2- L'errore

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Ci misimo tutti fuori a parlare, chi beveva, chi rideva, chi stava li in silenzio a godersi il momento.
Ad un certo punto il mio amico Max si avvicinò a me, e fra una chiacchera e l'altra mi prese dal braccio e mi portò lontano dagli altri.
Eravamo al buio, dubito che qualcuno lo avesse visto.
- Vieni con me- disse sottovoce avvicinandosi a me.
Fino a lì ero molto tranquilla dato che era mio amico, non pensavo mi guardasse con malizia ma solo con affetto, come un fratello.
- Dove andiamo?!- chiesi prendendola a mod di gioco.
-Lo vedrai- rispose.
Mi prese per mano e mi portò dietro il ristorante.

Erano circa le 2 di notte, era buio e lì dietro non c'era anima viva.
Eravamo solo io e lui, iniziai ad avere un po' di paura e dubitai che Max avesse solamente buone intenzioni con me, però nonostante tutto decisi di restare lì.

D'un tratto fece una cosa un po' bizzarra, prese il mio braccio abbraccio, lo strinse molto forte, non so perché ma il mio cuore si fermò, stavo bene, pensavo volesse solo starmi accanto, abbracciarmi e non farmi del male.
Ad un certo punto mise la sua mano destra sulla mia faccia e iniziò a baciarmi.
Rimasi stupita, non pensavo lui potesse provare certe cose per me, avevamo anche molta differenza di età, pensavo non gli interessasero ragazze del mio genere.
Ma capiì subito che lui non aveva semplicemente voglia di un bacio.
Percepivo la situazione stesse andando troppo di fretta, e oltre ciò stava anche degenerando.
- Fermo Max ma cosa stiamo facendo, non voglio rovinare la nostra amicizia e poi mi sono lasciata solo 2 settimane fa sai che sto ancora sotto a lui-dissi io staccando le mie labbra dalle sue.
-Ti prego dammi l'ultimo- disse come se quello che avevo detto non contava nulla per lui.
Riprese a baciarmi mettendo le sue mani intorno alla mia vita.
Provavo a staccarmi a spingendolo via ma non ci riuscivo, le sue mani e le sue braccia iniziarono a stringermi sempre più forte sempre di più.
Riuscì a staccarmi dal bacio ma lui mi teneva ancora stretta a se, iniziai a gridare aiuto ma le mie urle sembravano invanne.
Nessuno rispondeva, nessuno veniva ad aiutarmi.
Iniziai a sentirmi soffocare, volevo difendermi ma non riuscivo.
Avevo paura.
Iniziò a darmi baci sul collo mentre le sue mani andavano sempre più giù.
Ero senza fiato,non riuscivo a parlare.

Continuai a dirgli di smetterla ma lui non mi dava assolutamente retta. Sembrava solamente che le mie parole lo incitassero a fare di più...

Prossimo capitolo 29/12/2020, per qualsiasi dubbio o suggerimento scrivete.

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