Capitolo 12:"Fidati di me"

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Entrammo a casa di Hagrid. Quel posto non mi sapeva tanto di pulito ma era comunque meglio di casa mia.
<Ciao Carota.> dissi con un sorriso sulla faccia.
<Ma che ci fa l*i qui? E perché vi tenete per mano? Oh miseriaccia ho le visioni?>
<No Ron, stai tranquillo Harry e t/n stanno insieme.>
<INSIEME? Accipicchia ma come fate?>
<Cosa stai insinuando Ron?> chiesi titubante.
<Beh Harry è Harry e tu sei tu.>
<Molto chiaro Weasley, la prossima volta chiudi la bocca.>
<t/n tutto ok?>
<Ma certo Hermione, va tutto bene.>
<Visto che è tutto ok ti va di raccontarci come è nata questa cosa?>
<Oh ma chi abbiamo qui?>
<Hagrid.>
Corsi da lui ad abbracciarlo.
<Come va t/n è da un po' che non ci vediamo.>
<Molto bene grazie.>
<Da quando sei amic* di Hagrid.>
<Beh lui mi conosce fin da quando ero nella culla, perché quando ero piccola i miei... beh vedete, i miei genitori mi hanno abbandonat* Hagrid mi ha trovat* e riportat* da loro, sfortunatamente.>
<Oh t/n, non lo sapevo.> mi disse Harry con lo sguardo puntato su di me.
<Beh voi non sapete molte cose, comunque è meglio se iniziamo a parlare di come è iniziata invece di concentrarci su di me.>
Dopo aver raccontato tutta la nostra storia, Hermione ci abbracciò e ci disse che per lei non era un problema ma Ron non spiaccicò parola.
<Grazie mille Hagrid per l'ospitalità e per il tè ma ora è meglio che vada.>
<Davvero t/n? Dai resta ancora un po' qui, ancora per cinque minuti.>
<No davvero ora devo andare.>
<Posso venire con te t/n?> mi chiese Harry.
<Ma certo vieni pure.>
<Allora andiamo.>
<Grazie mille Hagrid ci vediamo domani.>
<Ciao e grazie a te t/n.>
Uscito dalla capanna di Hagrid ci dirigemmo verso l'ufficio di Silente.
<Harry posso farti delle domanda.>
<Ma certo sono qui apposta.>
<Pensi che Ron lo accetterà?>
<Col tempo lo farà fidati, è solamente un po' scosso.>
<Poi ti volevo chiedere se potevi accompagnarmi dal professor Silente.>
<Come mai.>
<Te ne parlerò domani, oggi non è il momento.>
<Va bene... comunque com'è andata a casa?>
<Da schifo.>
<Colpa dei tuoi genitori?>
<È sempre colpa loro e poi c'è di mezzo anche la famiglia Malfoy e io non riesco a sopportare tutto ciò.>
<Scusa ma cosa c'entrano i Malfoy?>
<È una delle cosa che ti spiegherò domani. Comunque cambiano discorso, hai visto come Ron guardava Hermione e vice versa?>
<Si, credo che siano gli unici a non averlo notato.>
<Starebbero davvero bene insieme.>
<Già,comunque siamo arrivati.>
<Sai la parola d'ordine?>
<Sorbetto al limone.>
<Sorbetto al limone? Sul serio?>
<Si vi vediamo domani.>
<A domani.>
Ci baciammo poi lui ritornò da Ron e Hermione.
<Signorina/signor t/c che cosa l* porta qui?>
<Mi scusi per l'ora.>
<Se mi ha cercato a quest'ora penso sia molto importante.>
<Si è molto importante e rischio la mia stessa vita a dirglielo.>
<Mi dica.>
Senza dire nulla gli mostrai il braccio con il marchio.
<L*i è diventat* un mangiamorte, lo sapevo già signorina/signor t/c.>
<E come faceva a saperlo?>
<Il signor Malfoy, è diventato mangiamorte questa estate e le cose si sono fatte ben chiare quando lei/lui è ritornat* a casa dai suoi genitori.>
<E cosa dovrei fare adesso? Lei aveva già pianificato tutto vero? Da quando ho messo piede qui a scuola. I miei genitori hanno frequentato Hogwarts poi si sono uniti al signore oscuro, come i miei nonni e i bis...>,< Mi scusi ma lei sa quali famiglie sono formate da mangiamorte?>
<Non tutte, ma alcune si.>
<E perché non le denuncia al ministero?>
<Perché questa è una guerra e va vissuta come tale.>
<Ma signore ci sono in gioco tante vite.>
<Lo so benissimo e so che c'è in gioco anche la mia.>
<Come fa a saperlo?>
<Conosco il gioco di tu sai chi. Sa che senza la mia bacchetta ovvero la bacchetta di sambuco e me ancora in circolazione non avrà nessuna possibilità di uccidere Harry.>
<Ovvio lei è il mago più potente e furbo del mondo magico solo uno sciocco lo dubiterebbe.>
<Sono lusingato dalle sue parole, ma so anche che lei dovrà assassinarmi.>
<Come scusi?>
<Avrebbe chiesto al signor. Malfoy ma sarebbe stato troppo pericoloso farlo; per questo ha chiesto a te.>
<Professore mi creda, io non voglio ucciderla. Io-io ho dovut-.>
<Lo so benissimo, ma dovrai seguire il piano di Tom alla lettera. Se sapesse che lei lo sta tradendo la sua vita probabilmente potrebbe giungere al termine anche in questo momento.>
<Lo farò Professore ha la mia parola.>
<Ne sono certo, ora però le consiglio di andare a dormire si sta facendo tardi.>
<Le vorrei chiedere un' altra cosa.>
<Ma certo mi dica.>
<Vorrei chiederle se non le dispiace, delle lezione di incantesimi più approfondite e se può togliermi delle lezioni, sono eccellente in tutte le materie e potrei recuperare un poco tempo.>
<Ma certo signorina/signore io invece le chiedo di allenarsi anche con Harry, anche perché l'ho vist* con lui ultimamente.>
<Beh si noi, ecco, noi stiamo insieme.>
<Nulla contro, solo curiosità.>
<Grazie professore, lo farò.>
<Arrivederci.>
Uscii dall'ufficio del Professor. Silente e mi diressi verso la sala comune.
Il tragitto è stato tranquillo anche perché tutti erano nelle loro sali comuni.
Entrai nel mio dormitorio e notai che Pansy non c'era.
<Ma dov'è finita quella là?> dissi tra me e me.
Per fortuna non avevo portato tutti i miei vestiti a casa mia, per le evenienze.
Mi misi il pigiama e mi stesi nel letto a pensare a tutto ciò che era successo oggi fino a chiudere gli occhi.

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