava delle risposte alle sue domande, sentì un leggero rantolo e notò che Piton si stava svegliando.
Lo guardò impotente, mentre la mente del professore processava la situazione.
Lo vide guardarsi attorno e quando posò il suo sguardo su di lui, sentì un fremito pervadergli lo stomaco.
Si guardarono negli occhi per mezzo secondo, ma per Harry parvero passate ore.
Piton si schiarì la voce, poi gli chiese: "Hai il mantello?"
"Certo." Rispose rauco Harry. Lo prese come un invito ad andarsene, perciò si alzò rapido e, dopo aver indossato il mantello, uscì e tornò alla torre dei Grifondoro. Non sapeva nemmeno che ore fossero e sperò di non trovare nessuno in giro.
Le ore di trasfigurazione passarono lente e noiose esattamente come la prima volta, inoltre Ron aveva consegnato un tema brevissimo ed era con l'umore sotto ai piedi, consapevole che suo fratello non gli avrebbe mai messo un voto sufficiente solo perché erano parenti. Né Harry, né Hermione erano riusciti a tirargli su il morale.
Nonostante le vicende che avevano coinvolto Harry e Severus quella notte, anche la lezione di Difesa fu piuttosto noiosa.
Piton infatti, aveva deciso di fare un'ora intera di teoria sui Patronus. Harry giunse alla conclusione che non gli fosse andata giù che nessun Serpeverde fosse riuscito a produrne uno la volta precedente.
L'unica cosa che lo riscosse da quella noia, fu ciò che accadde subito dopo il suono della campanella.
Per sbaglio aveva rovesciato la sua boccetta di inchiostro, perciò si era preso un po' indietro rispetto ai suoi compagni.
Quando finalmente si stava avviando verso l'uscita, il professore lo chiamò.
"Potter." La voce calda e bassa di Piton lo inchiodò sul posto. Lo avrebbe rimproverato per essersi addormentato nelle sue stanze? Sentì l'ansia salirgli in gola e si girò, cercando di rimanere il più impassibile possibile.
"Per alcune questioni personali, l'incontro di venerdì per l'Occlumanzia non si potrà fare. Per la data della prossima lezione riceverai un gufo."
Harry sentì il cuore precipitare in un abisso sconosciuto.
"V-va bene.." Balbettò confuso. Confuso dalla decisione di Piton, ma confuso anche dalla sua reazione esagerata a quella notizia.
Perché si sentiva di nuovo perso? Come a fine estate?
Si spaventò, mentre una tremenda rivelazione iniziò a strisciare nella sua mente, mozzandogli il respiro.
Si lanciò verso l'uscita, sentendo la testa girargli vorticosamente e il cuore saltargli fuori dal petto.
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Green is the new Black
FanfictionSeverus Piton, grazie ad Harry Potter, è riuscito a sopravvivere al morso di Nagini. Questa cosa li porta ad avvicinarsi in un modo che nemmeno loro potevano immaginare. Eppure, un uomo scaltro e sveglio come Severus, avrebbe dovuto capire che le co...