A FALLEN ANGEL

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Samuel stava davanti alla porta dell'ospedale, in procinto di entrare. Aveva tentato di liberare quell'energia che lo stava consumando, tormentando, logorando, che pervadendo il suo corpo. Aveva girato per ore in bici per le vie della città, finché il dolore alle mani per le bruciature gli aveva reso quell'attività insopportabile. Tale dolore fisico tuttavia gli era stato d'aiuto, non comprendeva bene come e perché ma ora si sentiva, se non bene, perlomeno meglio.

Quindi entrò, e si diresse verso il reparto dove gli avevano detto era ricoverata Carla

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Quindi entrò, e si diresse verso il reparto dove gli avevano detto era ricoverata Carla.

Guzman, vedendo l'amico, lo raggiunse preoccupato. E lo stesso fecero gli amici.

Di fronte ad una tale valanga di domande, Samuel esplose e urlò tutto il male, tutta la frustrazione, tutta l'inquietudine che provava dopo il tragico evento. Si dichiarò un mostro, un egoista, responsabile della morte del proprio sangue. Gli amici lo guardarono, allibiti ed increduli, senza parole al cospetto di un demone tanto infernale: ciò che Samu aveva dentro sé altro non poteva essere se non l'inferno.

Rimasero in silenzio per alcuni attimi, dopodiché fu Ander a rompere il ghiaccio:

- Joder tío, ora che hai detto tutto ciò ad alta voce ti rendi conto di quanto assurdo sia? Tu hai salvato Carla, hai attraversato le fiamme per portarla in salvo. Sei un eroe. Ma nessun eroe è in grado di salvare tutti.

- Reggere il peso del mondo sulle spalle non riporterà indietro tuo fratello, Samu

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- Reggere il peso del mondo sulle spalle non riporterà indietro tuo fratello, Samu.

Aggiunse Nadia.

Poi riprese Lu:

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Poi riprese Lu:

- Né lui vorrebbe questo per te. Nano desidererebbe solo vederti felice, innamorato della vita e della principessa che tu stesso hai salvato, per la quale lui stesso ha scelto di sacrificarsi. Così Nano ha scelto di diventare una persona migliore, ed ora lo stanno aspettando alle soglie del Paradiso, dove finalmente potrà trovare quella pace che qui in Terra gli era stata negata.

- Nano aveva rapito Carla, poi evidentemente si era pentito ma ormai era troppo tardi: qualcuno, probabilmente un suo complice privo di ripensamenti, aveva appiccato l'incendio. Allora lui ha tentato di portarla in salvo ma senza successo, poiché egli stesso si trovava in trappola. Per come la vedo io, Samuel, la situazione è chiara: tuo fratello ha anteposto alla propria vita quella della persona che aveva rapito, a cui voleva nuocere, di cui voleva tanto vendicarsi. Perché? Onestamente non te lo so dire con certezza, ma quel che conta sono i fatti: quando ti ha visto, non ha esitato a dimostrare la propria redenzione, il desiderio di essere un uomo migliore, seppur a caro prezzo. E tu gli hai concesso quest'opportunità.

Concluse Valerio.

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