17- Coincidenza

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-Si proff- dissi voltandomi di scatto al richiamo della professoressa.
- Perché parli con quest'uomo? Vi conoscete per  caso?- disse la professoressa.
-Beh prof...lui è- dissi balbettando, nel mentre guardavo Derek e cercavo di capire cosa avrei dovuto rispondere alla domanda della proff.
Non avrei mica potuto dirle che era il poliziotto che seguiva il mio caso, anche perché la scuola non sapeva.

Ed inoltre non avrei neanche potuto dirle che era l'uomo con cui mi " frequentavo" e che fra l'altro era anche molto più grande di me.

-Suo zio, piacere- disse lui porgendo la mano alla professoressa.
- Ah mi scusi, salve. Pensavo Ginevra stesse parlando con uno sconosciuto. Beh sa sono la prof tocca tenermeli d'occhio questi ragazzi- disse facendo l'occhiolino a Derek.
Sentii una profonda fitta allo stomaco.
Provai letteralmente un sacco di sentimenti non molto buoni dei confronti della proffessoressa.
In gergo: avrei voluto romperle il naso.
- Si ha ragione, quanti ne combinano questi giovani d'oggi, non riescono neanche a star sotto le coperte in camera da letto- disse Derek guardandomi con malizia.
Diventai rossa come un pomodoro.
-Magari se si trova in zona potremmo prendere un caffè- disse la prof.
Ma da quando era così zoccola?...pensai.
- No grazie sono già impegnato- disse lui.
- Ah va bene- disse la prof tornando a sedere.
- Vieni- dissi tirando Derek dal braccio.
- Dove mi porti?- disse.
- Fuori.!

-Quella tr...mhhh madonna santa come mi fa girare- dissi  infastidita.
-Non sarai mica gelosa eh?- disse guardandomi.
- I..io ge..gelosa?? Ma mai al mondo- dissi- ti sembro per caso gelosa?-
- emh, in realtà sì- rispose sorridendo e grattandosi la testa.
- Ti sbagli-
- Abbe se lo dici tu- disse
- Allora non sarà mica un problema se accetto il caffè con la tua prof-
Lo guardai malissimo.
- Scherzo piccola- disse avvicinandosi a me.
- Non  chiamarmi così- dissi scocciata.
-Oh cazzo ma perché sei sempre così scontrosa, rilassati ok? E poi sono io l'adulto e decido io che fare- disse guardandomi maliziosamente.
- Ok, e che vorresti fare?- dissi.
Mi prese per i fianchi e indietreggiò di due passi appogiandosi al muro.
Avevo le braccia intorno al suo collo e lui poco più basse della vita.
Avevo le farfalle nello stomaco, stavo morendo dentro.
-Ti piace questo però eh?- disse.
Avevamo le labbra quasi attaccate. Riuscivo a sentire il suo cuore che batteva e che aumentava ad ogni secondo, come anche il mio.
-mh..no- dissi ridendo.
-Ah sii??- disse ridendo anche lui.
Tutto d'un colpo mise le mani sui miei glutei e mi spinse ancora più vicino a lui.
Scesi velocemente le mani dal suo collo al suo petto. Non sapevo neanche io quello che stavo facendo.
-Così ti piace però lo sento- disse guardando le mie labbra.
- eh se ti sbagliassi- dissi.
- Ne sono certo- rispose.
- Eh come fai a saperlo- dissi.
- Come te lo spiego... beh inanzi tutto hai le farlalle nello stomaco a due mila, come me d'altronde, secondo stai tremando, e terzo...non mi hai ancora guardato negli occhi fino ad adesso- disse.
-allora dillo che piace anche a te- dissi alzando lo sguardo e fissandolo negli occhi.
- Severa ma giusta- disse ridendo.
-Che idiota. Beh ok adesso puoi anche togliere le mani dal mio culo- dissi.
- Mh no, però se ti comporti bene con me e la tua nuova zia ti dirò dove mettere le tue di mani- disse.
-Oddio ma che deficente che sei- dissi ridendo- ma chi sarebbe la mia nuova zia scusa?-
- La principessina del caffettino in zona- disse scoppiando a ridere.
- oddio ahahhahah, quella là non ha ancora capito che tu sei sol- mi interruppi subito.
- solo??- disse incuriosito.
- solo mio zio ecco- dissi sperando di averla scampata.
- sese- disse.
Smisimo di abbracciarci e io feci un passo indietro.
- Torno dentro prima che tutti si accorgono di ciò- dissi.
- Va bene, però non farne parola- disse.
-Ma di cosa?- chiesi.
- Questo...- disse.
Si avvicinò a me, si abbassò un po' e al posto di mettermi una mano sul sedere me la mise davanti, mi diede un bacio sulla guancia e poi lasciò la presa.
Rimasi paralizzata, però al contrario di quando fu di Max io ne ero completamente consenziente.
- credi di abbattermi così?- dissi.
Mi avvicinai, feci in modo che le nostre labbra fossero quasi attaccate ,poi passai la mia mano nella parte davanti dei suoi jeans, mi avvicinai sempre più a mod di baciarlo poi mi voltai e iniziai a rientrai lasciandolo lì.
Volevo solo lasciarlo un po' sulle spine.

Una volta dentro
-Ok ragazzi ora torniamo in hotel- disse la prof.
- Professoressa prima potrei passare a salutare mio zio?- dissi.
- Ovvio- rispose.
Andai al tavolo di Derek.
-Oi scusa se ti disturbo, sto tornando in hotel- dissi.
Si alzò e su avvicinò per salutarmi.
Mi diede un bacio sula guancia e mi sussurrò all'orecchio.
- Per prima, sei stata veramente una stronza- disse.
- Beh mio caro che possiamo farci la vita è così- sussurai a mia volta.
- Continua così e un giorno potrei davvero divertirmi con te- disse facendomi una risata.

Lo lasciai li con i suoi amici e tornai in hotel.
La sera.

tok tok
Chi sarà mai a quest'ora, pensai.
-Gine sei sveglia- solo dopo capì fosse Giulia.
- Si entra giu- dissi.
- Mi annoio nella mia stanza sola, ti va se stasera guardiamo un film insieme- disse.
- Ovvio, che film mettiamo?- dissi.
Ci guardammo entrambe e con un solo sguardo ci capimmo.
- Film Marvel arriva subito- dissi ridendo.

Guardammo il film e poi ci addormentammo.

la mattina
-buh- urlò.
- AHHH- urlai.
- Ma sei stupida?? sono le 7- dissi.
- A come sei antipaticaaaa, su alzati subito e andiamo a fare colazione- disse.
- Va bene arrivo- risposi.
Dopo ciò lei uscì dalla stanza e io andai a farmi una doccia.
Indossai un jeans largo, un top bianco e una giacca grigia.

Finito di prepararmi scesi sotto a fare colazione dove i prof ci dissero chr quel giorno saremo andati a visitare il Louvre

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Finito di prepararmi scesi sotto a fare colazione dove i prof ci dissero chr quel giorno saremo andati a visitare il Louvre.
Finito di mangiare prendemmo l'autobus.

Arrivati al museo
Era un posto veramente gigantesco, c'erano anche un sacco di quadri stupendi tra cui la Gioconda.
Beh in realtà lì si aprì un lungo dibattito fra chi pensava appartenesse all'Italia e chi alla Francia.
Si fece ora di Pranzo e ovviamente non riuscimmo a visitarlo tutto.
Tornammo in hotel pre pranzare e poi tornammo lì.
Passammo una giornata molto lunga e stancante però tutto sommato ci siamo divertiti.

Tornammo in hotel verso le 6 e i prof ci lasciarono liberi di decidere dove andare la sera.
Con le mie compagne Elisa, Erika, Giorgia, Clara e Giulia decidemmo di andare a ballare.
Nel frattempo mi preparavo chiamai a Derek e gli dissi della serata.
- Ok allora verso le 23 se sei ancora lì ti passo a prendere, facciamo un piccolo giro e poi ti riaccompagno in hotel- disse.
- Ah va bene- risposi.

- Gine sei pronta- disse Clara fuori la porta.
- Si arrivo...

Ciao a tuttii💝 ecco qui la diciassettesima parte. Spero vi piaccia e se è così vi pregherei di votare la storia e lasciare un commento. Credo di far uscire la diciottesima parte entro questo fine settimana💝

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