Kim rientrò nel locale, avvicinandosi ad Amanda con aria sorridente.
La ragazza la guardò stranita mentre finiva di sistemare l'ultimo tavolo.
"Cosa c'è? Perchè sorridi?" le chiese.
"Su... ora vai a casa. Qui finisco io" le disse Kim.
"Kim ti senti bene? Ti ricordo che torno a casa con te e Chris!".
"Beh... non per questa sera".
"Che vuoi dire?"
"Vaaaaiiii... fuori c'è il tuo amico che ti aspetta".
"Il mio amico?" Amanda non capiva a chi si stesse riferendo.
"Cooper è fuori, credo stia aspettando te!"
Amanda credeva di aver sbagliato a capire "Cosa? Che diavolo stai dicendo? Sei sicura?" poi corse in cucina a sbirciare da una piccola finestra che dava sulla strada.
Constatò con i suoi occhi che quello che le aveva detto Kim era vero. Cooper era poggiato vicino alla portiera della sua auto intendo a fumare una sigaretta.
"Imbecille! Ma che ci fa qui?" chiese a bassa voce, ma Kim che era dietro di lei le rispose "di certo non sta aspettando l'autobus!".
"Non fare la spiritosa!".
"Su Amanda vai... non farlo aspettare ancora".
"Devo proprio?".
Kim sbuffò, le prese la giacca di jeans con la borsa, glieli mise tra le braccia, non prima di averle tolto il grembiule rosso e la spinse fuori dal locale.
Una volta fuori Amanda si guardò intorno con la speranza che da un momento all'altro comparisse una strada secondaria dalla quale defilarsi. Dovette ammettere a se stessa che le magie non erano il suo forte. Fece un bel respiro e si incamminò. Cooper nel vederla gettò a terra la sigaretta che stava fumando.
"Che ci fai qui?" fu Amanda ad aprire bocca per prima.
"Sono venuto a prenderti!" le rispose Cooper.
"Non avevi qualcuna con cui passare la serata? Forse la biondina non ti ha soddisfatto?" lo ammonì Amanda.
"Ah... bene, dalle tue parole capisco che stasera mi hai visto nel locale? Mi sembrava strano che proprio questa sera Kim avesse deciso di metterti ai fornelli! Volevi forse nasconderti?".
"Io nascondermi? E da chi? Se mai te lo fossi scordato, io in questo posto ci lavoro!".
"Forza! Sali in macchina che torniamo a casa!".
"E da quando mi dai ordini?".
"Da stasera..." le disse in tono autoritario "io e te dobbiamo parlare!". Guardandola con aria di sfida Cooper la prese delicatamente per un braccio e l'accompagnò alla portiera del lato passeggero. La aprì e fece cenno ad Amanda di salire.
La ragazza non potendo opporsi, sbuffando salì sulla macchina.
Cooper ritornò al lato guida e mise in moto.
Amanda si sentiva in imbarazzo Cooper profumava di buono, un misto di tabacco e di note speziate le pizzicava le narici. Annusò, senza farsi scorgere, la sua camicia... puzzava di fritto.
Benissimo pensò sconfortata.
Durante il breve tragitto fino sotto il palazzo dove abitavano nessuno dei due aprì bocca. L'aria era tesa e imbarazzante.
Giunti a destinazione Cooper spense il motore dell'auto mentre Amanda cercava di aprire la portiera, ma era bloccata.
"Gentilmente potresti dirmi come si apre questa macchina?" imprecò.
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Ci vediamo a New York
RomanceLe vicende di un gruppo di amici Kelly, Max, Cooper e Amanda nella caotica New York . Kelly dolce e sempre abituata a cavarsela da sola. Max un dottore dedito al lavoro. Cooper giovane rampollo e avvocato di successo e infine Amanda spigliata e inst...