"IL MIO TUTTO" Levi x Hanji

8°."Profumo Di Tè"

I giorni a seguire passarono veloci e impercettibili.
Hanji trascorreva le giornate tra i suoi grandi libri, che puntualmente andava a prendere in biblioteca accompagnata da Levi.
La scienziata inoltre si divertiva a fare lunghe passeggiate, e spesso andava a trovare la sua amica e collega, Nanaba, tornata dalle sue solite vacanze invernali.
Tra le 2 non c'era un'amicizia stretta, come quella che Hanji aveva con Erwin, ma erano pur sempre legate da un affetto reciproco, che le portava a preoccuparsi l'una dell'altra, e che spingeva Hanji ad andare a parlarle.
La bionda rimase molto dispiaciuta de
di non averla potuta ospitare, ma non quanto rimase sorpresa del fatto che ad ospitarla fosse stato Levi.
Infondo sapeva che fra 2 colleghi c'era sempre stato un rapporto confidenziale, sapeva della loro amicizia, ma non credeva che Levi fosse stato disposto ad accogliere così tranquillamente "L'uragano Hanji" in casa, senza obiezioni.
Hanji però non capiva perché tutti le ribadivano il loro stupore.
Anche se aveva avuto dubbi, ora che ci pensava bene, la risposta del corvino sarebbe stata ovviamente un si.
Sì convinse poi, di essere una delle poche persone capace di riuscire a prevedere le azioni di Levi.
Come tutti gli anni Hanji si preoccupava di fare un regalo per il compleanno del ragazzo.
Hanji era sempre stata affascinata dal fatto che fosse nato il 25 di Dicembre, anche se atea trovava avesse un significato simbolico e speciale.
Il 24 di Dicembre, come su consiglio di Nanaba, Hanji decise di recarsi in una delle erboristerie più famose della città.
Appena entrata, fù quasi inondata dal dolce profumo di tè, spezie e infusi che andava in contrasto con il forte profumo acre del limone che riempiva la stanza.
Era tutto così delicato e perfetto,Hanji si sentiva completamente spaesata e stordita.
Si era fermata ad osservare, pian piano, tutte le bustine di Tè e infusi per capire quale fosse il più adatto per Levi, ma non riusciva a vederne la differenza, se non nel profumo leggermente diverso.
Vedendola nel panico le si avvicinò la giovane proprietaria, dagli occhi smeraldo e i capelli biondi.

-<<Ha bisogno d'aiuto? >>-

La voce della più bassa era dolce e calma.
Hanji si girò verso la ragazza e acconsentì, rimanendo quasi incantata dal bellissimo sorriso della più giovane.

-<<Che cosa sta cercando? >>-

-<<Vorrei del tè, ho saputo che la sua è una delle migliori erboristerie, e che vende i migliori infusi della città!>>-

La ragazza arrossì e sorrise nuovamente.

-<<Sono felice che le persone la pensino così. A proposito di tè, questo è per lei o è un regalo.>>-

-<<Si, è un regalo.>>-
Rispose Hanji ricominciando a guardare le bustine e i vasetti contenenti le piccole foglie schiacciate, ma continuando a non capirne la differenza.

-<<mhhh.. Per Natale!?>>-
Disse la ragazza girandosi e indicando la bruna con l'indice.

-<<In realtà non saprei... È nato il 25, il giorno di Natale, comunque questo dovrebbe essere per il suo compleanno.>>-
Rispose Hanji, che intanto aveva portato, come suo solito, l'indice sotto la bocca.

-<<È un ragazzo mi sembra di capire. Giusto?>>-
Chiese, con un pizzico di malizia, la bionda guardando la scienziata con la coda dell'occhio.

-<<Si>>-

-<<Potresti raccontarmi un pò del suo carattere, magari posso trovare qualcosa di più specifico e
complesso! >>-

La proprietaria si girò nuovamente verso Hanji per ascoltare la descrizione

-<<Certo! Allora, è una persona silenziosa e molte volte schiva.
Odia stare troppo al centro dell'attenzione.
È dannatamente ordinato e puntiglioso, ama mettere i puntini sulle "i".
Odia ogni forma di sporco... Anche chi lo è internamente, infatti detesta le bugie, le persone false e chi mette delle maschere.
Anche se lui è il primo a metterne!
Difatti si dimostra una persona rigida e severa, facilmente irritabile, senza una traccia di compassione per chi gli sta difronte... Ma al contrario è
la persona più sensibile e empatica che abbia conosciuto!
Crede veramente di dover essere forte e distaccato per vivere, anzi per sopravvivere, e forse ha anche dimenticato il vero se stesso... >>-