Capitolo Quattordici

55 1 0
                                    

Prendersi cura l'uno dell'altra è qualcosa capace di entrare in profondità e non si può più tornare indietro, è qualcosa di potente, di magico. Basta poco, pochi mesi e la tua vita cambia per sempre.

Se una persona si prende cura di te, quella persona diventa parte di te. Si, è potente, magico, ma anche pericoloso, perché quella persona sarà anche in grado di distruggerti. In un momento, poche parole, pochi istanti, tutto svanisce e a te resta solo il vuoto.

Questo è ciò che è successo. Mi ha presa per mano, è rimasto con me nel momento più difficile e poi mi ha lasciata cadere.

Fu il Natale più brutto della mia vita. Passai le giornate nella mia stanza. Sapevo che anche lui sarebbe rimasto ad Hogwarts e non avevo alcuna voglia di incontrarlo.

Mi risuonavano nella testa le parole dette in quel dannato corridoio.

Carl rimase con me tutto il tempo durante le feste. Il giorno della festa di Lumacorno era ancora sveglio quando mi vide tornare in lacrime. In quel momento non fece domande, capì cosa fosse successo, solo dal mio sguardo, rotto dal dolore, dalla delusione. In tutto il dormitorio di Corvonero c'eravamo solo noi, anche Luna era tornata a casa da suo padre, il che fu un bene, così potei stare da sola senza dover parlare con nessuno.

Ci fu solo un giorno in cui riuscii ad alzarmi e andare nella sala grande con mio fratello. Appena entrai lo vidi lì seduto, con la testa appoggiata alla mano. Mi bloccai, mi passarono davanti i momenti passati insieme, quel maledetto bacio. Ma quando alzò lo sguardo e incrociò i miei occhi non ce la feci e scappai via e Carl mi seguì. Non volevo leggere nei suoi occhi come avevo sempre fatto, avevo paura di ciò che avrei potuto vedere, come quella sera, quando non vidi nient'altro che freddezza. Era riuscito a soffocare la paura, la dolcezza. Non era rimasto nulla. Per la prima volta i suoi occhi non mi parlarono, o forse io non volli ascoltare.

Così passarono le due settimane di vacanze.

Quando Thomas tornò venne nella mia stanza, aveva evidentemente saputo tutto, probabilmente da Carl.

"Toc toc" disse affacciandosi "ho una cosa per te."

Entrò senza che gli diedi il permesso e in mano aveva un vassoio.

"Questo è da parte di tua madre" si sedette sul letto e mi porse il vassoio con un sorriso. Era il tronchetto di Natale della mamma.

"Mi ha detto di portarlo a te e Carl. Però lui non lo sa." mi fece un occhiolino sorridendo. Parlava come se tra noi nulla fosse successo, ma io volevo scusarmi, ne avevo bisogno, così iniziai dicendo "Tom, sono stava una stupida, mi disp"

"Abbiamo sbagliato entrambi" mi interruppe. "Adesso mettiamoci una pietra sopra e facciamo finta di niente."

Istintivamente lo abbracciai e lui mi strinse a sua volta. Quanto mi era mancato.

"Allora" disse lui allontanandosi "vuoi parlarmi di ciò che è successo tra te e quell'idiota di Malfoy?"

chiese cauto. Io feci no con la testa, senza parlare.

"Ok. Allora mangiamo il tronchetto. Dicono che il cioccolato aiuti in queste occasioni". Sorrisi, dopo giorni.

Ricominciarono le lezioni e facevo di tutto per non incontrare Draco. A pozioni Thomas mi fece sedere accanto a lui, così evitai anche Blaise. Non potei fare a meno di notare la faccia soddisfatta di Pansy che mi provocò un certo disgusto, così evitai di incrociare il suo sguardo di nuovo.

A pranzo tornai accanto a Tommy, Luna e Carl. Tutto sembrava essere tornato come prima, ma nulla era come prima. Mi mancava. Mi mancava scappare nel bagno dei prefetti, scambiare con lui occhiate dal mio tavolo al suo, assistere ai sui allenamenti, il suo come stai la mattina. Mi mancava lui.

Una mattina, dopo ormai un mese dall'accaduto, tornò Katie Bell. Si era ripresa, stava finalmente meglio, il che mi confortò molto. Vidi Harry andarle in contro, erano piuttosto vicini a me, così riuscii a sentire di cosa stessero parlando. Harry voleva sapere chi fosse stato a farle quell'incantesimo, ma lei rispose di non ricordare nulla di ciò che era successo, ma poi

Draco entrò nella sala grande e quando vide Katie sembrò come se avesse visto un fantasma. Katie incrociò il suo sguardo e la sua espressione cambiò. Anche Harry se ne accorse, si girò di scatto e vide che c'era Draco che improvvisamente scappò. Harry lo seguì. Ci pensai un attimo, mi alzai di scatto e presi a seguirli. Sentii Tom chiamarmi, ma corsi senza girarmi a sentire cosa volesse.

Capii subito dove stavano andando Il bagno dei prefetti.

Fui lenta ad arrivare, ma appena fui lì vidi l'acqua scorrere fuori dalla porta e dei rumori. Stavano combattendo. Avanzai cautamente. Poi improvvisamente il silenzio. Accelerai ed entrai. Il bagno era ormai allagato, ma c'era qualcosa nell'acqua. Era sangue. Guardai avanti a me e vidi Draco ricoperto di sangue e d'istinto urlai "Draco!" e mi inginocchiai accanto a lui. Non era ferito, non capivo da dove venisse quel sangue.

Nel giro di pochi istanti arrivò anche Piton che mi ordinò di togliermi di mezzo. Sapeva di cosa si trattava, iniziò a pronunciare un qualche tipo di formula. Così capii che Harry gli aveva lanciato un incantesimo, per questo non c'erano delle vere e proprie ferite.

Vidi Harry uscire di corsa e lo seguii, lo fermai afferrandolo per un braccio e dissi "Che diavolo hai fatto Harry!?" Ero spaventata, molto. E anche lui. Non disse nulla, aveva gli occhi sbarrati, si liberò dalla mia presa e corse via. Sembrava che non sapesse nemmeno lui cosa aveva appena fatto.

Andai nel bagno delle ragazze e lavai via il sangue dalle mani. Cosa era appena successo?

Perché Draco era scappato vedendo Katie?

E se quel compito di cui parlava fosse proprio quello di uccidere Silente?

Le prove erano tutte lì, davanti ai miei occhi, ma in cuor mio non volevo crederci.

Dovevo trovare un modo per scoprire la verità. Non me l'avrebbe mai detta lui, ma non mi importava, dovevo scoprirlo da sola, in un modo o nell'altro.

TAKE CAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora