Aveva particolarmente sete quella sera e il proprietario del bar non poteva che essere felice di essere incappato in un cliente come lui, che stava letteralmente esaurendo tutte le sue scorte di sake.
"Ehi ragazzo, sei un forestiero non è vero? Sarei ricco se avessi più clienti come te!" Aveva riso l'uomo entusiasta, non ricevendo alcuna reazione dal verde che aveva mantenuto la sua espressione impassibile."Sono solo di passaggio. Dammi altro sakè." Aveva borbottato lui, l'uomo aveva annuito energicamente, porgendogli un boccale che aveva già preparato per lui. "Questo lo offre la casa." Aveva affermato con un grosso sorriso stampato sul volto, a prima vista sarebbe anche potuto sembrare un uomo gentile, ma allo spadaccino era chiaro che tutto era dovuto alla sua grande sete di denaro. In ogni caso, sotto sotto lo aveva già preso in simpatia: chi ti offre alcol tende ad essere sempre una brava persona, o per lo meno quella era una sua legge della vita.
"Un po' di sakè anche per me, grazie." Il posto di fianco a lui che fino a quel momento era rimasto libero era ora stato occupato. Lui, nell'udire una voce femminile, si era voltato, notando che effettivamente si trattava di una donna. Strano, considerato il luogo in cui si trovavano e specialmente tenendo conto di ciò che stava indossando in un posto come quello.
"Certamente!" Con la bava alla bocca il barista si era diretto alla velocità della luce verso la dispensa, causando uno sbuffo del verde. "Tutto ok, Kenshi-san?" La donna dai capelli corvini si era voltata verso di lui, rivolgendogli un sorriso fin troppo sicuro che normalmente avrebbe giudicato fastidioso.
"Ti conosco?" borbottò lui tornando alla sua bevanda, qualcosa dentro di sé gli aveva suggerito di prestare attenzione a quella donna -"Ti avrei fatto la stessa domanda, mi sei sembrato infastidito dal comportamento di Cameriere-san." I suoi occhi blu lo studiavano seri, non avevano niente a che fare con la curvatura delle sue labbra, che suggerivano tutt'altro stato d'animo. "Hai l'abitudine di dare nomignoli agli sconosciuti?"-"Hai l'abitudine di non rispondere alle domande che ti fa la gente?" aveva una risata soave e al tempo accattivante, per Zoro fu come trovarsi di fronte all'incarnazione di Satana e scambiarla per un angelo.Il cameriere intanto le aveva portato la sua bibita, ricevendo un sorriso amabile come ricompensa, niente denaro.
"Non hai nemmeno bisogno di pagare." Aveva sbuffato lui invidioso, perché stava ancora parlando con quella donna? "Mi stai giudicando?" la sua voce voleva apparire calda, ma lui poteva sentire tutto il freddo che celava, sentiva che il ghiaccio in lei non era racchiuso solo nei suoi occhi, e così il suo sguardo si era posato di nuovo su quella donna contraddittoria; aveva accavallato la gamba destra su quella sinistra per poi ruotare lo sgabello in modo da avere il verde di fronte a sé. "Non mi interessa quello che fai, ma lui è veramente ridicolo. Mi ricorda uno dei miei nakama." Sbuffò lui, fissando i suoi occhi in quelli della donna di fronte a sé, ora più scuri di prima.
"Nakama? -aveva domandato la donna con un mezzo sorriso sulle labbra, ricevendo un verso di assenso come risposta, questa volta lo scetticismo nella sua voce era diventato più evidente, ma si era detto che non gli importava- Sei per caso un pirata?" Per qualche motivo non gli era parsa affatto stupita. -"Hai qualcosa contro i pirati?"-"Non giudico nessuno, ma non mi sono molto simpatici." sospirò, bevendo un sorso della sua bevanda. Il verde non poté evitare di chiedersi come fosse possibile risultare tanto eleganti in un gesto così semplice, ma scocciò immediatamente quell'idea dalla sua testa. era chiaro che quella donna fosse dotata di armi pericolose ed era certo sapesse perfettamente come usarle tutte. L'intero locale la osservava con l'acquolina in gola, ma lo sguardo ammaliatore della donna era concentrato solo su di lui, il pensiero per qualche assurdo motivo gli fece scorrere un brivido lungo la schiena. Sentiva che gli stava venendo voglia. Buttò giù un largo sorso.