Dodici

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[Qualche settimana dopo...]

Aprì la porta di quella che per molto tempo sarà casa mia, non era molto grande e sinceramente andava bene così, l'importante d'altronde era non avere gente attorno a cui sembrava che ogni giorno dovessi qualcosa. Giaime era diventata uno di quelli, quando gli avevo gentilmente chiesto se potesse ospitarmi non ci aveva pensato due volte, eppure, ora, mi ritrovo da sola e senza di lui. Letteralmente. Aveva deciso di uscire dalla mia vita una volta che aveva compreso che, la mia idea, era reale e che non giocavo. Quando mai lo avevo fatto? Molte volte sono stata indecisa sul da farsi, almeno all'inizio della convivenza con lui, avevo dichiarato che presto o tardi avrei trovato una casa e me ne sarei andata, era lui che aveva insistito per evitare che lo facessi, non voleva che rimanessi sola.

Io alla fine da sola sto stare, è tutta una vita che mi sento sola e anche con la miglior compagnia non potrei sentirmi tale. Forse è stata una mia decisione, o semplicemente la conseguenza di tutto quello che mi girava attorno. Mi guardai attorno, molte cose erano ancora da sistemare e la casa era piena di scatole mezze vuote. Sbuffai annoiata e andai nella mia stanza, non era molto grande, tanto che era presente solo l'armadio, il letto è un comò che non ho idea di come l'abbiano portato qua dentro. Decisi di farmi un bagno, avevo bisogno di rinfrescarmi, presi i vestiti puliti e andai in bagno.

Aprì l'acqua calda e attesi che la vasca si riempisse, dopodiché mi spogliai ed entrai all'interno. Il vapore caldo invase la stanza e iniziai a sentire i nervi rilassarsi assieme ai muscoli e lentamente mi lasciai andare ai ricordi. Nella mia mente iniziarono a presentarsi i ricordi della mia infanzia, che per quanto difficile mi hanno caratterizzata, e in parte mi stava bene così. Pensai a Fabio e alla sua relazione con Margherita, non ho mai capito quei due, o circa, hanno sempre avuto un rapporto di amore ed odio, con era possibile che tutto si fosse rovinato? Ma soprattutto, cosa aveva spinto mio padre a tradirla? Io e Margherita ci siamo capite fin dal principio, avevamo quel qualcosa che ci univa e che faceva sì che ci capissimo anche solo con una parola, magari non si capiva il problema principale, ma sicuramente lo stato d'animo era chiaro. Per quanto ci fosse possibile abbiamo sempre cercato di supportarci, l'una con l'altra. E ammetto che mi mancava una persona che mi capisse, ammetto che mi mancava litigare con mio padre. Ammetto che in realtà mi manca qualcosa.

Mi mancava la stabilità di una famiglia, quella che Fabio e Margherita per quanto gli fosse possibile hanno cercato di darmi fino a che il rapporto non si era logorato troppo per mandarlo avanti, mi sarebbe piaciuto continuare ad avere una specie di famiglia con mio fratello, ricostruire piano piano quello che ci avevano tolto, sospirai e mi immersi ancora di più in all'interno dell'acqua. In parte sapevo di aver fatto bene ad essermi allontanata, avevo tolto un problema a tutti, ma non il mio problema. Hanno sempre cercato di farmi cambiare idea, e pensavo che non ci sarei mai ritornata su, ma ora, sola, in questo piccolo bagno, mi sto rendendo conto di quanto in realtà, quella famiglia sparsa mi serviva, e come io forse servivo a loro.

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