0.5."Anime Perdute"

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La stanza di Hanji era, come al solito, molto fredda.
Lei, come ogni volta, si era rannicchiata in posizione fetale in cerca di un minimo di calore, lasciando solo la testa scoperta per respirare.
Quella notte era troppo sù di giri per dormire, aveva deciso quindi si rimanere in silenzio, aspettando lentamente l'arrivo del sonno.
La leggera luce lunare che entrava illuminando minimamente la stanza le permetteva di vedere tutto ciò che la circondasse: un enorme disordine.
Sorrise, pensando al fatto che l'indomani dovesse sistemare tutto per non assistere a Levi con una crisi di nervi.
Levi.
Chi sà cosa stava facendo.
Hanji era sicura fosse ancora sveglio, era fin troppo presto per lui, anche se la mezzanotte era passata già da un bel pò.
Erano tornati abbastanza presto dalla cena e dopo un pò di chiacchiere a proposito dei loro sottoposti e colleghi si erano ritirati ognuno nella propria camera.
Levi prima di entrare nella stanza aveva di nuovo guardato Hanji intensamente, e dopo un affettuoso abbraccio tra i due, la bruna aveva lasciato un leggero bacio sulle labbra del ragazzo.
Hanji, che ancora si stringeva nel letto, non poté fare altro che sorridere sentendo il cuore sobbalzare e la faccia accaldata.
Poi il suo sguardò ricadde sul regalo che le aveva fatto Levi.
Erano cambiati dal loro primo incontro, ma infondo erano sempre gli stessi.

8 ANNI PRIMA.

Hanji, quella mattina, camminava avanti ed indietro per il corridoio della caserma, attentamente osservata da Moblit che tratteneva a stento le risate alla vista di tutta quella strana allegria.
Moblit aveva iniziato da pochi mesi a far parte della stessa squadra di Hanji, si trovavano bene insieme infatti tra i due era nata una bella amicizia.
Dopo più di un'anno in cui Hanji lavorava sotto l'armata per i casi speciali, Erwin le aveva finalmente dato il permesso di partecipare ad un caso complesso.
Da quel giorno finalmente non si sarebbe più occupata di fare da scorta a presidenti e persone particolarmente famose insieme a quegli altezzosi della polizia ordinaria.
Dopo un'ultimo salto di gioia, la bruna si sedette a peso morto a fianco al collega che la guardò sorridendole come sempre.
Poi Hanji gli mise il braccio intorno al collo e lo guardò entusiasta.

-<<Moblit riesci a crederci? Finalmente, domani sera anche io parteciperò ad un nuovo caso! Non ci sto più nella palle! >>-

La ragazza presa dall'eccitazione strinse ancora di più il braccio e quando vide il povero Moblit quasi soffocare, lo lasciò ridonandogli il respiro.
Oramai il ragazzo dai capelli biondo-castani era abituato a questi scatti folli e non riuscì a trattenere un ultimo sorriso anche se snaturato e ricolmo di frustrazione.

-<<Non so come faccia ad essere così euforica...io ho un gran timore, è non parteciperò nemmeno al caso!
Lei invece sarà in prima linea.>>-

Hanji si girò seria verso Moblit che guardava il pavimento.

-<<Moblit è il nostro lavoro! Sarai per caso preoccupato per me?>>-

-<<Mi pare ovvio signorina Hanji! Lei è sempre troppo distratta e sconsiderata.>>-

Moblit fece un sospiro e poi ricominciò a parlare.

-<<Da come ce lo hanno spiegato, andiamo contro dei killer senza anima, che non si fanno scrupoli ad uccidere delle persone.
Si presuppone abbiano già ucciso quattro volte negli ultimi tempi.>>-

-<<A detta di Erwin, erano quattro criminali.>>-

Mobilt la guardò con disappunto, erano pur sempre degli assassini.
Poi abbassò la voce per non farsi sentire.

-<< Sono tre sicari, due ragazzi ed una ragazza. Stanno facendo piazza pulita dei debitori di quel Sander, un ricco signore che ha anche ricoperto una carica come politico, si crede sia lui la mente di tutto.>>-

&quot;IL MIO TUTTO&quot;  Levi x HanjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora