Il giorno dopo, l'ultimo di convalescenza, si rivelò essere il più incasinato e stressante. I Guaritori continuavano ad entrare ed uscire per controllare una marea di valori, per portargli pozioni da prendere una volta uscito e per ringraziarlo ancora per il servizio reso al mondo magico.
Non ne poteva più.
Un'altra nota stonata di quella giornata era l'assenza di Potter. Gli aveva mandato un gufo dove gli spiegava che non poteva stare in ospedale perché voleva provvedere lui stesso alla sistemazione della sua stanza e perché aveva un incontro con i Weasley.
Ron si era lasciato sfuggire che Piton avrebbe abitato con Harry, quindi era venuta a galla tutta la verità: il suo trasferimento a Grimmauld Place, le sue frequenti visite a Severus piton e ora la loro prossima convivenza. Potter, quindi, si era visto costretto a dare una spiegazione una volta per tutte ai rossini e rispondere via gufo non sarebbe stato sufficiente per placare i loro animi.
A Piton però non importava molto: quella sera si sarebbe definitivamente trasferito e, almeno fino a settembre, avrebbe subìto la compagnia di Potter.
Finalmente, verso le 18, aveva ottenuto il benestare dal medimago che tutto era apposto, perciò poteva finalmente andare a reperire le sue cose a Spinner's End.
Una volta smaterializzato in un vicoletto del paesino, Piton si avviò spedito verso 'casa' sua. Si coprì la bocca e il naso con la manica, quel posto puzzava sempre di più di muffa e di vecchio.
'Fortuna che non torno per restare,' pensò, la mente annebbiata dal tanfo.
Arrivato a casa, entrò e, senza guardarsi troppo attorno, si avviò verso la camera. Fece apparire alcune scatole e con un gesto fluido di bacchetta, tutti i suoi vestiti si spostarono al loro interno. Poi tornò in soggiorno e ripeté l'operazione con i suoi libri e con i pochi materiali da pozionista che non teneva ad Hogwarts.
Si costrinse a gettare un ultimo sguardo sul soggiorno: era abbastanza ampio, un enorme caminetto antico troneggiava sulla la parete opposta all'entrata, tutto attorno una libreria, ora vuota. Davanti al camino c'erano due poltrone impolverate ed un tavolino da tè, decorato con un orrido centrino sporco e ammuffito. Al lato destro, il tavolo che usava per le pozioni e a sinistra la porta che conduceva alla cucina.
Nessuna emozione nostalgica attraversò l'uomo mentre osservava quello squallore.
Si voltò verso gli scatoloni, li rimpicciolì, se li infilò in tasca ed uscì, sigillando la casa con alcuni incantesimi.
Si allontanò dalla luce pallida di un lampione per non farsi vedere da occhi babbani e si smaterializzò, finalmente, lontano da quel posto.
Si materializzò direttamente sullo zerbino di Grimmauld Place e suonò il vecchio campanello.
Sentì un tonfo seguito da delle urla agghiaccianti: Potter doveva aver fatto cadere il portaombrelli fatto con un piede di troll e doveva aver così svegliato il ritratto della signora Black.
"Buonasera, professore!" Esclamò allegramente Harry, mentre, con un solo gesto fluido della bacchetta, richiuse le tende del ritratto.
Piton si lasciò sfuggire un'esclamazione impressionata: i membri dell'ordine dovevano sempre chiuderlo a mano, la magia non aveva effetto su quel maledetto quadro.
"Aggiustare la propria bacchetta con la Bacchetta di Sambuco ha i suoi vantaggi." Spiegò Potter.
Il ragazzo gli aveva raccontato tutto: dello scontro con Voldemort, della Bacchetta e della decisione che aveva preso in merito alla stessa.
Piton riconobbe una notevole maturità e saggezza nella scelta del ragazzo. Mai si sarebbe sognato di considerare una scelta di Potter 'saggia' o 'matura'. Quel ragazzo era una fonte inesorabile di sorprese.
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Green is the new Black
FanfictionSeverus Piton, grazie ad Harry Potter, è riuscito a sopravvivere al morso di Nagini. Questa cosa li porta ad avvicinarsi in un modo che nemmeno loro potevano immaginare. Eppure, un uomo scaltro e sveglio come Severus, avrebbe dovuto capire che le co...