"IL MIO TUTTO" Levi x Hanji

9°."Luce"

25 Dicembre.
Hanji aspettava impaziente questo giorno.
Era particolarmente legata al Natale.
Ricordava ancora nitidamente le feste natalizie trascorse a leggere storie con la madre.
Quando era bambina il natale le portava una sensazione di calore materno che ora tanto le mancava.
Gli anni precedenti però aveva deciso di sopprimere queste sensazioni nostalgiche ignorando completamente le festalità e fingendo di trascorrere giorni tranquilli.
Quest'anno era diverso, non avrebbe passato quella che doveva essere una giornata felice da sola.
Con lei ci sarebbe stato Levi.
Forse avrebbe risentito la voce della madre in quella del suo amico.
Forse sarebbe potuta ritornare bambina, abbandonando per un giorno tutti i suoi problemi.
La donna aveva pensato più volte a come trascorrere la giornata, ma ogni ipotesi le sembrava stupida e estremamente noiosa, fin quando non le venne l'illuminazione.
Come ogni mattina, dopo essersi vestita con qualcosa di più elegante del suo solito completo formato da maglietta e jeans, scese le scale e si precipitò in cucina per preparare la sua solità colazione.
Dopo aver ingurgitato la sua fetta biscottata con sopra la marmellata, nel modo più veloce possibile,
si dedicò al preparare una colazione abbondante per Levi.
Non era tanto brava ai fornelli ma le cose basiche le riuscivano abbastanza bene
Con estrema goffaggine finì le preparazioni e sistemò sulla tavola il sendwich con all'interno la frittata e anche il tè bollente.
Una volta finito guardò l'orologio rimanendo un pò stranita del fatto che Levi non si fosse ancora alzato.
Decise così di rispolverare dal cassetto tutti i suoi appunti riguardanti Eren.
Sapeva che gli ordini di Erwin erano stati quelli di allontanare, almeno per il momento, il lavoro e quindi lo stress, ma proprio non riusciva a mettersi l'anima in pace.
Ma in fondo come poteva?
Lei, una scienziata legata completamente alla razionalità, si ritrovava in un universo completamente diverso da quello in cui era abituata a vivere.
La prima volta che vide Eren era completamente uscita fuori di testa. Ricordava ancora il forte dolore alle meningi.
Ricordava quanto il cuore le battesse forte.
Ricordava di aver sorriso con le lacrime agli occhi.
Ma soprattutto ricordava lo sconforto che aveva provato dopo aver capito che non stava vivendo in un sogno.

-<<Oi quattrocchi! Mi sa che non è un ottima idea stritolare quel foglio >>-

Levi era davanti ai suoi occhi già da una decina di secondi ma lei non ci aveva nemmeno fatto caso.
Hanji teneva le braccia lungo i fianchi, stringeva i pugni, accrtocciando così il foglio che aveva in mano.
Appena sentì la voce di Levi i pensieri svanirono dalla sua mente annebbiata.

-<<Scusami non ti ho proprio sentito. Buon compleanno!>>

Hanji alzò le braccia al cielo come osava fare di solito per esprimere la sua felicità.
Levi non rispose agli auguri, ma le prese il foglio dalla mano appena che lei diminuì la stretta.

-<<Questo foglio parla di un certo E...Eren... Mhh>>-

Levi avvicinò il foglio al viso per leggere meglio la disordinata scrittura di Hanji.

-<<Non ci capisco nulla.
Un cane scriverebbe meglio di te!>>-
Disse contintinuando a leggere quelli che a lui sembravano geroglifici.

-<<E inutile che leggi! Fra un paio di giorni lo vedrai con i tuoi occhi.>>-

Hanji gli strappo di mano il foglio e lo risistemò nel cassetto della scrivania, poi rise sentendo il brontolio del ragazzo in disaccordo.
La donna prese per le spalle Levi e lo condusse in cucina.

-<<Ecco qua! Oggi cominciamo la giornata con una robusta
colazione!>>-

Hanji indicò la sedia intimandolo a sendersi, sistemandosi poi sulla sedia di fronte.
Levi guardò il contenuto del piatto disgustato.
Hanji abbassò il capo sconsolata, sperava che quel pensiero gli fosse piaciuto, ma evidentemente aveva sbagliato.
Quandò alzò lo sguaro però non poté fare altro che sorridere vedendo l'uomo addensare il pezzo di sendwich.
Levi infatti aveva deciso, anche se non di buon grado, di provare ad assecondare la donna.