Capitolo 23:"Non ho mai smesso di amarti."

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<T/n che ci fai qui?> mi chiese tremante.
<Prima bisogna distruggere il medaglione. Quando lo aprirò avrò solo pochi minuti per distruggerlo.>
<Sta attento.>
Lui aprii il medaglione e da esso uscimmo io e Draco.
Lo guardai preoccupt*.
<Oh ma chi abbiamo qui? Il signor Harry Potter. Colui che ha fatto scappare la/il ragazz* che ama. Proprio uno stupido, che non sarà mai all'altezza di Malfoy> disse la figura.
<Harry! Non ascoltarlo distruggilo.> dissi urlando.
Harry si alzò, andò verso il medaglione e con la spada di Godric Grifondoro lo distrusse.
Corsi da lui per vedere come stava.
<Facciamo che parliamo davanti una tazza di tè caldo ok?>
Lo aiutai a rialzarsi in piedi, piano piano arrivammo alla tenda.
<T/n! L'hai trovato.>
<Si era dove dicevi tu. Harry ora siediti io ti preparo qualcosa di caldo.>
Si mise una maglietta asciutta e io andai a preparare il tè.
<Hermione ho preso uno spavento enorme.>
<Anche io, soprattutto perché mi sentivo impotente e non potevo fare nulla. >
<A proposito come sta Ron?>
<Sta dormendo ma continua a lamentarsi per il dolore. Poverino.>
<Ah sai una cosa? Ron è pazzo di te.>
Le andò di traverso l'acqua e mi guardò male.
<Ma cosa dici?>
<Hermione ma non vedi come ti guarda? Gli unici che non si sono accorti siete voi due. Ora il tè è pronto vado da Harry.>
<Gli parlerai?>
<Si e gli chiederò scusa.>
Me ne andai con in mano il tè è una coperta che era posata sul tavolo.
<Scusami Harry mi sono persa a parlare con Hermione.>
<Non fa nulla.>
Gli posai la coperta sulle spalle e gli versai il tè in una tazza.
<Che cosa ci fai qui?>
Gli mostrai il braccialetto.
<È stata Hermione e se non le avessi dato il bracciale io ora sarei stat* ignar* di tutto.>
<E per il lago?.>
<L'incantesimo che avevo fatto quando ci ho legati, ha fatto il suo dovere.>,<Cosa ci facevi là?>
<Ho trovato la spada dei Grifondoro è come se mi avesse richiamato e poi sai cos'è successo.>
<Harry voglio che tu sappia che il medaglione...>
<È solo un medaglione prendo di magia oscura.>
<Che il medaglione mentiva, prima Draco mi ha detto di lasciarti e di stare con lui.>
<E che hai scelto?>
<Harry... secondo te starei qui rischiando la mia vita per poi dirti che ti lasciavo? Avrei usato Dobby per dirtelo.>,< Ma quello che ha detto il medaglione è vero? Mi ami ancora?>
Alzò lo sguardo.
<Non ho mai smesso di farlo.>
Posò la tazza di tè, mi guardò negli occhi, mi prese il viso con le sue mani ormai riscaldate, e mi baciò come non aveva mai fatto. Questa volta sentii veramente le farfalle nello stomaco, come se fosse tutto quello di cui avevo bisogno.
<Scusatemi piccioncini ma ho una cosa da dirvi.>
Quando Hermione uscì dalla tenda io e Harry ci guardammo e ridemmo.
Uscimmo anche noi e ci sedemmo al tavolo.
<Guardate.> ci disse Hermione mostrandoci varie pagine del libro regalato a lei da Silente.
<Secondo voi che simbolo è? Io non la ho mai visto ma in queste pagine continua a spuntare.>
Ci chiese preoccupata.
<Nemmeno io conosco questo simbolo.> disse Harry amareggiato.
<Ma sul serio non conoscete questo simbolo?> chiesi ironicamente.
La mia faccia diventò più seria quando vedevo che loro non stavano scherzando.
<Questo è il simbolo dei doni della morte. Non conoscete la storia dei tre fratelli?>
<No> dissero all'unisono.
Iniziai a raccontare la storia dei tre fratelli nei dettagli. Mio fratello prima che se ne andasse me la raccontava ogni sera prima di andare a dormire.
<E questo è il loro simbolo.> dissi concludendo la storia.
<Quindi la bacchetta di Silente è la bacchetta di sambuco.>
<Si Harry.>
<E il mio mantello e la pietra che c'era dentro il boccino è la pietra della resurrezione.>
<Si Hermione, state molto attenti. Ora devo andare altrimenti ci saranno sospetti.>
Andai fuori mano nella mano con Harry e affianco c'era Hermione.
<Harry. Mi prometti di stare attento?>
<Lo farò.>
<Hermione, sta attenta anche tu okay e ricorda di...>
<Utilizzare il bracciale in caso di necessità.>
Gli sorrisi, poi baciai Harry come se fosse per l'ultima volta e abbracciai Hermione.
Mi smaterializzai a Villa Malfoy in camera mia.
Scesi per non dare sospetti ma tutti se ne erano già andati.
<T/n sei tornat*>
<Adam si sono proprio io.>
<Va tutto bene?>
Mi morsi il labbro e sorrisi.
<Più che bene, ho fatto pace con... che soprannome gli diamo?>
<Gianni. È carino no?>
<Ok, ho fatto pace con Gianni e ora stiamo di nuovo insieme.>
<Wow la/il sorellina/fratellino ha colpito di nuovo.>
<Già. Hai visto per caso Draco?>
<Smettila di pensare a lui. Ora sei felice con un altro. Lo dovrà accettare altrimenti ti perderà.>
<Pensi che lo farà o no? Lo accetterà?>
<Se ti vuole veramente bene si.>
<Grazie Adam.>
Lo abbracciai forte.
<Ora dove andrai se a casa non vuoi andarci e qui a Villa Malfoy c'è Draco?>
<Adam non saprei... mi sa che tornerò a scuola. Lo starò più tranquill*.>
<Va bene. Ma sullo stare tranquill* non credo che succederà.>
<Perché?>
<C'è Piton come preside.>
<Oh no. Poveri ragazzi saranno distrutti.>
<Esatto.>
<Io tornerò comunque per Pansy. Stasera stai qui? Dormi con me.>
<Va bene, t/n ma dovrei chiedere a Narcissa e Lucius.>
<Narcissa dirà di sì, lei mi adora. Ma è meglio che con Lucius non ci parli. L'ultima volta che gli ho parlato l'ho pietrificato.>
<AH.>
<Io vado su a cambiarmi, tu vieni quando vuoi.>
Salì in camera e mi misi il pigiama. Lavati i denti mi distesi sul letto sotto le coperte calde e poco dopo mi addormentai.
Fino a quando non sentii dei rumori strani venire dal salotto, pensai subito che magari era Dobby che stava facendo qualcosa di strano come a suo solito e mi riaddormentai.
Fino a quando Draco non mi svegliò di colpo.
COMMENTO 💚
Ecco il capitolo 23:)
So che è più corto del solito ma volevo lasciare più suspance possibile.

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