Capitolo 20:"Che cosa voglio veramente?"

141 19 0
                                    

Io e Draco eravamo seduti davanti al camino mentre ci riscaldavamo.
<T/n...>
<Si?>
<Ti ricordi cos'è sta notte?>
<Si, beh tu sei venuto da me perché ho urlato a causa di un incubo.>
<E per caso ti ricordi di questo incubo?>
<No... non mi ricordo.>,< Gli incubo mi venivano solo quando dormivo lontano da Harry...> dissi lentamente.
<Capisco> disse abbassando lo sguardo.
<Comunque per quello che è successo prima...> non mi fece finire la frase che mi bloccò.
<So che ho sbagliato, insomma continuo a sbagliare.>
<Oh no, non volevo dire questo.> mi guardò stranito come se avesse sentito la cosa più strana al mondo.
<È che... sono molto confus*; insomma io amo Harry ; è so che quello che mi ha detto lo ha fatto perché... perché è stressato o almeno credo. Ma quello che hai fatto non mi ha dato nessun fastidio o disagio. Io non credo di sapere cosa voglio veramente.>
<T/n... tu hai confuso tutto, so che ami lui e non mi metterei mai in mezzo alla tua relazione.>
<Oh beh, ora mi sento un* cretin*>
Ci mettemmo a ridere fino a quando la signora Malfoy nom arrivò.
<Allora cosa stavate facendo voi due fuori al freddo?>
Ci guardammo e ci mettemmo nuovamente a ridere.
<Potevate prendervi un raffreddore o peggio è sai che tuo padre non te l'avrebbe fatta passare liscia, Draco.>
<Infatti.> Sentimmo una voce maschile provenire da dietro di noi.
<E che cosa avrebbe voluto fargli?> chiesi preoccupat*
<Non sono affari tuoi.> mi rispose con arroganza il signor Malfoy.
Alla soluzione ci arrivai in poco tempo, sapevo che
lo avrebbe picchiato se si sarebbe ammalato.
Cercai di sfilare la mia bacchetta ma Draco mi fermò.
<T/n, non ne vale la pena.>
Mi girai a guardarlo con aria confusa.
Rimisi la bacchetta che ormai avevo sempre con me, nella manica.
<È stata colpa mia. Non deve incolpare Draco per cose che non ha scelto lui di fare, d'altronde le cose che fa gli sono sempre state imposte.> dissi guardandolo con aria provocante.
Lui se ne andò guardandomi male, sapevo che lui aveva torto e per l'amor del cielo come si fa a picchiare il proprio figlio? Beh anche i miei mi picchiavano ma a me non interessa, è successo così tante volte che ormai non ci faccio neanche più caso. Però vedevo Draco sempre più distrutto e amareggiato da quando Lucius lo picchiava.
<Perché l'hai detto?> mi chiese arrabbiato
<Scusami? Non aver quel tono con me. Dopo che ti ho difeso con tuo padre; hai la faccia tosta di aver questo atteggiamento con me? Pazzesco.>, mi alzai e gli dissi un' ultima cosa. Ero si, arrabbiat* ma anche delus* perché non capivo il motivo della sua sfuriata contro di me. < Comunque scusa se difendo le persone a cui voglio bene, che guarda caso sono solo tre!>
A quel punto mi alzai e me ne andai in camera mia a rispondere alla lettera di Hermione.
Presi un pezzo di carta,lo stilo e iniziai a scrivere.
<Cara Hermione,
Ho ricevuto la tua lettera e per prevenzione l'ho bruciata.
Posso capire del comportamento di Harry, insomma Silente è morto e ora Voldemort è sempre più forte, ma le sue parole mi hanno fatto male. Non capisco perché quando mi preoccupo di qualcuno, loro reagiscono male.
Sorvolando questo argomento, stasera Voldemort mi nominerà suo braccio destro per i consigli e questo vuol dire che avrò sempre più informazioni. Il problema è che inviarci lettere potrebbe essere troppo rischioso quindi finiamola qui. Prima di litigare con Harry gli avevo dato un bracciale, indossalo e premilo due/tre volte quando sarete in pericolo o avrete bisogno di qualcosa. Il suo gemello che appartiene a me vibrerà e mi smaterializzerò da voi.
Per favore Hermione, proteggi Harry e tieni al sicuro sia te stessa che Ron. Sta molto attenta, dopo aver letto la lettera bruciala, non si sa mai.
Ci vedremo presto, o almeno lo spero.
Tu* t/n.>
Detto questo chiusi la lettera e chiamai Dobby.
<Dobby!>
<Eccomi signorina/signor t/c, cosa desidera?>
<So che Hermione, Ron e Harry sono tuoi amici.>
Lui iniziò a urlare e a sbattere la testa contro l'armadio.
<Dobby! Ascoltami.>
<Si, scusi>
<Devi portarla a Hermione, ovunque sia. Non devi dirlo a nessuno capito!? A nessuno!>
<Capito.>
<Bravo Dobby, ora vai.>
Mi rimisi a letto sotto le coperte a pensare. Chissà dove saranno e soprattutto come staranno. Mi sento vuot* senza loro, sono preoccupat* anche per stasera; Io diventerò il suo braccio destro. Cavolo.
Mi addormentai sperando che brutti sogni fossero spariti, ma era tutto il contrario.
Sognai Draco in una cantina, con qualcuno di fianco a lui. Non riuscivo a identificare questa persona, però so che non stava facendo del bene a Draco. Su una parete dietro Draco notai lo stemma dei Malfoy. Ma
Mi svegliai di colpo.
<Draco!>
Corsi per le scale, fino a raggiungere il salotto.
<Mi* car* dove corri così di fretta?>
Mi chiese Narcissa mentre gli correvo davanti.
<Dov'è la cantina di Villa Malfoy?> dissi frettolosamente.
<Come mai?> mi chiese
<Rispondi!> dissi arrogantemente mentre lei rimase sorpresa.
<Giù di là.> disse indicandomi il posto.
Corsi giù per le scale e urlai <alohomora>.
La porta della cantina si aprii e vidi Lucius colpire Draco ripetutamente con del calci allo stomaco.
<petrificus totalus> Urlai lanciandolo contro Lucius. Lui per fortuna non se ne accorse e si pietrificò cadendo vicino a Draco.
<Draco!> corsi da lui, mentre era per terra rannicchiato dolorante.
<Che-che ci fai qua?> cercò di dirmi usando le sue ultime forze.
<Ti ho visto, in sogno... ora non parlare. Ti fa tanto male.>
Lui fece il segno del sì con la testa. Cercai di alzarlo con tutta la forza che avevo.
<Metti il braccio dietro al mio collo e attaccati.> Gli misi una mano attorno al suo fianco per reggerlo meglio, anche se facevo fatica a tenerlo in piedi.
<Devi resistere un altro po', siamo quasi arrivati in camera tua ok?>
Lo trasportai con le mie ultime forze su per la scala, entrammo in camera sua e lo posai sul letto.
<Aspetta qui, vado a prendere un panno, dell'acqua fredda e dei cerotti; vedrai che ti aiuterà con il dolore.> gli dissi con tranquillità e corsi giù in cucina a prendere l'occorrente.
Preso quello che mi serviva risalii le scale, entrai in camera e feci appoggiare Draco allo schienale del letto.
<So che fa male ma devi stare su il più possibile così posso medicarti.>
<Va-va bene.>
Gli tolsi sia giacca che la camicia e iniziai a tamponarlo con l'asciugamano.
<Sarà fredda e farà un po' male, ma andrà tutto bene.>
<Non dovevi, pietrificare mio padre.>
<Hey mi sono contenut*, io volevo ucciderlo.>
Facemmo un piccolo ghigno entrambi, e gli chiesi come mai Lucius avrebbe dovuto picchiarlo.
<Perché ho lasciato che mi difendessi e lui dice che è stato vergognoso.>
<Mio Dio sul serio?>
<Che ne dici? Altrimenti non sarei qui.>
<Io ho finito di medicarti, vado a portare giù queste cose.>L'acqua pian piano diventata sempre più rossa, a causa del sangue che l'asciugamano assorbiva e poi rilasciava quando lo immergevo in acqua.
<Oh mi stavo dimenticando di metterti i cerotti che stupid* poi dovrai riposare ok?>
<Ph tu sei tutto tranne che stupid* fidati...>
Mentre gli mettevo i cerotti ci scambiavamo dei piccoli sguardi, come quelli che mi scambiavo con Harry...
Distolsi lo sguardo visto che mi sentivo a disagio, mi alzai e mi diressi verso la porta.
<Ora riposati.>
Chiusi la sua porta e mi diressi verso la cucina a lasciare quello che avevo preso.
Mentre ero seduta a leggere un libro davanti al camino improvvisamente il mio braccialetto vibrò.
COMMENTO 💚
Ecco il capitolo 20:)
Scusatemi per eventuali errori ortografici <3
Riposa in pace Alan💔👼

Mi prometti amore eterno?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora