A: ho bisogno di dirti una cosa però. Tu da quando sono arrivata sei stata l'unica che mi è sempre stata vicina, mi hai aiutata nell'orientarmi a scuola, anche se so che non è molto ma per me è tanto, quando Payt ha fatto quello che ha fatto eri tu quella che mi ha aiutato e sopportato per una notte intera, eri tu quella che mi ha fatto capire di essere davvero innamorata e io non saprei che fare se tu ora mi lasciassi. Non riesco ad immaginare questo mondo senza te Charli, la mia Charli, tu sei tutto quello che ho sempre chiesto in un'amica e non voglio lasciarti andare, ti prego svegliati. Dobbiamo fare ancora molte cose che ci eravamo promesse...
Una volta finito di dirle tutto mi accascio sul lettino mentre faccio scendere tutte le lacrime che ho in corpo. Hanno ragione le persone quando dicono che quelle a morire sono sempre quello più buone. Ma è una cosa ingiusta, perché una persona che fa del bene alle persone e al mondo deve morire? Non mi sono mai data una risposta, nemmeno quando la mamma è morta. Ora spero solo che Charli si svegli e che torni a fare le cazzate con me e le ragazze. Se lei non dovesse farcela non so se io riesca a reggere il colpo, insomma, con la mamma ho pensato al suicidio e con lei? Sarò in grado di andare avanti o porrò fine a tutto? Non lo so, non so davvero cosa fare. I miei pensieri vengono interrotti dal macchinario dei battuti di Charli che dice che stanno scendendo. Mi alzo come un fulmine e mi precipito a chiamare un dottore il quale arriva subito. Mi dice di uscire immediatamente, chiude la porta e tira giù le tendine in modo che io non possa vedere nulla.
I ragazzi mi vengono tutti incontro per capire cosa sia successo anche se io non so di preciso quello che è successo. Gli dico solo che ho visto i suoi battiti rallentare e ho chiamato un dottore il quale mi ha buttato fuori dalla stanza. Dopo 10 minuti buoni finalmente esce il dottore, ma il suo sguardo sembra non portare buone notizie, si avvicina e dice:
D. ragazzi, mi dispiace un sacco ma la vostra amica non cel'ha fatta, ha avuto un'emorragia interna e non siamo riusciti a fermarla in tempo, mi spiace. Dice per poi andarsene. Io non verso una lacrima, mi sento vuota, senza emozioni. Mi giro e vedo tutti i ragazzi abbracciati tra di loro che piangono. Sento delle braccia stringermi, riconosco essere quelle di Payt, ma mi sposto e vado verso la mia camera senza salutare nessuno.
Chiudo la porta alle mie spalle, mi sdraio sul letto, porto le gambe al petto e inizio a oiangere. Non posso credere che si sia lasciata andare così, perché anche lei, perché ogni persona a cui tengo finisce per morire o farmi del male? Perché lei? Non ha mai fatto male nemmeno a una mosca, perché? Mi chiedevo solo quello, perché?. Sento qualcuno bussare alla porta ma decido di non aprire voglio stare sola in modo da non far male a nessuno. In fondo se Charli è morta la colpa è mia, sono stata io che l'ho portata nel casino di Gian, potevo perfettamente lasciarla fuori da tutto questo e invece non l'ho fatto. Ed ora è morta. Non ho il coraggio di andare di là e guardare i ragazzi negli occhi sapendo che la colpa è soltanto mia.
Ad un certo punto sento delle braccia circondarmi, alzo lo sguardo e vedo Payton con gli occhi rossi, segno che ha appena finito di piangere, che mi guarda con uno sguardo pieno di tenerezza e amore. No aspetta, AMORE? No, non è possibile, come ha potuto innamorarsi di un mostro come me?
P: piccola guardami, so quello che stai pensando, non è assolutamente colpa tua. Ha deciso lei di venire con te per assicurarti che non ti accadesse nulla
A: invece si che è colpa mia, avrei potuto benissimo farcela da sola invece di portare dentro questo macello anche lei. Ora per la mia decisione lei non c'è più Payton. E tutto per colpa mia......
P: Allison non è colpa tua e te lo giuro sul mio amore per te, perché si ti amo, lei non vorrebbe che tu ti dessi una colpa che nemmeno ti spetta. Se vuoi possiamo stare solo noi due qui oppure andare dagli altri. Cosa vuoi fare piccola?
A: non ho il coraggio di andare di là e guardare tutti come se non fossi stata io la causa di tutto
P: non sei la causa di tutto e questo te lo assicuro. Ho parlato con i ragazzi prima di venire da te e volevano venire anche loro per dirti di stare tranquilla e che la colpa non è tua
A: per ora voglio restare sola con te, domani parlerò con loro....
P: me lo prometti?
A: si Payt, grazie davvero, non saprei cosa fare se non ci fossi tu. Ti amo. Dico per poi baciarlo
Restiamo su quel lettino tutto il giorno dove lui ha cercato di non farmi pensare a lei. In un certo senso ci è riuscito ma non del tutto, insomma un piccolo pensiero ogni tanto mi sfuggiva, ma tutto sommato mi sono distratta........
SPAZIO AUTRICE✨☁
Hey ragazzi, questo è un capitolo un pó particolare, scusatemi ma un pó di tragedia serviva. Grazie per le 10.5k letture✨. Scrivetemi cosa ne pensate. Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento. Ci sentiamo guys, luv u✨🌷
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𝐴𝑙𝑙 𝑏𝑜𝑟𝑛 𝑓𝑟𝑜𝑚 𝑎 ℎ𝑜𝑠𝑝𝑖𝑡𝑎𝑙 | 𝓅.𝓂 |
Romance[completa] Allison è una ragazza molto timida e insicura di se stessa. La sua vita è cambiata radicalmente dopo la morte della mamma. Un giorno a causa del fratello, Jackson, lei e il padre dovranno partire per l'America dove rimarranno. A Charlotte...