Capitolo Quattro

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Era passata una settimana dalla lezione di pozioni ed io non avevo più parlato con Draco da all'ora.
Mi dedicai allo studio e trascorsi molto tempo con i miei amici e mio fratello, tutto come al solito, tutto era tornato alla normalità. Non so cosa mi fosse preso, forse ero solo incuriosita ed affascinata da quel ragazzo misterioso. Non poteva essere così pericoloso come molti credevano.
Ma no, in fin dei conti mi mancano solo due anni, non voglio distrazioni, non in questo momento così difficile per il ritorno del Signore Oscuro.
Era una fredda mattina di settembre, tanto fredda che sembrava pieno inverno. Thomas aveva gli allenamenti di Quidditch, di solito quando potevo andavo con lui ad assistere, ma non stavo molto bene quella mattina, forse per un po' di influenza, così rimasi in dormitorio. Non andai alla lezione di pozioni quella mattina, perciò nel pomeriggio cercai di recuperare la lezione, ma stavo molto male e avevo bisogno di qualcosa di caldo da bere. Luna era con Harry, Ron e Hermione da qualche parte, dovevo andare da sola. Appena uscii dal dormitorio sentii una voce che mi fece sobbalzare "Colonia? Davvero, ragazza del treno?". Capii subito di chi si trattava. "Malfoy! Sai che non sei l'unico ad usare la Colonia vero?", dissi cercando di nascondere il mio imbarazzo. "E poi mi chiamo Alison.".
"Per mancare alla lezione di pozioni doveva essere successo qualcosa di grave", disse. "Ti preoccupi per me Malfoy? Sto bene, ho solo l'influenza, vado a prendere qualcosa di caldo."
Speravo che non mi seguisse, che ci faceva qui? Perché non mi lascia in pace. Rende tutto più difficile così.
"Allora ti accompagno". Dannazione!
"Non ne ho bisogno, grazie lo stesso", dissi avviandomi, ma mi seguì lo stesso.
"Allora, Alison", disse scandendo il mio nome, quasi a prendermi in giro, "torniamo a parlare della Colonia". Oh ma dai.. "Anche mio padre usa la Colonia, sai?". "Mi stai dicendo che sei attratta da tuo padre?" Che stupida! Ma cosa dico! Che imbarazzo... "Ok, se vuoi seguirmi cambiamo discorso."
"Va bene ragazza del treno, dimmi di te allora."
"Sono una persona molto noiosa, tu piuttosto, sei molto più interessante di me." Dissi rapidamente. "Oh mi consideri interessante!"
Che idiota..
"Cosa vuoi sapere di me Alison?"
"Vorrei conoscerti meglio"
"Non ti bastano le voci su di me per scappare via?", disse con un tono di voce diverso. Era... Triste.
"Non mi fido delle voci" dissi cercando di migliorargli l'umore.
Era come pensavo. Ci stava male per le cose che dicevano su di lui, questo vuol dire che non sono tutte vere. Volevo davvero conoscerlo meglio.
Intanto arrivammo in infermieria da Madama Pomfrey, le chiesi qualcosa di caldo per l'influenza. Mi misuró la febbre ed era abbastanza alta, non pensavo di stare così male. Mi diede qualcosa per farmi stare meglio e mi disse di stare al caldo per un paio di giorni.
Draco mi riaccompagnó al dormitorio, anche se io gli avevo detto di non farlo.
"Meglio che tu non sappia molto su di me, altrimenti finirai per scappare, come tutti gli altri."
I toni si incupirono di nuovo. "Non scapperei mai" dissi sotto voce, ma lui mi sentì, volevo che mi sentisse. "Non dire cose che non sai!" rispose in modo aspro, voltandosi verso di me, e aggiunse "Forse hai ragione, è meglio che ti lasci stare."
No! Non poteva andar via così, non potevo lasciarlo andare anch'io così. "Aspetta! Forse è meglio che tu mi accompagni al dormitorio, non mi sento troppo un forze."
Si convinse. Mi accompagnó fin nella mia stanza, si accertó che mi mettessi a letto e che prendessi la medicina che Madama Pomfrey mi aveva dato e proprio in quel momento.."Malfoy che diamime ci fai qui!?"
Era Thomas.
"Mi assicuro che la tua ragazza stia bene, mentre tu volteggi tra i bolidi, Wittmore"
"Adesso sparisci Malfoy e non mettere più piede in questo dormitorio, se non vuoi che informi il prefetto di Corvonero."
Mi guardó con la coda dell'occhio, fece un cenno di saluto. "Bada a come parli con me Wittmore!" ringhió e uscì dalla mia stanza.
"Pensavo fosse chiaro che non voglio che tu stia con quel criminale, Alison!" mi urlò contro Thomas. La testa mi scoppiava, la febbre si stava alzando e non avevo voglia di litigare.
"Tu non puoi dirmi con chi stare e con chi parlare Thomas! Adesso basta. Se non ti sta bene con chi socializzo puoi anche andartene e non avere più niente a che fare con me!". Urlai.
Intanto si affacciò Luna nella stanza. Sapevo che era lì fuori ad ascoltare, probabilmente c'era anche mio fratello."Va bene Alison, come vuoi."
mi disse in tono pacato ed uscì dalla stanza. Sentii gli occhi riempirsi di lacrime. Entrò Luna, si sedette sul mio letto e mi abbracció. Scoppiai a piangere. Avevo appena perso Thomas.

TAKE CAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora