Capitolo 18:" La cosa più giusta da fare."

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<T/n ora è meglio andare.>
Non riuscivo a parlare, ma gli feci un segno con la testa.
<Mi-mi porti da Harry? Per- favore.> dissi ancora con le lacrime agli occhi.
<Va bene. Sai dove si trova?>
Sentimmo qualcuno urlare.
<Probabilmente si.>
Corremmo fuori in giardino e vedemmo tutti gli studenti e i professori intorno al corpo del professor Silente.
<Draco, tu corri in camera resto io qui.>
Gli baciai la guancia e lui corse via.
Cercai di passare in mezzo alla folla fino ad arrivare davanti a Harry.
Mi avvicinai a lui e mi chinai. Posò la sua testa sulla mi spalla mentre piangeva.
<Harry...>
Non rispose.
<Non ci sono riuscit*> ,<Io non ho fatto nulla.>
Mi guardò e gli feci un piccolo sorriso come se potesse sistemare le cose.
Vedemmo tutti alzare le bacchette al cielo. Non avevo mai visto una cosa del genere, penso che sia come una croce in segno di pace, solo fatta con le bacchette al cielo.
Senza alzarmi tirai fuori la bacchetta e la puntai in alto.
<Harry, ora andiamo.> gli dissi con tono dolce.
<No-non posso andarmene.>
<Lui non vorrebbe vederti debole, so che è difficile da accettare ma non si può tornare indietro.>
<Se nom sei stat* tu allora chi lo ha fatto?>
<Non posso dirti nulla, mi dispiace.>
La gente se ne stava andando, probabilmente ancora sconvolta.
<T/n guarda.>
Mi indicò Fanny, la fenice del professor Silente che volava in cielo, libera.
<È magnifica.> dissi mentre due lacrime mi scesero sulle guance.
Sentii un bruciore insopportabile al braccio.
<Harry.> gridai dolorante.
Mi alzai il guanto che mi arrivava fino a metà braccio fino a lasciare il segno dei mangiamorte libero.
<Mi stanno chiamando, devo andare.>
<Vai veloce, io starò bene.>
<Ritornerò qui il più presto ok? Incontriamoci in sala grande, se non ti presenterai saprò che non vuoi parlare con me.>
Mi smaterializzai a casa mia.
<Dio mio ma quanto fa male?> dissi tra me e me.
<Salve madre.>
<Ma guardati come sei bell*>
<Nonna!> corsi da lei e l'abbracciai forte.
<Mi sei mancata tanto.>
<Anche tu nipotin* mio.>
<Ora sediamoci il signore oscuro sta arrivando.>
Ci sedemmo e lo aspettammo.
<Scusatemi ma Draco dov'è?>
<Non hai sentito mi* car*?>
<Che cosa?>
<Draco non tornerà più a scuola.> mi disse mio padre.
<Cosa? No.> dissi arrogantemente.
Scattai in piedi.
<Lui ormai non serve più lì, è inutile.>
<Draco non è inutile. Ci serve a scuola per il piano, a me serve Draco ho bisogno di lui.>
<Tranquill* t/n potrai vedere Draco quando faremo gli incontri.>
Disse il signore oscuro con affianco Draco. Probabilmente aveva ricevuto anche lui la notizia ora, aveva lo sguardo spaventato. Camminai verso di lui e lo abbracciai.
<Per fortuna stai bene. O almeno credo.>
<Traquill* t/n sto bene.>
Ci andammo a sedere è il signore oscuro iniziò a parlare.
<Ben tornati. Allora come sapete questa sera Silente è morto.>
Io e Draco abbassammo lo sguardo.
<Anche se ha fallito nel suo intento signor/signorina t/c, il professor Piton l'ha protetta. E a me basti che Silente sia morto.>
Presi la mano di Draco e la strinsi alla mia. Istintivamente ci guardammo, ma non eravamo i soliti ragazzi felici, eravamo come topini spaventati che si proteggevano a vicenda.
<Come sapete già Draco con andrà più ad Hogwarts.> continuò poi lui.
<Come mai mio signore?> Chiesi.
<Perché ormai serve a noi è molto più facile se Draco studiasse a Villa Malfoy, potrebbe imparare più velocemente e diventerebbe più forte in meno tempo.>
<Ma mio signore, come faremo con il mio piano?>,<
Harry potrebbe capire subito. Sa è molto sveglio come ragazzo, anche troppo per un mezzosangue  come lui.>
Si misero a ridere tutti tranne io,Draco e mia nonna.
<Davvero molto furb* di solito non mi piace chi mi contraddice; ma mi piace come ragiona quest* ragazz*.>,< vorrei nominarti mio consigliere.>
<Dice sul serio?>
<Io non scherzo mai, avreste dovuto capirlo molto tempo fa.>
<Ma certo, mi scusi.> 
<Domani ci sarà la cerimonia a casa Malfoy. Vi prego di presentarvi tutti.>
Guardai Draco in cerca di supporto, visto che ero alquanto stranit*.
Insomma era appena morta una persona e hanno deciso di fare una festa? Ma sul serio?.
<Mi scusi mio signore, ora dovrei tornare ad Hogwarts per prendere le mie cose. Suppongo che dovrò restare almeno due giorni a Villa Malfoy, sempre se i signori Malfoy sono d'accordo.>
<Ma certo car*, sei sempre ben accettat* a casa nostra.>
<Fantastico allora vado a prendere le mie cose.>
Mi alzai e mi diressi in giardino. Mia nonna mi segui e iniziò a parlarmi.
<Sei cresciut* molto tesoro, ma non ti riconosco quasi più.>
<Hai visto che cosa sta accadendo. Sono diventat* come uno di voi. Sono un* di voi.>
<Tesoro so che non sei come noi. Sarai diventat* un* mangiamorte, sì; ma tu sai chi sei veramente.>,<Questo> disse mostrandomi il mio marchio. <Questo è solo un marchio, la tua vera anima è diversa e buona.>
<Lo pensi davvero?>
<Ma certo> disse guardandomi dolcemente.
<Ricorda che tutti abbiamo una piccola parte negativa dentro di noi è questo non si può cambiare, ma l'importante è da che parte scegliamo di agire.>,<So che tu sei buon* e che sei dalla parte di Harry.> mi disse sotto voce. <Ricordati solo di stare molto attent*.>
<Grazie nonna.> mi alzai e l'abbracciai.
<Ora è meglio se vado ad avvertire Harry e a prendere le mie cose.>
<Ma certo, ci vediamo dopo.>
Mi smaterializzai a scuola e corsi in sala grande.
La sala era vuota, c'era solo Harry seduto al tavolo dei grifondoro che pensava.
Mi avvicinai a lui e iniziai a parlargli.
<Harry.>
<T/n, sei già tornat*?>
<Già, ma se non vuoi altre preoccupazioni posso andare via.>
<No Tranquill* parla pure.>
<Tu-sai-chi mi ha nominat* su* consigliere personale.>
<Mh.>
<Dovrò stare due giorni a Villa Malfoy e basta, tutto qui.>
<Io vado a casa di Ron con lui i suoi fratelli e Hermione, qui non è più un posto sicuro.>
<Harry voglio che tu tenga questo.>
Gli posi un braccialetto.
<Ne ho una copia anch'io, se sei in pericolo o ti serve qualcosa toccalo due volte. Il mio vibrerà e sarò da te in meno tempo possibile.>
<Come mai? Insomma tu non ti devi preoccupare, posso cavarmela da solo.>
<Oh sul serio?> dissi infastidita.
<Si non capisci?>
<Senti fanculo, sul serio. Qualcuno si preoccupa per te e tu lo tratti così? Forse questa cosa è tutta sbagliata.> mi ripresi il braccialetto e mi strappai la collana che mi aveva regalato, per poi sbattergliela sul tavolo.
<Davvero, complimenti Harry. Poi non lamentarti se resti solo.>
Dette quelle parole me ne andai in camera mia, da Pansy.
<Pansy.> corsi da lei abbracciandola.
<Hey t/n cosa succede?>
<Ho poco tempo, ma ho appena finito di litigare con Harry e penso che mi abbia appena lasciat*, in più  devo andare a Villa Malfoy per due giorni.>
<Oh così?>
<Si Pansy, mi sembra la cosa più giusta da fare> dissi facendo il mio baule velocemente.
<Mi mancherai t/n.>
<Non starò via tanto tempo. Te lo prometto.>
Detto questo, la abbracciai per l'ultima volta poi mi smaterializzai a Villa Malfoy.
COMMENTO 💚
Ecco il capitolo 18:)
Scusatemi per eventuali errori ortografici <3

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