2°."Un piccolo guaio"

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-<<Hey Nanaba, scusami per il disturbo, e per le trenta telefonate>> Disse ridendo nervosamente, poi continuò <<ma credo di aver fatto un piccolo guaio>> si fermò per guardare meglio quel "piccolo guaio" <<ok, forse non è tanto piccolo, il fatto è che ora la mia casa è... diciamo... inutilizzabile, quindi...mi chiedevo, se potessi venire da te, beh...appena risponderai a questo messaggio telefonico...richiamami per favore>>-
Niente, nemmeno lei le rispondeva.
Fortunatamente prima di uscire di casa, a causa del casino che aveva creato, era riuscita a recuperare il suo telefono e aveva provato a chiamare casa di Mike e Nanaba, ad Erwin, Moblit e Levi.
Nessuno rispondeva, nemmeno quel nanerottolo che doveva essere sveglio da più di 3 ore.
Sospirò preoccupata, si mise una mano sulla fronte e guardò la sua casa, o almeno quello che ne era rimasto.
Si vedeva ancora del fumo uscire dalle finestre e dall'entrata, e la maggior parte delle pareti esterne erano coperte dalla fuliggine.
Hanji poteva solo immaginare come fosse oramai la casa al interno...sempre se ci fosse rimasto qualcosa.
Forse la bruna aveva perso tutto il lavoro fatto, i suoi esperimenti, i risultati, tutti, dati in pasto al fuoco.
Del resto delle cose non le interessavano molto.
Hanji non aveva chissà cosa in quel monolocale, era troppo piccolo per contenere tanti oggetti.
Era così assorta dai suoi pensieri che non si accorse nemmeno dell'uomo che le si stava avvicinando.
-<<Signorina, tutto bene? La volevo informare che il fuoco è stato spento>>-

Hanji alzò gli occhi, vedendo quell'uomo con la divisa da pompiere che la guardava preoccupato.

-<<OH...si, si sto bene>>- disse gesticolando in modo strano, come suo solito, ridendo in modo confuso.

-<<È stata fortunata, poteva morirci lì dentro>>- continua l'uomo indicando con il pollice la casa dietro di sé.

-<<Mmh... capisco>>- rispose Hanji, mantenendosi il mento tra indice e pollice.

Poi il pompiere le porse una busta abbastanza grande.

-<<Tenga, questo è quello che siamo riusciti a recuperare>>la guardò con  superioreriorità, incrociando le braccia al petto. Poi continuò <<Lì ci sono alcuni vestiti che non si sono bruciati, un portafogli e un computer. L'ho acceso per verificare che non si fosse rotto, spero non le dispiaccia. Per il resto non abbiamo trovato nulla.>>-

Il suo computer era salvo.
Hanji tirò un sospiro di sollievo.
Questa era la notizia migliore della giornata, tutto quello che aveva dedotto dagli esperimenti era scritto sul suo Computer.

-<<Grazie, grazie mille veramente! >>- disse con un sorriso a trentadue denti, prendendo tra le mani quelle di quell'estraneo che le aveva salvato la vita recuperando il suo computer.
Lui di tutta risposta si bloccò sul posto quasi sconvolto per poi accennare un leggero sorriso e sussurrare un "prego".
La bruna notò che gli occhi del pompiere erano scivolati lungo il suo braccio e che lo stava fissando con sguardo allarmato.

-<<Signorina...>>-

-<<Può anche chiamarmi Hanji >> rispose velocemente senza far continuare quello che stava per dire l'uomo.

-<<Hanji , il suo braccio...>>-

Hanji si chiese cosa avesse di strano il suo braccio.
Lasciò le mani dell'uomo e lo esaminò .
Effettivamente una lunga bruciatura si estendeva dal polso fino all'incavo del gomito.
Non era gravissima, un'ustione di secondo grado abbastanza superficiale, anche se, se non disinfettata poteva prendere infezione facilmente.
Ma come aveva fatto a non accorgersene?
Effettivamente le faceva male, anzi le faceva più che male, sembrava quasi che miliardi di aghi si fossero conficcati nella sua carne e ogni movimento amplificava notevolmente il dolore.
-<<È solo una piccola scottatura, non fa così tanto male>> mentii la bruna, anche se più a sé stessa.
<<una settimana e passerà tutto...senta, per la casa le servono delle informazioni? Perché credo di dove andare da qualche altra parte per il momento...>>-

&quot;IL MIO TUTTO&quot;  Levi x HanjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora