Qualche ora dopo tutto era tornato alla normalità. Cooper, Susan e Amanda avevano fatto rientro a casa. I tre si erano soffermati nel salotto parlando della giornata appena trascorsa e di come tutto era stato organizzato nel migliore dei modi, davanti a delle tazze fumanti di thè verde. Amanda aveva apprezzato immensamente ciò che i suoi amici di New York avevano fatto per lei, presentandosi alle esequie. Dopo un pò Cooper guardò l'orologio "Beh... sarà meglio che vada a prendere il mio trolley... è ora di tornare alla base" disse con una punta di amarezza. Alzandosi incrociò lo sguardo di Amanda.
Mentre Cooper era in camera a prendere le sue cose, Amanda era rimasta seduta sul divano con le gambe rannicchiate e un cuscino stretto tra le braccia, lo sguardo perso nel vuoto e la testa con mille pensieri. Susan la guardò e le chiese "Ehi... Amanda, credo che sia giunto il momento che tu gli confessi i tuoi sentimenti o quanto meno che affrontiate l'argomento... non lasciare che vada via senza dirgli niente. É vero che tra quattro giorni vi rivedrete, però figlia mia... non rimandare ciò che puoi fare oggi... a volte queste cose fanno la differenza!".
"E' così evidente? Mi riferisco al fatto che si vede così tanto che sono innamorata di lui?" disse sospirando.
Susan sorrise, si avvicinò ad Amanda attirandola a sè, stringendola tra le sue braccia e accarezzandole la testa"Si... è così evidente! Ti conosco troppo bene e si vede lontano un miglio che quel ragazzo ti piace da morire, oltretutto anche lui è innamorato di te... quindi perchè aspettare?".
Amanda si staccò dall'abbraccio, guardò sua madre negli occhi "era un donnaiolo incallito fino a qualche settimana fa... da quando lo conosco l'ho visto con decine di ragazze diverse... avvinghiate a lui come cozze. Per me è difficile lasciarmi andare... ho paura che possa ritornare quello di un tempo e restare delusa. Non voglio soffrire!".
Susan l'accarezzò nuovamente "Amanda, la vita è questa! Non fila mai tutto liscio come vorremmo. Ci saranno gli imprevisti, le litigate, i riappacificamenti, le delusioni e chi più ne ha più ne metta. Ma sta a noi fare in modo che tutto si possa risolvere. E' un uomo e come tale guarderà sempre le altre, ma amare intensamente una donna e voler costruire una famiglia con lei è diverso. Capisco che per te tutto sembri strano perchè sei cresciuta in una famiglia spaccata e disastrata, io ho dovuto fare una scelta... amavo tuo padre, ma tu eri mia figlia e dovevo proteggerti! Ho sperato fino all'ultimo che tuo padre cambiasse. In questi lunghi anni non mi sono mai mancati uomini che si sono fatti avanti e con i quali avrei potuto ricostruirmi un futuro, ma per rispetto di tuo padre e con l'illusione che un giorno prima o poi sarebbe tornato l'uomo di un tempo non ho mai voluto rifarmi una vita. Ora che non c'è più e che lui ha fatto le sue scelte anche per me inizia una nuova vita, anche se non dimenticherò mai come è andata e vivrò sempre con l'amarezza di non aver vissuto il matrimonio che avevo sognato e sperato. Ho un disperato bisogno di lasciarmi tutto alle spalle e iniziare un nuovo percorso".
"Ho parlato con Colin... è un uomo così gentile e garbato, quasi di altri tempi. Ha un debole per te... lo sai?" le confessò Amanda.
"Si... me ne ero accorta, sono anni che abita qui vicino e la sua presenza è per me una rassicurazione. Alla mia età di certo non vivrò più un amore passionevole o travolgente, ma mi accontento anche di trovare una persona con cui dividere la quotidianità, avere una persona al proprio fianco con cui invecchiare è importante e lui potrebbe essere quello che sto cercando".
Le due donne si abbracciarono "Mamma spero che riuscirai a trovare un pò di serenità".
Un colpo di tosse interruppe la loro conversazione. Cooper era fermo ai piedi della scala un pò imbarazzato per aver interrotto quel momento così intimo.
"Scusate..." disse con un filo di voce.
Susan e Amanda si alzarono "non preoccuparti Cooper... era da tanto che non stavo un pò con mia figlia", poi gli si avvicinò prendendogli le mani "Grazie mille per tutto quello che hai fatto per noi. Quando vorrai venire o se ti trovi da queste parti anche per lavoro, passa anche solo per un saluto. Sei e sarai sempre il benvenuto".
"Può contarci Susan" rispose Cooper, abbracciando la donna sotto lo sguardo pensieroso di Amanda "Sarà meglio che vada" disse poi.
"Amanda accompagni tu Cooper alla macchina?" le chiese Susan.
La ragazza annuì seguendo silenziosamente Cooper fino alla macchina, consapevole del fatto che non lo avrebbe rivisto prima di qualche giorno. Era la prima volta che le capitava di pensare a quel distacco che seppur breve, le stava arrecando un magone nell'anima. Non sapeva spiegarsi il perchè, ma l'idea che Cooper stesse andando via senza di lei non le piaceva affatto.
Cooper posò il trolley nel bagagliaio dell'auto che chiuse con il telecomando. A parte il rumore di qualche macchina che passava, tra loro era calato il silenzio. Amanda non riusciva a dire una parola. Cooper le si avvicinò e le diede un casto bacio sulla guancia "Io vado..." furono le uniche parole che riuscì a dirle.
Stava per mettersi in macchina quando Amanda finalmente riuscì a fermarlo "Cooper... aspetta!".
Il ragazzo si girò e Amanda gli si avvicinò piano, indossava delle ballerine nere e dovette alzarsi un pò sulla punta dei piedi per raggiungerlo. Prendendogli il viso tra le mani lo baciò appassionatamente. Cercò disperatamente la sua lingua. Cooper non si oppose, la strinse forte a se e contraccambiò la foga di quel bacio. Per qualche minuto i due sembravano essere stati catapultati su un altro pianeta, ignari delle auto che passavano a pochi metri da loro. Susan dalla finestra della cucina stava assistendo con gli occhi lucidi a tutta la scena.
Quando i due si staccarono, Amanda lo guardò negli occhi "Ti amo Cooper" furono le prime parole che riuscì a dirgli, poi continuò "non so cosa sarà di noi e se, dopo gli ultimi avvenimenti, la tua proposta di qualche sera fa è ancora valida... ma di una cosa sono certa... voglio rischiare, voglio poterti vivere alla luce del sole, voglio poter litigare con te per poi fare pace, voglio amarti e cercare di costruire un futuro insieme".
Cooper era stupefatto da una simile dichiarazione, aveva il cuore a mille e una voglia pazzesca di mandare al diavolo il giudice Morrison, si fiondò nuovamente sulle labbra di Amanda e dopo averla baciata, la guardò perdendosi nel verde dei suoi occhi e le disse "Ti amo e lo sai... e la mia proposta è più che valida. Io voglio te e soltanto te! Ti prometto che non ti farò soffrire e che ti rispetterò. Il vecchio Cooper non esiste più, odio la vita di prima, voglio qualcosa di stabile e duraturo, non ti prometto che sarà tutto rose e fiori, ma insieme affronteremo quello che la vita ci porterà!".
Tornarono a baciarsi. Fu Amanda che, dopo aver riacquistato un sorriso ed essersi tranquillizzata per aver finalmente confessato a Cooper i suoi sentimenti gli disse "Ora vai... Ci vediamo a New York tra qualche giorno... Aspettami!".
"Puoi contarci!" le rispose Cooper prima di baciarla nuovamente. Poi salì in macchina, una parte di lui era al settimo cielo per quello che era appena successo, ma un'altra parte invece avrebbe tanto voluto restare lì a Middletown per qualche altro giorno, ma sapeva anche che, dopo gli ultimi tragici avvenimenti, era giusto che Amanda e Susan passassero del tempo da sole e la sua presenza sarebbe stata solo di intralcio.
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Ci vediamo a New York
Roman d'amourLe vicende di un gruppo di amici Kelly, Max, Cooper e Amanda nella caotica New York . Kelly dolce e sempre abituata a cavarsela da sola. Max un dottore dedito al lavoro. Cooper giovane rampollo e avvocato di successo e infine Amanda spigliata e inst...