6°."Il principe e la ranocchia"

333 18 19
                                    

Narrator Pov.

La mattina arrivo silenziosa e tranquilla quella Domenica.
A differenza degli altri giorni, la città era serena, non si sentivano i clacson delle auto o le voci delle persone che, di fretta, correvano per il lavoro.
Anche Hanji quella giornata era di pausa, proprio per questo motivo si era concessa una lunga dormita recuperando, in parte, le ore di sonno perse durante la settimana.
Si svegliò lentamente.
Rimase in silenzio ad ascoltare i rumori provenienti dal piano di sotto:
Il tintinnio delle tazze che si scontravano, la sedia trascinata, il fruscio dell'acqua che si scontrava con il lavandino in acciaio.
Chiuse gli occhi e immaginò l'uomo al piano terra svolgere le sue attività usuali.
Quella mattina Hanji si sentiva particolarmente rilassata, si era svegliata con una sensazione positiva, ricordava di aver fatto un bel sogno, tanto che era rimasta scontenta fosse finito, stranamente però non ricordava nulla di esso.
Decise di rimanere ancora un pò sotto calore delle coperte pensando alla richiesta fatta a Mobilt.
Doveva decidere cosa fare.
Il suo silenzio era durato poco, aveva quasi detto tutto a Levi, oramai non aveva senso nascondere la verità.
Doveva chiedere a Erwin il permesso di essere aiutata del corvino, ma non l'avrebbe fatto subito.
Era il 15 Dicembre, e da quello che le aveva detto Levi, avrebbe dovuto dare l'ultimo esame di conferma per il posto di capitano di una squadra della polizia speciale, il giorno 6 di Gennaio, e fino ad allora avrebbe dovuto aspettare.
Il problema che affliggeva la donna era il fatto che sarebbe passato troppo tempo, doveva far partecipare Levi agli esperimenti il prima possibile, doveva far anticipare il giorno dell'esame a subito dopo Natale, e era sicura che Levi sarebbe stato d'accordo, dopotutto era chiaro fosse interessato al caso.
Doveva solo convincere il Comandante maggiore Erwin, che con le sue conoscenze sarebbe stato capace di anticipare l'esame.
Sperava ciecamente che con l'aiuto del corvino gli esperimenti avrebbero dato risultati positivi.
Decise che già il giorno dopo ne sarebbe andata a parlare con Erwin, e che quel giorno stesso avrebbe chiesto il consenso a Levi.
Dopo diversi minuti Hanji si decise ad alzarsi, si vestì, poi sistemò il letto, come le aveva chiesto Levi, e scese le scale.
Ad aspettarla c'era il corvino, poggiato come suo solito, all' angolo del muro, teneva una mano nei pantaloni, mentre l'altra, reggeva una tazza di tè bollente che sorseggiava lentamente mentre osservava fuori dalla finestra.
Indossava un pantalone nero e un caldo maglione bianco sporco, che faceva risaltare ancora di più il blu dei suoi occhi, nascosti allo sguardo di Hanji siccome era girato di spalle.
Senza far troppo caso a quello che succedeva, la donna andò in cucina per prepararsi la colazione.

-<<Buon giorno Levi! >>-
Addentò un pezzo di pane e marmellata.

-<<Giorno>>-

-<<Come hai passato la nottata?>>-

-<<Ho dormito poco, il resto del tempo l'ho passato a leggere un libro>>-

L'uomo non pareva tanto interessato al discorso, ma invece a qualcosa fuori la finestra.
Si staccò dal muro e si avvicinò allo strato di vetro poggiandoci una mano contro.
Hanji finì di mangiare e bere il suo caffè, poi si avvicinò a Levi per capire cosa stesse guardando così attentamente.

-<<Cosa guardi?>>-

-<<Sta ne->>-

La ragazza non lo fece nemmeno finire di parlare che già l'aveva spinto via per vedere i piccoli fiocchi cadere lentamente.
Era tanto che Hanji non vedeva la neve, da molti anni non nevicava nella loro città, da almeno quando lei aveva 14 anni.
Vedere i batuffoli bianchi scendere la faceva ritornare ad allora, le dava una sensazione di spensieratezza infantile di cui tanto aveva bisogno.

-<<Aaaaaah aaah aaah... Che bello~>>-

Levi, che era stato messo in un angolo, spinse la donna via mettendosi al suo posto.

&quot;IL MIO TUTTO&quot;  Levi x HanjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora