Cooper rimase da solo in cucina con Susan. Amanda era uscita dalla stanza da alcuni minuti con la scusa di andare a preparare la camera degli ospiti.
"Posso farti una domanda?" gli chiese Susan.
"Certo" acconsentì.
"Prima di tutto grazie per aver accompagnato Amanda e per esserle stato vicino in questo momento. Mi sento in colpa per non essere andata io all'obitorio, ma non ce la facevo a rivedere William...".
"Susan non deve ringraziarmi... e non la giudico per la questione del riconoscimento, sono cose molto delicate e non facili, capisco perfettamente il suo stato d'animo".
"Grazie ancora. Volevo chiederti se tu e Amanda... insomma..." tentennò prima di finire la frase "beh... se state insieme".
Cooper non si aspettava una simile domanda da parte della donna.
Susan vedendo che non gli rispondeva prima si scusò per l'invadenza, poi aggiunse "sai Amanda non ha mai portato nessun uomo a casa e sinceramente non so se a New York frequenta qualcuno, per questo ti ho fatto una simile domanda".
"No... non stiamo insieme" Cooper rispose sinceramente e con una punta di delusione che non passò inosservata a Susan.
"Avrei giurato il contrario..." asserì lei "da come vi guardate, da come vi cercate con gli occhi quando siete vicini... ho notato una certa intesa tra voi che secondo me va oltre la normale amicizia".
Cooper era indeciso se confessare a Susan i suoi sentimenti per Amanda, poi si fece coraggio e le disse "io sono innamorato di Amanda, ma non stiamo insieme".
La bocca di Susan si spalancò dall'improvvisa confessione di Cooper, fu così che lui le raccontò brevemente di essersi innamorato della figlia, evitando di scendere in dettagli intimi, la informò anche del fatto che Amanda sapeva dei suoi sentimenti ma che al momento aveva deciso che tra loro ci fosse solo amicizia.
"Amanda, su alcune cose è una ragazza che ha bisogno di tempo, ha avuto qualche storiella in passato, ma sempre cose di poco conto" Susan riflettè sulle sue parole prima di proseguire "credo che ormai cerchi qualcosa di stabile, forse il fatto che siete molto amici influisce in qualche modo sulle sue decisioni".
"Susan, sarò sincero... io sono stato sempre un donnaiolo incallito, ma da qualche tempo credo di essere cambiato e questo perchè sono innamorato di sua figlia. Purtroppo è il mio passato ad influire sul fatto che lei al momento mi abbia detto di no".
"Capisco..." Susan aveva intuito che Cooper provava qualcosa per Amanda. Sua figlia era una ragazza molto riservata sulla sua vita privata. Da quando era andata a vivere a New York era la prima volta che tornava a casa con un ragazzo al seguito. Le due si sentivano regolarmente quasi tutti i giorni, ma Amanda non le aveva mai accennato ad un possibile innamoramento o che avesse qualcuno che fosse innamorato di lei. Susan lavorava come donna delle pulizie presso una famiglia molto prestigiosa di Middletown e Amanda più volte le aveva chiesto di trasferirsi con lei a New York, ma la donna era stata irremovibile, voleva lasciare la figlia libera di prendere le sue decisioni senza dover passare la vita ad avere una mamma tra i piedi. Qualche volta era andata nella grande mela a trovarla, ma non amava la vita caotica della città. Anche Middletown non era da meno, ma lei, vivendo in periferia e in una zona più tranquilla, non risentiva tanto del caos cittadino.
"Comunque Cooper, dalle tempo, credo che anche Amanda provi qualcosa per te, sono sua madre e certe cose le capisco. Ti prego solo di non farla soffrire" gli chiese alla fine.
"Susan non lo farei mai, prima di oggi ero all'oscuro di alcune situazioni della sua vita familiare e, mi creda, dopo quello che è successo, sono maggiormente convinto di voler stare con lei e darle un futuro migliore".
Le parole di Cooper erano sincere e Susan non potè non apprezzarle, il ragazzo sembrava davvero interessato ad Amanda e, quanto al suo passato di donnaiolo incallito, sperava che alla fine lui diventasse come tanti uomini che una volta trovata la donna giusta finiscono col mettere su famiglia per cambiare totalmente stile di vita. Nella sua mente si fece strada l'immagine di Cooper mentre giocava attorniato da tre bambini, di sicuro sarebbe stato un padre dolce e premuroso
"Cooper, solo tu puoi cercare di convincere mia figlia ad accettare il denaro che William le ha lasciato. Non pensare che io sia una persona avida e materialista, sicuramente dopo questa giornata non è il caso di parlare di simili argomenti, ma credimi..." sospirò "io e Amanda abbiamo passato momenti terribili a causa del vizio del mio ex marito, ho dovuto divorziare da lui per cercare di salvare mia figlia e assicurare ad entrambe un futuro normale. Lui ci ha lasciato sole e non ha mai contribuito alle spese per far crescere e studiare Amanda. Lei stessa si è trasferita a New York per completare gli studi e tutt'ora lavora come cameriera per mantenersi, facendo turni massacranti non riuscendo a stare dietro agli esami. Non è questo il futuro che voglio per lei".
"Si infatti..." affermò Cooper "io stesso a volte non capisco come faccia a lavorare tanto, soprattutto il fine settimana".
"Appunto, per questo deve accettare quel denaro e cercare di completare gli studi per fare ciò che nella vita le piace. Spero che almeno a te darà ascolto. Da parte mia non ha mai voluto un centesimo, ho provato più volte a darle del denaro quelle poche volte che è venuta qui a Middletown, ma alla fine lo ha sempre lasciato in camera sua".
"Ci proverò Susan... anche se Amanda è una persona che non si lascia influenzare tanto facilmente, oltretutto è molto orgogliosa, oltre che testarda ed impulsiva e quando si mette in testa qualcosa difficilmente si riesce a farle cambiare idea...".
Susan pensò che Cooper conosceva troppo bene sua figlia, infatti la descrizione che aveva appena fatto di lei corrispondeva alla realtà.
"Grazie davvero..." gli disse prendendo tra le sua mani quella di Cooper "ora sarà meglio che tu vada a riposarti, è tardissimo e sarai stanco".
Cooper e Susan si alzarono dalle rispettive sedie e la donna gli fece strada accompagnandolo dinnanzi ad una camera al piano superiore dove trovarono Amanda che litigava nervosamente con un cuscino.
Susan stava per aprire bocca, ma Cooper la fermò "le parlo io...". La donna annuì e ritornò al piano inferiore lasciando i due soli.
Qualche minuto dopo Cooper, appoggiato allo stipite della porta continuava a guardare Amanda che non si era accorta della sua presenza. Sembrava che stesse facendo a botte con qualcuno per il modo in cui inveiva contro il cuscino. Capì che la ragazza stava in qualche modo scaricando la tensione accumulata. Da quando, qualche ora prima era entrato nel suo appartamento e aveva appreso la tragica notizia, non l'aveva vista versare una lacrima ed era consapevole che si stava trattenendo tutto dentro per non cedere.
Le si avvicinò lentamente fino a fermarsi ad un passo da lei. Amanda sentendo una presenza dietro di lei, si fermò rinunciando a massacrare il povero cuscino. Si voltò leggermente e con la coda dell'occhio capì che Cooper era dietro di lei. Ne avvertiva l'inconfondibile profumo e il cuore iniziò a pulsarle nel petto.
Cooper le circondò la vita con le braccia, affondando il naso nei suoi capelli che profumavano di pesca. Amanda chiuse gli occhi assaporando il calore del suo corpo, sentiva i suoi pettorali premerle contro la schiena, improvvisamente provò una sensazione di protezione e per qualche secondo si dimenticò di tutti i problemi che l'avevano travolta in quelle ore.
"Ti ho preparato il letto..." riuscì a dirgli con un filo di voce.
"Schhh..." la zittì Cooper "respira profondamente e sfogati..." la fece girare. I due erano uno di fronte all'altra, Amanda teneva stretto a se il cuscino quasi a volersi proteggere, la testa e gli occhi bassi.
Cooper le tolse il cuscino poggiandolo sul letto. La costrinse a guardarlo "piangi Amanda... è l'unico modo che hai per liberarti di tutto questo peso che ti stai portando nel cuore. Per quanto tu voglia far finta di niente, William era tuo padre e... conoscendoti... so che in fondo gli volevi bene".
A quelle parole gli occhi di Amanda iniziarono a riempirsi di lacrime che presero a scorrere copiose sul suo viso. Iniziò a singhiozzare fino a scoppiare in un pianto dirotto. Cooper l'avvolse nel suo abbraccio che Amanda non respinse. Pianse per diversi minuti respirando il suo profumo mentre lui le accarezzava la testa. Si lasciò cullare dal corpo del suo migliore amico. Cooper la fece sdraiare sul letto dove prese posto accanto a lei e continuò a tenerla stretta a se finchè non smise di piangere per poi addormentarsi tra le sue braccia.
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Ci vediamo a New York
RomanceLe vicende di un gruppo di amici Kelly, Max, Cooper e Amanda nella caotica New York . Kelly dolce e sempre abituata a cavarsela da sola. Max un dottore dedito al lavoro. Cooper giovane rampollo e avvocato di successo e infine Amanda spigliata e inst...