Sento qualcuno muoversi vicino a me, decido di girarmi e vedo Charli con la faccia sul cuscino mentre sbava. Quindi non era un sogno, è tutto reale. Ha davvero scopato con Riley, che io ritenevo mia amica, per poi fare il romanticone come se non fosse successo nulla. Non appena sento le lacrime agli occhi decido di prendere i miei vestiti, che durante la notte si erano asciugati, mettermeli ed uscire di casa per tornare alla mia. Mio padre prima di andarsene mi aveva lasciato una copia delle chiavi in caso di emergenza. Apro il portone e non appena entro posso ancora sentire il suo profumo, mi manca davvero tanto, non mi ha nemmeno telefonato da quando è partito. Salgo le scale per entrare nella mia ipotetica camera e trovo tutto come aveva lasciato fortunatamente. Mi siedo sul letto e non appena accendo il telefono mi arrivano un sacco di messaggi e chiamate persa da Payt. Nei messaggi si scusava di aver fatto quello che aveva fatto ma che dietro c'era una spiegazione. In questo momento non voglio ascoltarlo quindi lo ignoro e decido di chiamare papà:
P: tesoro! Come stai?
A: papà! Perché non mi hai chiamato nemmeno una volta? Tutto bene?
P: si piccolina, è solo che tra il lavoro e una donna che ho incontrato non ho avuto molto tempo per me stesso e per te e Jack. Non puoi capire quanto mi dispiace tesoro. Dice con la voce incrinata
A: papà tranquillo, va tutto bene. Hai trovato una donna? Com'è?
P: è stupenda, mi ricorda tanto tua madre certe volte
A: sono sicura che la mamma sia fiera di te e di come ci hai cresciuto papà, non ti preoccupare per lei, ha sempre detto che voleva la felicità di tutti e tre ed ora che lo sei non lasciarti abbattere ok?
P: lo so piccolina, tu invece? Jackson mi aveva detto di sfuggita che tu e il figlio di Joanne vi stavate sentendo
A: ehm..
P: cos'è successo?
A: mentre stavamo preparando la cena l'ha chiamato una nostra amica, ho risposto io perché lui era occupato e la ragazza mi aveva detto di fargli controllare i messaggi che gli aveva mandato non appena aveva un momento libero. Ho deciso di farlo io ed ho scoperto che mentre si sentiva con me loro due andavano a letto insieme papà. Cosa ho fatto di male per non meritarmi una persona che mi voglia bene per davvero
P: hai provato a sentire la sua versione?
A: no, ma ho le prove papà, è tutto talmente palese che mi sento una stupida
P: tu prova ad ascoltarlo quando ti senti pronta, perché la maggior parte delle volte non è mai come sembra, fidati di me. La mamma sarebbe fiera di quello che fai ogni singolo giorno
A: grazie papà, ti voglio bene
P: anche io piccola, tu e Jack siete la mia vita
A: tra quanto torni?
P: ancora non lo so, ma dovrei tornare tra meno di 4 mesi
A: va bene. Devo andare papi
P: ciao piccolina. Dice per poi attaccare
Non appena poggio il telefono sul letto scoppio a piangere. Quasi quasi inizio a pensare che io meriti di soffrire, prima la morte di mia mamma, poi Gianmarco e ora Payton. Mi accascio sul mio letto mentre continuo a piangere. Per un momento mi è passato per la testa di prendere la mia lametta, erano esattamente 5 mesi che non la usavo. Mi avvio verso il bagno, apro il cassetto con la mano tremolante e l'afferro. Mi guardo allo specchio e posso vedere lo schifo di persona che sono sia fisicamente che caratterialmente. Fisicamente sono troppo magra, ma continuo a vedermi grassa, caratterialmente sono troppo sensibile ed emotiva. Devo diventare come un pezzo di ghiaccio per non stare male di continuo? Perfetto, lo diventerò ma non voglio più soffrire. Tra tutti questi pensieri poggio la lametta sul polso ed inizio a fare dei leggeri tagli, pensando alleviassero il dolore ma non fu così, quindi, vado ancora più in profondità finchè la mia mente non si concentra solo sul dolore. In quel momento non mi interessava se fossi morta o il dolore che le persone potevano provare. Per una volta volevo essere egoista. Non appena sento che il mio corpo stà per cedere vado verso il letto dove mi stendo per poi chiudere gli occhi immaginando che tutto questo tra poco sarà finito.
*GIANMARCO'S POV*
L'aereo è appena atterrato e io non so minimamente dove andare, Nadya e Vinnie avevano detto che si sarebbero fatti trovare all'uscita ma non vedo nessuno. Decido di chiamarli ma non appena prendo il telefono sento una voce femminile chiamarmi. Nadya:
N: finalmente sei arrivato, non cela facevo più ad aspettare. Sali
G: mi sei mancata anche tu si
Ora voi vi starete chiedendo ma vi conoscevate già? Ebbene si, ci siamo conosciuti l'anno scorso quando io ero venuto in vacanza qui. Ci siamo incontrati ad una festa dove abbiamo scopato e abbiamo continuato fin quando non mene sono dovuto andare. Si in tutto ciò stavo con quella puttanella di Allison. Ora che so che è caduta nella mia trappola è il momento di andarla a riprendere. Fortunatamente so dove abita ed è a sole 2 ore dall'aereoporto. Il tuo incubo stà per tornare piccola Allison
2 ore prima
*PAYTON'S POV*
.........
SPAZIO AUTRICE✨☁
Hey ragazzi, il capitolo parla da solo, secondo voi cosa accadrà ad Allison? Gianmarco invece che farà? Scusatemi per il capitolo abbastanza forte ma come vi avevo detto precedentemente ho deciso di mettere anche un po' della mia vita nella storia. Grazie mille per le quasi 7k letture, io sono sempre più scovolta di quanto cresciamo e vi ringrazio✨❤. Spero che il capitolo vi sia piaciuto se è così lasciate una stellina e un commento. Ci sentiamo guys, luv u✨🌷
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𝐴𝑙𝑙 𝑏𝑜𝑟𝑛 𝑓𝑟𝑜𝑚 𝑎 ℎ𝑜𝑠𝑝𝑖𝑡𝑎𝑙 | 𝓅.𝓂 |
Romans[completa] Allison è una ragazza molto timida e insicura di se stessa. La sua vita è cambiata radicalmente dopo la morte della mamma. Un giorno a causa del fratello, Jackson, lei e il padre dovranno partire per l'America dove rimarranno. A Charlotte...