Capitolo Ventiquattro

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DIECI ANNI DOPO

Era molto presto quella mattina, ero talmente agitata che temevo che le gambe avrebbero ceduto da un momento all'altro.

Come ogni bambina attendevo questo giorno da sempre, immaginandomi come una principessa ed eccomi, davanti ad uno specchio, nel mio abito bianco, pronta a sposare l'uomo della mia vita. Certo la strada per trovarlo la immaginavo meno tortuosa, ma alla fine siamo qui ed è questo che conta.

Ricordai il ballo di Natale, con quel meraviglioso abito blu. Ma stavolta è diverso, la gioia mille volte superiore. Qualcuno bussò alla mia porta. "Avanti" dissi.

"Hey hey ma che meraviglia!" disse Thomas.

"Smettila" Risposi il imbarazzata.

"Ho una cosina per te, pronta?" disse tirando fuori un pacchetto.
"La sposa deve avere qualcosa di blu."

Lo aprii, era un ciondolo con una pietra blu. "È bellissimo Tom, grazie."
Ci abbracciammo. Non potevo essere più felice di avere il mio migliore amico lì con me nel giorno più importante per me.

"Devo ammetterlo, se me lo avessero chiesto, mai avrei immaginato te sposare uno come Malfoy. Ma ti rende felice, e se tu sei felice, lo sono anch'io." Mi disse all'orecchio.

"Toc toc!" urlò qualcuno dietro la porta.
"Posso vedere mia figlia nell... Oh"
Mia madre entrò e Thomas mi lasciò facendomi fare un giro per far vedere il vestito a mia madre che rimase senza parole.
"Piccola mia" disse portandosi le mani alla bocca.

"Mamma, no. Non piangere o si scioglierà il trucco." Dissi io andando ad abbracciarla. "Se ti emozioni così piango anch'io, ti prego."

"È che sei così bella e... Grande. Sei diventata grande. Ti voglio bene amore mio."

"Okay belle signore, va bene far aspettare, ma ora è un tantino tardi direi di andare." Disse Thomas separandoci e proprio in quel momento quattro manine bussarono alla porta. "Mamma, mamma, andiamo, papà ti sta aspettando" dissero in coro le gemelle.
"Arrivo piccole mie." Dissi, ma non bastò a tenerle buone e irruppero anche loro nella stanza.
"Emily, Alice, sto arrivando datemi un attimo."
"Ma sei già bellissima mamma, andiamo" disse Emily.
"Sembri proprio una principessa" disse Alice.
"Piccole mie, anche voi siete davvero bellissime."
"Anche papà è bellissimo" disse Alice e tutti ci mettemmo a ridere.
"Non riuscivo più a tenerle. Volevano vederti." Disse Luna che le stava facendo da babysitter.
"Okay, direi che è arrivato il momento di andare." Dissi io col cuore in gola.
"Andiamo di là ad aspettarti. Se vuoi ripensarci fai un fischio e ti nascondo io da qualche parte."
"Thomas!" lo ammonì mamma dandogli un pugno sul braccio.
Uscirono tutti, rimasi da sola. Mi misi la collana che mi aveva appena regalato Tom, presi il bouquet e uscii.
Mi sarei sposata a casa mia, quella casa che tanto mi era mancata, in cui ero cresciuta, che conteneva tutti i ricordi più belli della mia vita. Quella casa che aveva tenuto le porte aperte per quel ragazzo smarrito che aveva perso tutto dieci anni fa, quel ragazzo di cui mi ero innamorata, con cui avevo due bambine meravigliose e che ora stavo per sposare. Tre anni dopo abbiamo preso una casa accanto a questa, quattro anni fa sono nate quelle due piccole pesti che portano il nome di due ragazze che mi hanno cambiato la vita. Ero pronta. Uscii e trovai mio padre, pronto ad accompagnarmi.
"Sei meravigliosa piccola mia." Disse dandomi un bacio sulla guancia.
"O papà. Ti voglio bene."
Avanzammo, sentii della musica provenire dal soggiorno, scendemmo le scale e proprio lì, avanti al camino, c'era lui, in un completo grigio, ad aspettare me. Ai piedi della scala c'erano Alice ed Emily con un cestino di petali di rosa che mi fecero strada lanciando manciate di petali avanti ai miei piedi.
Carl era il suo testimone, Tom il mio ed erano anche loro vicini al camino.
Quando arrivai guardai Draco negli occhi e finalmente non c'era più traccia di paura, non c'era più tristezza, niente più senso di colpa o rimpianti. Finalmente c'era gioia, amore. Mi riempì il cuore.
"Scambiatevi pure le vostre promesse." Disse il celebrante.
Iniziai io.
"Mai avrei immaginato 12 anni fa che urtare un ragazzo burbero e sgarbato sull'Hogwarts Express mi avrebbe portata a tutto questo." Iniziai ridendo piano "Eppure eccoci qui. Ne abbiamo passate tante, ma la cosa che più conta è che tu ti sei preso cura di me. Ogni volta in cui avevo bisogno, quando mi sembrava non ci fosse più nulla, c'eri tu.
Quando mi sembrava di aver perso tutti, c'eri tu. Quando credevo di aver perso la mia umanità, quando il senso di colpa mi attanagliava, quando pensavo di non farcela, c'eri tu. Ma ora non ricordiamo i momenti bui. C'è una cosa che voglio dirti. Sono fiera di te. È questa la cosa che più conta, l'orgoglio che provo per te, perché sei qui, nonostante tutti e tutti tu sei qui. Hai accettato la mia mano ed ora eccoci qui. Ti prometto, amore mio, che quando ti sembrerà di esser solo, quando crederai di non farcela, quando non vedrai altro che buio, la mia mano sarà sempre lì e non ti lascerò mai solo, proprio come tu hai fatto con me, io mi prenderò cura di te. Per sempre."
Sentii gli occhi inumidirsi, ma non era tristezza stavolta, era commozione, la gioia più pura che avessi mai provato.
Ed il suo sorriso era la cosa che più mi appagava.
" Ora tocca a me" disse lui "Non sono bravo con le parole. Lo sai. Ma voglio iniziare riprendendo delle parole che una volta scrissi in una lettera. Alison, tu mi hai dimostrato che sono capace di amare. Mi hai insegnato a farlo, hai preso la mia anima tenendola viva. Di quella lettera l'unica richiesta che hai assecondato è stata questa. Ti sei presa cura della mia anima, l'hai custodita. Non mi hai abbandonato quando farlo era la cosa più semplice da fare. Lo ammetto, se quel giorno non mi avessi stretto la mano, probabilmente le scelte che avrei compiuto sarebbero state diverse. È difficile ammetterlo, ma avevo bisogno di qualcuno in quel momento e c'eri tu. Mi hai offerto una casa, una famiglia, amore. Tutto ciò che non ho mai avuto. Non posso prometterti di essere sempre perfetto, di non sbagliare mai più. Ma posso prometterti questo. Mi impegnerò al massimo per cercare sempre la luce nel buio. E ti aiuterò, quando sarai tu a non vederla, ti guiderò come tu hai fatto con me. Continuerò a prendermi cura di te e della nostra famiglia. Ti amo ragazza del treno e ti amerò per sempre."
Ci scambiammo le fedi e finalmente..."Vi dichiaro marito e moglie. Potete baciarvi ora."
Draco mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Dopo poco Alice ed Emily vennero a separarci, io presi Emily in braccio e Draco prese Alice. Eccoci lì, la nostra famiglia. Insieme per sempre a prenderci cura l'uno dell'altra. Così com'è iniziata.

FINE

TAKE CAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora