Era notte fonda quando Kelly riuscì a salire in camera. Lei e i suoi amici erano stati sistemati ciascuno in una camera al terzo piano dell'enorme casa. Max aveva la camera adiacente a quella di Kelly, seguiva poi quella di Cooper.
Kelly dopo essersi preparata per la notte con indosso una t-shirt e dei pantaloncini corti di cotone, uscì dalla camera per andare in bagno. Si lavò i denti, diede una sistemata al viso e una pettinata ai capelli. Uscendo dal bagno incontrò Max nel corridoio.
Rimase a fissarlo, da quando avevano messo piede a Princeton, quello era l'unico momento in cui si ritrovavano da soli uno di fronte all'altra.
La ragazza era in evidente imbarazzo, come capitava spesso ogni volta che incontrava Max. Ma quella sera lo era ancora di più visto che il bel dottore aveva indosso una camicia completamente sbottonata sopra un paio di jeans a vita bassa. Era la prima volta che poteva ammirare il petto di Max, liscio, tonico e con un accenno di tartaruga. Una leggera peluria chiara partiva da sotto l'ombelico per nascondersi nelle sue grazie divine. Kelly a quella vista non potè non arrossire. Lo guardò in silenzio, non sapeva cosa fare, non riusciva ad emettere alcun suono o pensare a qualche frase di senso compiuto che potesse toglierla dall'imbarazzo.
Fu Max a rompere il ghiaccio avendo notato il suo disagio.
"Ehi, pronta per andare a dormire?" le chiese sottovoce.
Kelly riuscì a rispondergli nonostante la gola secca "Si, è stata una lunga ed emozionante giornata, anche se so che tutte queste emozioni mi faranno passare una notte insonne".
"Già... anche io non ho affatto sonno" ammise lui.
"Max..." Kelly stava trovando le parole adatte per ringraziarlo "a tal proposito, grazie di tutto!". Riuscì semplicemente a dirgli.
Lui le si avvicinò lentamente di qualche passo, la ragazza continuava a non riuscire a guardarlo negli occhi, aveva paura che facendolo, lui le avrebbe letto nell'anima.
Max non era stupido, adorava vederla in imbarazzo quando erano da soli, le si avvicinò ancora di più, le alzò il mento costringendola a guardarlo.
"Non devi ringraziarmi lo sai" la guardò intensamente e una voglia disperata di averla tra le sue braccia iniziò a impossessarsi delle sue capacità.
"Kelly..." Max esitò, deglutì mentre la guardava perdendosi nel verde dei suoi occhi "ho voglia di baciarti!".
Le accarezzò il viso e la ragazza si lasciò andare perdendosi nel contatto fisico con la pelle calda della mano di Max, poi reciprocamente i due iniziarono ad avvicinarsi lentamente.
Stavano quasi per baciarsi quando sentirono dei rumori.
Max con uno scatto entrò nella sua camera da letto trascinando dolcemente con se Kelly per una mano. Chiuse la porta e i due rimasero qualche frazione di secondo a guardarsi per poi riprendere da dove avevano interrotto.
Max la strinse tra le sue braccia e la baciò.
Kelly rimase quasi bloccata, il contatto con le labbra del dottore erano per lei qualcosa di meraviglioso. Piano piano iniziò a contraccambiare il bacio, affondò le mani nei capelli di lui e mentre le loro bocche iniziavano a conoscersi, sentiva il corpo di Max premere dolcemente contro il suo. Durante la giornata trascorsa aveva vissuto delle emozioni che l'avevano toccata nel profondo e in quel momento era tra le braccia dell'uomo che da qualche tempo tormentava le sue notti insonni.
Si staccarono qualche secondo per riprendere fiato, Kelly notò che Max aveva uno strano luccichìo negli occhi, poi lui riprese a baciarla con più foga.
La ragazza non voleva fermarsi, con un piacevole sfarfallio in fondo allo stomaco, sentiva caldo e una dolce sensazione mai provata prima le rimbalzava nel petto.
"Kelly... se non ci fermiamo vorrò fare l'amore con te!" sentire la voce roca e sensuale di Max fu un piacere immenso "Io non voglio fermarmi" rispose Kelly guardandolo decisa negli occhi.
Fu così che Max le sfilò lentamente la t-shirt, Kelly aveva tolto il reggiseno prima di andare in bagno, visto che le sue intenzioni erano quelle di andare a dormire. Provò un profondo imbarazzo restando mezza nuda e cercò di ripararsi contro il petto di Max. "Sei bellissima..." cercò di rassicurarla il dottore, poi si tolse la camicia. La tenne stretta tra le sue braccia fino a quando le chiese "Kelly se non vuoi...", lei gli mise un dito sulla bocca che riprese a baciare subito dopo. Si tolsero gli ultimi vestiti rimasti e unirono i loro corpi in un unico e profondo gesto d'amore.
Furono travolti dalla passione tra le profumate lenzuola di quella immensa villa di Princeton.
Kelly sentiva Max dentro di lei che si muoveva con ritmi lenti e sensuali. Era da molto tempo che non si univa fisicamente ad un uomo e non ricordava di aver mai provato delle emozioni simili fino ad allora. Max spostava le sue attenzioni su tutto il corpo di Kelly quasi come se la stesse venerando. Il seno, le labbra, il collo, non c'era un centimetro di pelle della ragazza che non fosse lambito dal calore dei suoi baci.
Trascorsa la notte, Kelly si svegliò tra le braccia di Max che dormiva beatamente, aveva il volto sereno e rilassato e la ragazza ne approfittò per scrutare meglio i suoi lineamenti. Sentì un telefono vibrare sul comodino alle sue spalle, distratta dal bel dottore allungò una mano convinta di prendere il suo cellulare. Quando guardò il display notò che vi era un messaggio di Rebecca e così si rese conto che tra le mani aveva il telefono di Max. Una parte di lei voleva far finta di niente ma non ci riuscì, aprì il messaggio consapevole del fatto che se ne sarebbe pentita e che l'atmosfera che si era creata con Max sarebbe scomparsa di lì a poco. Gli eventi del giorno prima l'avevano portata ad un avvicinamento con il bel dottore fino al punto che avevano trascorso una stupenda notte d'amore che non avrebbe dimenticato tanto facilmente.
Max continuava a dormire ignaro di tutto mentre Kelly leggeva il messaggio di Rebecca:
"Sono rientrata a New York. Ho voglia di vederti. Chiamami appena puoi. Ti amo, Rebecca".
Kelly si sentì come se avesse ricevuto un pugno in pieno stomaco, l'idillio che aveva vissuto, trasportata dalle parole di Max, che le aveva detto che la storia tra lui e Rebecca era definitivamente finita, si sciolse come neve al sole.
Cautamente posò il telefono, scese dal letto, si vestì frettolosamente cercando di non far rumore e uscì dalla stanza.
Non aveva la forza di affrontare Max, non dopo il messaggio che aveva letto. Si sentiva in colpa per essersi intromessa in una storia d'amore tra due persone che stavano insieme da diversi anni e che si erano momentaneamente allontanate.
Mentre era sotto la doccia pensava a come avrebbe fatto da quel momento in poi a rinunciare a Max, di certo da lì a qualche ora lo avrebbe visto, consapevole che avrebbe dovuto affrontare l'argomento con lui. Aveva la testa che le scoppiava, troppi pensieri e troppe emozioni tutte assieme. Si vestì e quando uscì dalla stanza si guardò in giro sperando di non incontrarlo. Scese al piano terra e trovò sua madre tra i fornelli intenda a preparare la colazione.
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Ci vediamo a New York
RomanceLe vicende di un gruppo di amici Kelly, Max, Cooper e Amanda nella caotica New York . Kelly dolce e sempre abituata a cavarsela da sola. Max un dottore dedito al lavoro. Cooper giovane rampollo e avvocato di successo e infine Amanda spigliata e inst...